Argentina, Lautaro Martinez accolto da 'eroe' nella sua Bahía Blanca. FOTO
Grande festa per l'attaccante dell'Inter nella sua Bahía Blanca, accolto da migliaia di persone e celebrato dalla squadra dov'è cresciuto, il Club Atletico Liniers. Il 'Toro' - affacciato dal balcone del teatro cittadino - ha anche intonato la canzone tormentone del Mondiale albiceleste: "Muchachos...". E confessa: "In finale avrei dovuto calciare l'ultimo rigore"
- È una gioia senza fine in Argentina per il trionfo Mondiale in Qatar. Archiviati i festeggiamenti oceanici di Buenos Aires, c'è ancora spazio per le feste 'individuali' dedicate ad ogni singolo campione del mondo, di ritorno nella propria città di origine. Dopo l'incredibile accoglienza per il 'Dibu' a Mar del Plata, è toccato a Lautaro Martinez, acclamato come un 'eroe' nella sua Bahía Blanca.
- La folla sì è radunata nel piazzale del 'Teatro Municipal' della città, al confine tra la Pampa e la Patagonia.
- Il 25enne attaccante dell'Inter, affacciato dal balcone del teatro con la sua maglia Albiceleste numero 22, ha mostrato la medaglia di campione del mondo nel delirio generale.
- Bandiere, striscioni, trombette e tantissimi giovani ad accogliere il 'Toro'.
- Ad accompagnare il giocatore la sua bellissima fidanzata Agustina Gandolfo.
- Insieme al calciatore anche la famiglia e gli amici.
- Lautaro - in versione 'capo-ultrà' - ha intonato i cori più amati dai tifosi argentini.
- E il momento più coinvolgente è stato - naturalmente - quello riservato alla canzone-inno del loro Mondiale: "Muchachos, ahora nos volvimos a ilusionar...".
- Lautaro - premiato come 'cittadino illustre' di Bahía Blanca - ha anche parlato del suo Mondiale, lasciandosi andare a una 'confessione' sui rigori della finale, risolti con il tiro decisivo (il quarto) di Montiel: "Ero stato scelto per l'ultimo. Come l'avrei tirato? Forte e nel mezzo, come calciava mio padre". Ex terzino nella Seconda Divisione argentina.
- "Forse non è stato il Mondiale che mi aspettavo - prosegue - avevo dei problemi alla caviglia e non giocavo sereno. Ma alla fine è stata una felicità immensa, un sogno per noi e per tutto il popolo argentino, che ha vissuto un periodo drammatico per il Covid, tante famiglie hanno perso i parenti, il lavoro, ma questo Natale festeggeremo il doppio".
- "Il calcio - ha aggiunto - è lo sport più bello in assoluto, perché possono succedere due milioni di cose in un minuto...".
- A celebrarlo anche la società calcistica in cui è cresciuto, il Club Atlético Liniers, con il quale Lautaro ha debuttato in sesta divisione a 15 anni, segnando dopo appena due minuti!
- Uno scatto di 'Lauti' ai tempi del Club Atlético Liniers, che nel 2014 lo cederà al Racing.
- Non è stato un Mondiale facile per l'interista, che non è riuscito a trovare il gol; ma il suo rigore all'Olanda nei quarti è stato determinante per l'accesso alla semifinale. E il suo contributo in termini di impegno e lavoro per la squadra non è mai mancato. "Il gruppo è al di sopra di tutto - le sue parole - e sono contento che Julian (Alvarez, ndr) abbia fatto bene quando ha preso il mio posto. Avere un partner di questo livello ti rende migliore".
- Ed eccolo Lautaro che alza al cielo la Coppa dopo la finale vinta ai rigori contro la Francia.
- Insieme alla fidanzata al 'Lusail Iconic Stadium', sede della finalissima.
- Dal Qatar a Buenos Aires, sul bus dei 'campeones' con il capitano Leo Messi.
- Ora qualche giorno di vacanza e poi ad attenderlo ci sarà - evidentemente - un'altra 'festa': a San Siro, con i tifosi interisti, che potranno riabbracciare il loro campione del mondo.