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Con la vittoria nello spareggio contro il Perù, l'Australia accede al Mondiale: gara risolta ai calci di rigore, dove è decisivo un portiere con appena 2 presenze in nazionale, entrato appositamente in campo al 120'. Una scena che si era già vista, così come il suo "balletto" sulla linea di porta per distrarre gli avversari
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L'Australia fa festa, è al Mondiale. Per staccare il biglietto per Qatar 2022 è dovuta passare da un lunghissimo spareggio contro il Perù: 0-0 dopo tempi regolamentari e supplementari, sono stati necessari i calci di rigore, con la vittoria dei Socceroos arrivata al primo tiro a oltranza. Per merito di un portiere "ballerino" entrato in campo al 119', appositamente per i calci di rigore
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Non è una novità: il cambio del portiere all'ultimo minuto dei tempi supplementari, quando ormai è chiaro che la partita verrà decisa ai rigori, si è già visto di recente, con fortune alterne. A metà tra la mossa strategica (si manda in campo uno "specialista", più bravo del portiere titolare a parare i rigori) e quella psicologica (si destabilizza l'avversario, convinto di trovarsi contro un pararigori), l'Australia si è giocata la carta Redmayne
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Andrew Redmayne, questo il nome del nuovo eroe australiano. 33 anni, portiere del Sydney FC, appena un paio di presenze in nazionale prima di questo exploit: esordio (a 30 anni) contro la Corea del Sud, nel 2019, un'altra gara contro il Nepal nel corso delle qualificazioni mondiali. Per il resto, un "secondo" capace di stare al suo posto (aspettando l'occasione). Anche nella foto della festa negli spogliatoi lo trovate in secondo piano, riconoscibile dalla barba
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Ed ecco il momento decisivo della gara, quando al 120' Redmayne prende il posto del titolare Mathew Ryan
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Titolare e capitano, Ryan aveva condotto l'Australia dal tunnel degli spogliatoi fino al minuto 120, tenendo inviolata la porta. Molto professionale anche al momento del cambio, quando ha abbracciato il compagno augurandogli buona fortuna
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Redmayne entra e si avvia così verso il suo posticino nella storia. Ma non è ancora finita qui: perché per parare il rigore decisivo, rispolvererà un altro grande classico, il "balletto" sulla linea di porta
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Redmayne infatti saltella a gambe aperte, si sbraccia, si accovaccia e si rialza... Funziona contro Advincula (tiro intuito, che si stampa sul palo) al terzo rigore della serie, quando viene ristabilita la parità dopo l'errore iniziale dell'australiano Boyle. Ma funziona soprattutto quando, sul 4-4 dopo i primi 5 rigori, si va a oltranza. L'australiano Mabil segna, Alex Valera si fa ipnotizzare dalla danza di Redmayne che para il suo tiro
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Risultato: mani sul volto per Valera, Australia al Mondiale
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Inutile dire che Redmayne è diventato immediatamente un idolo della tifoseria australiana...
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... ma anche dei suoi stessi compagni
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Ad uscirne come un grande stratega è invece il Ct dell'Australia, Graham Arnold, che si prende il rischio del cambio del portiere e viene premiato. Rischio, sì, perché non sempre la mossa ha pagato...
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I PRECEDENTI: TIM KRUL CONTRO IL COSTARICA
- Il precedente più famoso è quello di Tim Krul, il portiere dell'Olanda mandato in campo appositamente per i calci di rigore in occasione del quarto di finale mondiale contro il Costarica, nel 2014. Il titolare è Cillessen (che prende malissimo la sostituzione), ma lo "stregone" Van Gaal si tiene l'ultimo cambio fino al 120' per mandare in campo Krul, spacciandolo per un pararigori.
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Le statistiche sui rigori del portiere all'epoca del Newcastle, infatti, non sono nulla di speciale, ma nessuno lo sa. Soprattutto i tiratori del Costarica, che si fanno suggestionare. Krul intuisce tutti i tiri, parandone due, e porta l'Olanda in semifinale. E alla fine anche Cillessen si complimenterà con il compagno
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KEPA OK CONTRO IL VILLARREAL
- Nel 2021 il cambio del portiere funziona di nuovo: Supercoppa europea, Chelsea e Valencia sono 1-1 al 120', quando Tuchel richiama in panchina il titolare Mendy. Kepa ha davvero la fama di un buon pararigori, e infatti ne neutralizza due, consegnando la coppa ai Blues
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DISASTRO KEPA CONTRO IL LIVERPOOL
- La "mossa Kepa" però non funziona nel febbraio 2022, quando il Chelsea si gioca ai rigori contro il Liverpool la Coppa di Lega. Uno strepitoso - fino a quel momento - Mendy viene richiamato ancora una volta in panchina, in campo lo spagnolo. Peggio non potrebbe andare: non solo Kepa non ne para neanche uno (nemmeno al "collega" Kelleher, quando la serie a oltranza coinvolge anche i portieri), ma chiamato a tirare fallisce il suo, quello decisivo
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Se invece vogliamo parlare di portieri "ballerini", sono tanti quelli che si agitano sulla linea di porta, ma nessuno ha mai raggiunto i livelli di due portieri del Liverpool, entrambi decisivi in una finale di Champions. Il caso più recente (2005) è quello di Dudek, il polacco che ipnotizzò con la sua danza Pirlo, Serginho e infine anche Shevchenko, in una finale stragata per i rossoneri
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Dudek si ispirava chiaramente a Bruce Grobbelaar, autore di uno show nella finale del 1984 contro la Roma. Trascinandosi sulla linea di porta come se fosse ubriaco, mordendo la rete e iniziando poi un balletto con le gambe "molli", riuscì a distrarre prima Conti e poi Graziani, regalando la Coppa al Liverpool