L'Uefa contro i Mondiali ogni due anni: "Ci sono pericoli concreti"

la nota

Dura presa di posizione da parte della Uefa sulla proposta della Fifa di organizzare i Mondiali ogni due anni a partire dal 2028. "Siamo delusi dalla metodologia utilizzata dalla Fifa e soprattutto dall'impossibilità di partecipare a qualsiasi incontro di consultazione. Questo piano comporta diversi e concreti pericoli. Abbiamo chiesto alla Fifa un incontro e ad oggi la Uefa non ha ricevuto rispsota"

 E' di nuovo Uefa contro Fifa. nello specifico, questa volta il tema del contendere e' la proposta da parte dell'ente calcistico presieduto da Gianni Infantino di un Mondiale ogni due anni, a partire dal 2028, invece che ogni quattro come avviene da sempre. Oggi l'Uefa ha diffuso un duro, e lungo, comunicato per ribadire la propria contrarieta' all'idea. "A maggio scorso il Congresso della Fifa - è scritto nella nota - ha incaricato l'amministrazione di condurre uno studio sulla fattibilità di un Mondiale ogni due anni. La Uefa presuppone che la parola fattibilità comprenda tutti gli effetti e le conseguenze incluse nell'attività in questione. In attesa di conoscere i risultati dettagliati dello studio commissionato in tutte le aree menzionate, la Uefa prende atto che la Fifa ha proposto di raddoppiare la frequenza delle fasi finali di Coppa del Mondo dal 2028 e della fase finale di Confederations' Cup dal 2025, oltre a una ristrutturazione massiccia delle date riservate alle nazionali per le partite regolarmente disputate dalle 211 federazioni Fifa".

Alcune delle criticità espresse dalla Uefa

"Siamo grati dell'attenzione riservata al Campionato Europeo - continua il comunicato - e della proposta di raddoppiare la frequenza della fase finale, ma preferiamo trattare una materia così delicata con un approccio globale anziché speculativo. L'Uefa è delusa della metodologia adottata, che finora ha portato alla comunicazione e alla promozione aperta di riforme radicali prima che sia stata data, insieme agli altri portatori di interessi, la possibilità di partecipare a qualsiasi incontro di consultazione. Ma questo piano comporta pericoli concreti:
 

    - la diluizione del valore della manifestazione calcistica più importante del mondo, che disputandosi ogni quattro anni ha un fascino che accompagna intere generazioni di tifosi;

    - l'erosione delle opportunità sportive per le nazionali più deboli, che avrebbero meno possibilita' di giocare regolarmente per far posto alle fasi finali;

     - il rischio di sostenibilità per i giocatori, costretti a partecipare ogni anno a tornei estivi ad alta intensità anziché usufruire di tempi di recupero più lunghi ad anni alterni;

    - il rischio per i futuri tornei femminili, privati di spazi esclusivi e messi in secondo piano dalla vicinanza degli importanti tornei maschili".

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"Chiesto incontro alla Fifa, non c'è stata alcuna risposta"

"Queste sono solo alcune delle serie perplessità che la proposta della Fifa provoca a un primo sguardo e non possono essere dissipate semplicemente con slogan promozionali non circostanziati sui presunti vantaggi di un calendario più fitto di tornei". "La Uefa è del parere che il futuro del calendario internazionale debba essere soggetto a una consultazione e uno scambio sinceri tra la Fifa, le confederazioni e i principali portatori di interesse delle competizioni. "Il 14 settembre, la Uefa e 55 federazioni affiliate hanno chiesto alla Fifa di organizzare un incontro speciale - conclude la nota - per poter esprimere le loro preoccupazioni sulle conseguenze di tali progetti. Ad oggi, la Uefa e le 55 federazioni non hanno ancora ricevuto risposta".