Italia-Bulgaria, Chiesa: "Che emozione segnare davanti a mio padre"
figlio d'arteL'esterno a segno per il temporaneo 1-0 contro la Bulgaria. In tribuna a Firenze c'era anche suo padre Enrico: "Segnare davanti a lui ha rappresentato una forte emozione, una bellissima immagine ma stasera mi sarebbe piaciuto vincere. Abbiamo dimostrato grandi idee e grande gioco: gol e risultati arriveranno". Bonucci: "Dispiaciuti, dopo quella dell'11 luglio a Wembley avremmo voluto far provare un'altra gioia ai nostri tifosi"
In gol sotto gli occhi di papà. Tuttavia quella di Federico Chiesa è una gioia a metà. L'esterno offensivo della Nazionale ha sbloccato il risultato contro la Bulgaria con un gran diagonale dal limite dell'area, ma l'Italia si è fatta raggiungere da Iliev. In tribuna, a seguire la partita, c'era Enrico Chiesa. "Segnare davanti a mio padre ha rappresentato una forte emozione, è stata una bellissima immagine ma stasera mi sarebbe piaciuto vincere" ammette alla Rai l'esterno d'attacco classe 1997, tornato al Franchi, in uno stadio dove ha giocato per quattro anni con la Fiorentina. "Non abbiamo portato a casa i tre punti, ci avrebbero fatto pensare a domenica più sereni".
"Ripartiamo come fatto dopo il pari contro la Bosnia"
Una certezza, quella di Chiesa, che guarda già alla partita di Basilea: "Ora pensiamo alla Svizzera per provare a portare i tre punti a casa già domenica. Ci è mancata brillantezza negli ultimi 30 metri ma abbiamo dimostrato grandi idee e grande gioco: gol e risultati arriveranno". Anche l'anno scorso l'Italia era tornata in campo a settembre pareggiando in casa: fu 1-1 contro la Bosnia. Anche allora si giocava a Firenze. "Fu una partita simile a quella contro la Bulgaria, con tante occasioni create e loro che pareggiarono dopo il nostro vantaggio - ricorda Chiesa - poi ci abbiamo messo voglia ed entusiasmo e i risultati sono arrivati e sono sotto gli occhi di tutti. Ora dobbiamo fare lo stesso".
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Bonucci: "Stesso spirito dell'Italia dell'Europeo"
Partita numero 100 in azzurro per Leonardo Bonucci. "Avevamo detto che sarebbe stata una partita difficile, contro una squadra molto chiusa- è il commento del difensore della Juventus - abbiamo avuto occasioni per vincerla ma siamo stati troppo frettolosi in alcune situazioni. Dispiace perché dopo quella dell'11 luglio a Wembley avremmo voluto far provare un'altra gioia ai nostri tifosi". Il centrale non è però preoccupato: "Ho visto lo stesso spirito dell'Italia dell'Europeo - spiega - abbiamo fatto la nostra partita quanto a intensità, aggressività. Abbiamo preso gol su una palla in uscita non chiusa e nel secondo tempo non abbiamo preso un tiro in porta. Noi abbiamo creato 4-5 occasioni ma il loro portiere era in grande serata". Il difensore guarda già alla sfida di Basilea: "Sapevamo di dover vincere contro la Svizzera già prima di questa partita. Andremo lì con lo stesso obiettivo".
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Raspadori: "In partite del genere serve più precisione"
Entrato in campo al 74' per Immobile, Giacomo Raspadori analizza così il pareggio contro la Bulgaria: "Quando si entra dalla panchina si cerca sempre di dare il massimo - la sua analisi - siamo stati anche poco fortunati. Le squadre avversarie si chiudono e dobbiamo fare di più. In partite del genere la precisione fa tutta la differenza. Condizione fisica? Non siamo al massimo ma è normale dopo due partite di campionato". L'attaccante del Sassuolo volta pagina e guarda già alla trasferta svizzera: "Ora dobbiamo guardare a noi, andare avanti a testa bassa e pedalare".