Le parole del ct azzurro verso i match di qualificazioni Mondiali di settembre: "La vittoria agli Europei non ci ha cambiato, ma abbiamo fatto felici 60 milioni di italiani. Jorginho merita il Pallone d'Oro, Scamacca sarà molto utile in futuro. Kean? Ha le qualità, ma deve comportarsi da professionista"
Quasi due mesi dopo la vittoria degli Europei l'Italia si prepara a tornare in campo per le qualificazioni al Mondiale 2022. Gli stessi di sempre, ma con un trofeo in più in bacheca secondo Roberto Mancini. "Nulla è cambiato - racconta il ct in conferenza stampa - La nostra vita proseguirà e il nostro lavoro anche. Abbiamo vinto gli Europei, abbiamo fatto felici noi stessi e 60 milioni di italiani. Questo è ciò che ci ha resi orgogliosi, il fatto di aver dato felicità a queste persone. I "grazie" degli italiani sono la cosa più bella. Di Euro 2020 mi resteranno i 50 giorni trascorsi insieme, lunghi, duri e difficili, ma senza mai problemi tra di noi". "Non temo un effetto appagamento da parte nostra - prosegue il ct -, i ragazzi hanno dimostrato anche prima di vincere l'Europeo di giocare sempre al massimo anche contro avversari sulla carta inferiori".
"Ora all'estero ci guardano diversamente"
Una vittoria continentale che, in Europa, ha dato una nuova concezione dell'Italia, lontana dal consueto "catenaccio": "Credo sia un po' cambiato il pensiero degli altri verso l'Italia - aggiunge Mancini -. Il fatto che all'estero dopo il successo europeo ci guardino in modo diverso e con maggiore considerazione è una svolta diciamo storica. Una squadra forte deve saper difendere benissimo, tenere palla e attaccare, noi abbiamo dimostrato tutto questo riuscendo a giocare sempre allo stesso modo in casa e in trasferta"
"Da qui al Mondiale 2022 possiamo crescere"
Basi dalle quali l'Italia ripartirà per centrare la qualificazione al Mondiale 2022. Tre impegni in sette giorni, contro Bulgaria, Svizzera e Lituania, per blindare l'attuale primo posto a punteggio pieno dopo tre partite: "Giocheremo contro squadre che hanno già disputato 8/10 partite nei loro campionati - spiega il ct azzurro - Come Nazionale possiamo migliorare nei 14 mesi che vanno da qui al Mondiale. Però ci sono ancora 5 partite di qualificazione e vanno prese con attenzione. La cosa importante è qualificarsi, poi avremo tempo per la fase finale".
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"Jorginho merita il Pallone d'Oro"
Parlando dei singoli, Mancini ha speso parole d'elogio per Jorginho: "Penso che gli darei il Pallone d'Oro, sta facendo bene da anni e nella scorsa stagione ha vinto tutto ciò che ha giocato, se lo merita". Non c'erano agli Europei, invece, Zaniolo e Pellegrini, rientrati adesso tra i convocati: "Mi sembra si siano ripresi dai vari infortuni e sono tornati a disposizione. Il problema si riproporrà quando si farà la lista Mondiale, ma sono tutti giocatori forti che stanno migliorando anno dopo anno. Zaniolo è importante che stia bene, poi non è un problema di ruolo".
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"Scamacca sarà molto utile. Kean ha qualità, si comporti da professionista"
Tra i convocati di Mancini ci sono anche due giovani attaccanti. Da una parte Scamacca, alla prima convocazione con la Nazionale maggiore, dall'altra Kean: "La Nazionale può sempre essere un modello, almeno deve sempre provarci - spiega Mancini - I giocatori italiani hanno qualità enormi e bisogna solo dare loro la possibilità di giocare. A volte si punta sui campioni stranieri affermati, ma i giocatori italiani danno sempre garanzie. Scamacca ha fatto tutte le Nazionali, volevamo portarlo prima per conoscerlo meglio ma non c'è stata la possibilità anche perché era in Under 21. Vogliamo conoscerlo di più, ha caratteristiche diverse dagli altri attaccanti e in futuro potrebbe esserci molto utile. Kean? L'abbiamo chiamato che era all'Everton e ora è alla Juventus - scherza il ct - L'abbiamo lasciato a casa prima degli Europei con grande dispiacere, ma dicendogli che sarebbe tornato. Deve giocare e giocare bene, comportarsi da professionista. Le qualità le ha".
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La Coppa dell'Europeo al Museo di Coverciano
Record di visitatori al Museo del calcio di Coverciano per vedere la Coppa vinta dalla squadra del ct Mancini a Wembley. A partire dalle dieci di questa mattina, all'ingresso si sono presentate numerose famiglie di visitatori da tutta Italia per ammirare il trofeo. "La coppa e' bellissima". Gli occhi meravigliati sono quelli di un bambino di otto anni che, con la famiglia ha macinato chilometri per venire al Museo del Calcio, e vedere la coppa. E' stata la domenica delle famiglie al Museo del Calcio e sarà week-end azzurro anche da venerdì 3 a domenica 5 settembre dalle 10 alle 18 con la Coppa. In considerazione dell'affluenza odierna, una prenotazione garantira' l'accesso al Museo.