
Brasile-Argentina sospesa: perché il Superclasico non si è giocato
Durante il match valido per le qualificazioni Mondiali, a partita cominciata da pochissimi minuti, entrano in campo le autorità sanitarie brasiliane perché 4 giocatori argentini hanno violato la quarantena. Gara interrotta e poi sospesa definitivamente dopo circa un'ora: la federazione albiceleste sostiene di aver rispettato i protocolli, la polizia brasiliana intanto apre un'indagine contro i 4 giocatori per falsità ideologica. Ecco il riepilogo di quanto accaduto

I FATTI - È il minuto 6 di Brasile-Argentina: a bordocampo c'è un po' di agitazione e il gioco in campo fatica a riprendere. Qualche secondo di attesa, poi i protagonisti si avvicinano nei pressi delle panchine e lì si accende un leggero parapiglia...

Sul terreno di gioco, oltre ai giocatori e ai componenti dello staff, ci sono anche le autorità sanitarie brasiliane. Attorno a queste, la situazione diventa caotica, c'è qualche momento di tensione e dopo quasi cinque minuti l'Argentina decide di abbandonare il campo

COSA È ACCADUTO - Le autorità sanitarie brasiliane sono entrate in campo e hanno interrotto la partita a causa della presenza di quattro giocatori argentini che, in quanto provenienti dalla Premier League, non sarebbero potuti scendere sul terreno di gioco secondo le norme anti-Covid in vigore in Brasile

I quattro giocatori dell'Argentina che militano in Inghilterra sono Martinez, Romero, Lo Celso (in campo da titolari) e Buendia (in panchina). Secondo le norme in vigore in Brasile, tutti coloro i quali provengono dal Regno Unito devono sottoporsi a un periodo di quarantena obbligatoria una volta arrivati nel Paese. Per questo motivo, la Seleçao non ha convocato alcuni elementi importanti come Alisson, Fabinho, Firmino e Gabriel Jesus.

Il capitano albiceleste, Lionel Messi, e il Ct dell'Argentina, Scaloni, tornano in campo per capire l'evolversi della situazione: dopo una una discussione con i rappresentanti della squadra brasiliana, fanno rientro negli spogliatoi in attesa di capire quale sarà la decisione finale

E gli altri giocatori? Quelli dell'Argentina - a parte Messi - restano blindati negli spogliatoi in attesa di capire come andrà a finire, mentre quelli del Brasile sono rimasti sul terreno di gioco

La norma per l'ingresso dei viaggiatori sul suolo brasiliano, prevista dall'Ordinanza interministeriale n. 655, del 2021, stabilisce che i viaggiatori stranieri che sono transitati, negli ultimi 14 giorni, attraverso il Regno Unito, il Sudafrica, l'Irlanda del Nord e l'India, non possono entrare nel Paese. Secondo le autorità brasiliane, i giocatori dell'Argentina avrebbero dichiarato in forma ufficiale il falso per entrare in Brasile, motivo per cui la polizia federale brasiliana ha aperto un'inchiesta

Intanto, dopo un po' di minuti, alcuni giocatori della Seleçao e il Ct, Tite, tornano a colloquio con i rappresentanti delle autorità sanitarie. Alcuni componenti dell'Argentina, invece, escono dagli spogliatoi e si fermano a parlare nella zona che precede il tunnel di ingresso in campo

Antonio Barra Torres, dirigente dell'Anvisa (Agencia Nacional de Vigilancia Sanitaria), spiega a TV Globo la situazione. "Ci sono quattro giocatori che, all'arrivo nel territorio nazionale, hanno presentato la dichiarazione sanitaria del viaggiatore. In questo documento non è specificato che sono passati attraverso uno dei Paesi soggetti a restrizioni per contenere la pandemia. Poi però si è scoperto che sono passati dal Regno Unito. La scoperta è stata fatta ieri sera"

"Siamo arrivati a questo punto perché non sono state rispettate le disposizioni dell'Anvisa - prosegue Antonio Barra Torres -. Erano tutti stati istruiti a rimanere isolati, ma ciò non è stato fatto. Sono arrivati allo stadio e sono entrati in campo: c'è stata una sequenza di inadempienze"

La federazione brasiliana, considerando la disposizione che prevede un periodo di quarantena di 14 giorni per chi proviene da alcuni Paesi considerati a rischio (come appunto il Regno Unito), avrebbe avvisato la CONMEBOL, la quale avrebbe sottolineato l'esistenza di un accordo per una bolla e come la questione fosse un problema del governo e della federazione brasiliana. A quel punto, vista la presenza in campo di quattro albiceleste provenienti dall'Inghilterra, le autorità sono entrate in campo per sospendere il match

