Studiato per brillare sia di giorno che di notte, ecosostenibile e ben collegato agli altri stadi, in modo da garantire ai tifosi che lo volessero la possibilità di assistere anche a tre partite in un giorno solo, in tre impianti diversi. Un “gioiello del deserto” ispirato al diamante
- Anno di costruzione: 2016
- Inaugurazione: 2020
- Capienza: 45.000 spettatori
- Dove sorge: Doha, nella zona di Education City
- Con un design ispirato all’architettura islamica, L’Education City è un impianto in cui la ricca storia locale si fonde con una straordinaria modernità.
- Soprannominato “il gioiello del deserto”, è uno degli stadi ecosostenibili più importanti al mondo
- Il motivo del soprannome è presto spiegato: il team che l'ha progettato immaginava infatti un impianto che, con i riflettori accesi, potesse brillare di notte come un gioiello.
- Contribuisce anche la facciata, che presenta una serie di triangoli che formano complessi motivi geometrici a forma di diamante, che cambiano colore a seconda dell'angolazione con cui vengono colpiti dal sole.
- E, come i diamanti, questo stadio vuole essere un simbolo di alta qualità, durata e resilienza
- Lo stadio è situato a 12 km dal centro di Doha, la capitale del Qatar, nel cuore di Education City, un complesso di campus universitari gestiti da Qatar Foundation
- Inoltre dista solo 4,5 km dallo stadio Khalifa e 6 km dallo stadio Al Rayyan. Questo, secondo gli organizzatori, consentirà al pubblico di spostarsi comodamente tra i tre stadi, dando ai tifosi l'opportunità di vedere anche tre partite in un giorno, cosa mai successa in nessun precedente Mondiale.
- Lo stadio è raggiungibile attraverso la metropolitana di Doha, che conta più di una stazione nella zona di Education City, oppure tramire l'autostrada che passa molto vicino.
- L'area conta quattro parcheggi con circa 16.000 posti auto, oltre al parcheggio dello stadio, che può ospitare 4.000 auto.
- Tanto verde, nella zona che lo circonda: è l'area di Education City, che si estende per circa 10 chilometri quadrati e dà anche il nome allo stadio.
- Si tratta di un complesso universitario sede di varie sezioni di atenei statunitensi, inglesi e francesi nonché di istituti di istruzione e di ricerca locali. Il complesso comprende anche centri congressi, una moschea e ospedali all'avanguardia.
- Se nei mesi estivi in Qatar si toccano i 43 gradi di media, nel periodo dei Mondiali dovrebbero esserci massime di 30 gradi a novembre e 25 a dicembre.
- Come quasi tutti gli altri stadi, anche l'Education City si avvarrà dell’ausilio della climatizzazione meccanica, attraverso un sistema di raffreddamento con diversi "bocchettoni" presenti lungo tutto il perimetro, a bordocampo.
- Un sistema informatico adatta l'erogazione dell’aria, senza arrecare alcun fastidio ai giocatori impegnati in campo
- Con il 20% dei materiali identificati come "verdi", è tra gli stadi più all'avanguardia dal punto di vista della sostenibilità ambientale.
- E' stato il primo impianto di Qatar 2022 ad aver ottenuto, dal Global Sustainability Assessment System (GSAS), una valutazione “a cinque stelle” per il suo design
- 22 novembre: Danimarca-Tunisia (Gruppo D)
- 24 novembre: Uruguay-Corea del Sud (Gruppo H)
- 26 novembre: Polonia-Arabia Saudita (Gruppo C)
- 28 novembre: Corea del Sud-Ghana (Gruppo H)
- 30 novembre: Tunisia-Francia (Gruppo G)
- 2 dicembre: Corea del Sud-Portogallo (Gruppo H)
- 6 dicembre: Ottavo di finale
- 9 dicembre: Quarto di finale
- Al termine del Mondiale, il modulo dell’anello superiore della struttura sarà smontato e i seggiolini saranno donati a un Paese bisognoso di infrastrutture. Lo stadio diventerà un centro sportivo per la comunità locale, gli studenti e i docenti
- Il progetto iniziale prevedeva la fine dei lavori per dicembre 2019, in modo da poter ospitare due partite del Mondiale per club di quell’anno; completato nel giugno 2020, l’inaugurazione fu però posticipata, e a distanza di un anno è stato sede della finale del Mondiale per club tra Bayern e Tigres, vinta dai tedeschi