Il Ct azzurro alla vigilia della sfida con la Macedonia valida per le qualificazioni al prossimo Europeo: "Dobbiamo emozionare gli italiani, la nostra storia è bellissima ma ha qualche ferita che dobbiamo rimettere a posto. Sono fiducioso per quanto ho visto in settimana"
La prima volta di Luciano Spalletti alla guida della Nazionale. Alla vigilia della sfida contro la Macedonia, il nuovo Ct della Nazionale ha parlato così nell’intervista rilasciata a Sky Sport: "Bisogna riuscire a fare emozionare tutti gli italiani, perché siamo la squadra, il gruppo di tutti gli italiani. Oltre che cercare di fare risultato, dobbiamo far nascere l’amore attraverso quello che riusciremo a sviluppare in campo. Per ora siamo i selezionati dalla Nazionale, io compreso, poi sarà quello che riusciremo e determinare in campo che dirà se siamo l'Italia".
Intanto hai perso due elementi importanti per infortunio (Chiesa e Pellegrini, ndr)
"Sono due calciatori importanti, come altri. Quella dell’Italia è una storia importantissima, bella ma con qualche ferita. E noi dobbiamo provare a rimettere a posto queste ferite che il calcio italiano ha…"
C'è subito bisogno di fare punti
"Cercheremo di fare la partita, cercheremo di avere un ordine dentro il quale esaltare l’estro e la fantasia di quei calciatori capaci di vedere quelle linee di passaggio che gli altri non vedono. Ovviamente il tutto all’interno di una precisa organizzazione. Da parte dei ragazzi c’è stata totale disponibilità, sono stato felicissimo nel vederli in campo questa settimana e sono fiducioso in vista della partita che ci attende".
"Il presidente ha comprato tutti quelli che volevo..."
"Sono felice, il presidente ha comprato tutti i giocatori che volevo...". Luciano Spalletti con una battuta già elogia la sua Nazionale attesa all'esordio domani con la Macedonia del nord. "Loro li ho scelti e ora voglio la risposta da quelli che ho scelto - ha aggiunto il ct azzurro in conferenza stampa - si dovrà vedere un'idea di calcio che faccia innamorare tutte quelle persone che hanno a cuore la nazionale e i nostri risultati. Che non potranno essere tutti bellissimi". Spalletti ha aggiunto: "Quella con l'Italia è una cosa che è iniziata quando il presidente mi ha chiamato per la prima volta e non riesco a staccarmi. Sono emozionato, domani l'emozione quando sentirò l'inno ci sarà, senza dubbio. Domani sopra ogni altra cosa c'è un atteggiamento da tenere. Non dobbiamo mai sentirci vittime e dobbiamo andare alla ricerca di ciò di cui abbiamo parlato tutta la settimana, poi si spera sempre che il risultato sia una conseguenza".