Accerchiato da quattro portoghesi, il centrocampista azzurro è stato immortalato con la palla al piede in un'azione che ricorda la celebre foto scattata da Steve Powell durante i Mondiali 1982. Per la serie "quando il calcio produce opere d'arte"
ITALIA, PARI CON IL PORTOGALLO E ADDIO FINAL FOUR
NATIONS LEAGUE, ORA CHE SUCCEDE? IL REGOLAMENTO DELLA 2^ FASE
Quale ricordo resterà a Marco Verratti da Italia-Portogallo di Nations League? Dallo 0 a 0 di San Siro che ha spento le speranze azzurre di Final Four, il numero 6 della Nazionale esce alla grande. Eletto migliore in campo dall'inviato di Sky Sport Marco Nosotti - che gli assegna un bel 7,5 in pagella - all'indomani del match la sua autostima ha ritrovato conferma nel giudizio pubblicato sulla Gazzetta dello Sport. Anche Fabio Licari lo premia come il migliore in campo così: "Numeri da big del centrocampo europeo: palleggio, idee, intensità, mente lucida. Sarebbe servito un attacco più reattivo, ma è un leader adesso". Leader, a volte anche "solo al comando". Come viene immortalato in uno scatto che per associazione di idee - e non tanto per prospettiva fotografica - rimanda alla celebre foto di Maradona "da solo contro il Belgio". Quando il Guardian la inserì in una collezione delle 25 foto dei Mondiali più belle di sempre, ne sottolineò la capacità di racchiudere il genio di un giocatore catturando in un solo scatto l'audacia del Maradona e il terrore assoluto degli avversari, all'idea di doverlo affrontare; terrore tradotto in quella apparente marcatura di sei uomini. Marco Verratti nella foto che vi stiamo proponendo è il soggetto centrale, in una posa dinamica ma leggiadra. Come in un quadro, è illuminato alla perfezione. La sua figura, seppur accerchiata da quattro portoghesi, è interamente delimitata. Lo si potrebbe "scontornare" senza dover fare ricorso a photoshop per ricomporne parti del corpo non visibili. E' pulito, nessun avversario osa sovrapporsi (c'è un rischio "mano sul gomito" scongiurato al pelo). E pure la palla è perfettamente intera, nessun centimetro ne è eclissato da gambe o scarpini avversari. E dire che, vista la concentrazione di uomini, il rischio era ben alto. Verratti danza, tra le 4 divise rosso fuoco. Proprio come Maradona tra i Diavoli Rossi nell'82. I belgi contro il Diez argentino erano 6. La posa di Diego è una sfida: di lui non si vede il viso, mentre dei sei avversari possiamo contare perfettamente i 12 occhi, distinguendone i volti. 4 sono sbarbati, uno è baffuto e c'è pure un hipster.
Una foto che è diventata leggenda per i motivi spiegati dal Guardian. Ma nella realtà, Diego Armando Maradona in quella partita non meritò il 7,5 che Nosotti ha assegnato a Verratti. La sua prestazione fu piuttosto scialba e l'azione fu molto diversa da quello che la foto lascia intendere. E' la prospettiva che inganna. I sei belgi un attimo prima dello scatto erano compatti in barriera, mentre Diego, allineato a loro ma distante di una decina di metri, ricevendo palla veniva fotografato da dietro. Il fotografo era posizionato a bordocampo, ma sulla linea laterale lunga. Così, la prospettiva schiaccia i belgi e ci induce a pensare che Maradona stesse puntando la porta sfidando da solo una Nazione intera. La foto mente, il magico inganno è di Steve Powell. Sulla tela di San Siro invece Claudio Villa è realista: Verratti ha giganteggiato e questo quadro se lo merita. Purtroppo non si presta a sfondo desktop per lo smartphone, non essendo in formato verticale, né a una Instagram story. Però è perfetto per una stampa gigante, da incorniciare e appendere a casa Verratti.