Italia, Immobile: "Critiche mi hanno ferito, voglio essere il centravanti del Mondiale"
MondialiL'attaccante della Lazio in conferenza stampa verso le sfide contro Svizzera e Irlanda del Nord: "Sono contento di essere tornato in Nazionale dopo l'infortunio, voglio essere il centravanti del prossimo Mondiale. Dalle critiche sembrava non facessi parte dei 26 che hanno vinto l'Europeo, mi hanno fatto soffrire ma Mancini mi è stato vicino. Partita con la Svizzera troppo importante, non voglio passare dei playoff: ho bruttissimi ricordi"
"Voglio essere il centravanti della Nazionale al prossimo Mondiale". Idee chiare per Ciro Immobile, che in conferenza stampa da Coverciano guarda alla partita di venerdì contro la Svizzera all'Olimpico e a Qatar 2022. "Sono contento di essere tornato in Nazionale dopo l'infortunio - ammette il centravanti - con la Lazio sto facendo numeri importanti e cerco di dare massimo per fare lo stesso con questa maglia. A ottobre non c'ero, ora cercherò di mettere tutto me stesso in campo per queste due gare. Sono partite importanti, difficili, vogliamo raggiungere l'obiettivo come sempre fatto".
"Le critiche fanno male, Mancini mi è stato vicino"
L'attaccante della Lazio torna anche sulle critiche che gli sono state rivolte in azzurro: "Dalle critiche sembrava non facessi parte dei 26 che hanno vinto l'Europeo e questa è una cattiveria bella e buona - sottolinea - sono parole che mi fanno soffrire, non lo nego. So che i numeri che ho con la Lazio non sono gli stessi che ho con Nazionale ma sono soddisfatto per quanto faccio con questa maglia: le prestazioni sono buone, però so che devo fare qualche gol in più". Importante è stata la vicinanza di Mancini: "Il Ct mi è stato vicino a settembre - ricorda Immobile - mi ha ricordato che sono campione d'Europa e che non devo dimostrare nulla. Questo mi ha dato una carica in più. Se ho bisogno di essere coccolato? Sì, ma la maggior parte dei calciatori sono così. Mister e staff cercano sempre di capire di cosa ho bisogno per esprimermi al massimo, questo mi assicura carica".
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"Gioco Sarri mi aiuta anche per la Nazionale"
Da Mancini a Sarri, che lo allena alla Lazio: "Con lui il modo di giocare è completamente diverso e questo mi aiuta anche qui in Nazionale". Al momento Immobile è a 15 reti in 54 presenze in azzurro e nessuno ha segnato più di lui negli ultimi tre anni con la maglia dell'Italia. Gli manca un gol per raggiungere Luca Toni e Gianluca Vialli nella classifica dei migliori marcatori della Nazionale. "In Nazionale giochiamo 7-8 gare all'anno e magari arrivi in una condizione non proprio buona. Vorrei fare gli stessi gol, ma non tutto ciò che desideriamo ci riesce. A volte bisogna mettersi anche da parte per il bene della squadra. Alla Lazio i miei gol sono il bene della squadra: posso anche non segnare mai, ma la squadra deve vincere" ricorda. Tra i concorrenti per il ruolo di centravanti in azzurro, c'è anche l'amico Belotti: "Ha avuto un infortunio all'inizio che forse l'ha un po' penalizzato. Ora sta tornando, ha fatto il 100esimo gol in Serie A e sono ultrafelice per lui - spiega Immobile - noi ci parliamo sempre, ci diciamo che la Nazionale ha bisogno di noi, dei nostri movimenti e dei nostri gol". E c'è spazio anche per la classifica marcatori in Serie A: "Simeone e Vlahovic stanno facendo bene, così come Dzeko".
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"Playoff? Bruttissimi ricordi"
La testa è solo per la sfida alla Svizzera: "Una gara molto importante -la definisce Immobile - non voglio passare dei playoff perché ho bruttissimi ricordi. Teniamo tutti tantissimo al Mondiale, dopo ultima delusione non può essercene un’altra. Contro la Svizzera abbiamo fatto una buona partita all'andata, dobbiamo migliorare nella finalizzazione". Si giocherà in uno stadio che Immobile conosce molto bene: "Giocare all'Olimpico, per me che sono il capitano della Lazio, è una cosa meravigliosa. Il gol che sogno di fare è il prossimo, poi quello dopo ancora e così via. I sogni e gli obiettivi vanno perseguiti. Ho sempre fatto così, sognavo di diventare calciatore e di fare l'attaccante, poi vincere la Scarpa d'Oro e l'Europeo. Uno si pone degli obiettivi e cerca sempre di raggiungerli".