Con i giocatori di Scaloni rinchiusi negli spogliatoi sotto la sorveglianza di funzionari armati che pretendevano di eseguire l’ordine di deportazione, si è dovuto attendere l'intervento dell'ambasciatore per poter abbandonare lo stadio e salire sul charter diretto a Buenos Aires. Quelli di Tite, invece, sono rimasti sul terreno di gioco per effettuare un piccolo allenamento che sarà concluso da una mini-partitella

Il Ct Scaloni ha commentato la sospensione della partita a TyC Sports: "Non siamo stati avvisati in nessun momento del fatto che non avremmo potuto giocare la partita. È molto triste, doveva essere una festa per tutti e invece è finita così. Vorrei che il nostro Paese fosse a conoscenza di ciò che è accaduto. Non sono in cerca di colpevoli, ma è tutto molto triste. Io da allenatore devo difendere i miei giocatori. Se qualcuno entra dicendo che vuole portarli via, io non posso permetterlo. In ogni caso noi volevamo giocare e lo stesso vale per i brasiliani"

IL COMUNICATO DELL'AFA (federazione Argentina) - "Come la CBF (la federazione brasiliana), anche l'AFA è sorpresa dalle azioni intraprese dall'Anvisa una volta cominciata la partita - si legge nella nota ufficiale -. Da segnalare che la Delegazione Albiceleste era sul territorio brasiliano dal 3 settembre alle ore 8, rispettando tutti gli attuali protocolli sanitari regolati da Conmebol per il normale svolgimento delle qualificazioni a Qatar 2022. Il calcio non dovrebbe vivere episodi di questo tipo che minano la sportività di una competizione così importante"

IL COMUNICATO DEL CBF (federazione Brasile) - "CBF sottolinea di essere rimasto assolutamente sorpresa dal modo e il momento in cui si è svolta l'azione dell'Anvisa, poiché avrebbe potuto esercitare la sua attività in maniera molto più adeguata nei giorni prima della partita. La Cbf afferma inoltre che, attraverso il presidente ad interim Ednaldo Rodrigues o altri dirigenti, non si sono mai esposti in merito ad alcun punto relativo al protocollo sanitario stabilito dalle autorità brasiliane"

LA POSIZIONE DI ANVISA - Anvisa sostiene di aver sollecitato la deportazione dei quattro argentini già 24 ore prima del calcio d’inizio, imponendo la quarantena in hotel fino al momento della partenza dal territorio brasiliano, in quanto i 4 coinvolti avrebbe dichiarato il falso al momento del loro ingresso in Brasile

LE POSSIBILI CONSEGUENZE - Ora la palla passa alla Fifa che ha già avviato un'indagine sui fatti. Due le strade percorribili: o rigiocare la partita o assegnare la vittoria all’Argentina, con possibili sanzioni aggiuntive nei confronti del Brasile. Non dovrebbe rischiare nulla, invece, l'Albiceleste in quanto l’abbandono del campo è avvenuto in seguito a una decisione presa dall'arbitro. Anche nel caso in cui venissero provate le false dichiarazioni dei quattro argentini, le conseguenze sarebbero esclusivamente legali

LE POSSIBILI CONSEGUENZE/2 - Intanto dal Brasile, "GloboNews" riferisce come i 4 giocatori argentini (Martinez, Buendia, Romero e Lo Celso) che non hanno osservato la quarantena "sono indagati dalla polizia federale brasiliana per falsità ideologica". Sempre secondo la testata, come riporta l'Ansa, l'inchiesta sarebbe stata aperta ieri (5 settembre, ndr). Inoltre, "i 4 saranno indagati anche per mancato rispetto delle norme sanitarie. La polizia ha fatto notare che giocatori e staff tecnico della nazionale argentina sapevano già di non poter scendere in campo".

IL COMUNICATO DELLA FIFA - La Fifa si rammarica delle scene che hanno preceduto la sospensione della partita tra Brasile e Argentina per le qualificazioni Conmebol alla Coppa del Mondo 2022, che hanno impedito a milioni di tifosi di godersi una partita tra due delle nazioni calcistiche più importanti del mondo - è scritto nella nota -. I primi resoconti ufficiali della partita sono stati inviati alla Fifa. Queste informazioni saranno analizzate dagli organi disciplinari competenti e una decisione sarà presa a tempo debito"

Il caso finisce anche sulle prime pagine di alcuni giornali, tra cui As che titola: "Imbarazzo mondiale". Per il rientro in Europa, Emiliano Martinez ed Emiliano Buendia hanno deciso di volare in Croazia e non Inghilterra, in modo da poter continuare ad allenarsi prima di rientrare nel Regno Unito (volando direttamente dal Sudamerica all’Inghilterra avrebbero dovuto fare 10 giorni di quarantena). Perderanno quindi probabilmente solo una partita di Premier (Chelsea-Aston Villa di sabato 11 settembre).