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Spalletti: "Convocazioni a Europei fatte all'80%. Volgiamo essere esempio di italianità"

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Il Ct della Nazionale ha voluto rivolgere un messaggio agli italiani: "Non vedo l'ora di vivere e di condividere questa esperienza degli Europei con tutti gli italiani e trasmettere ai miei giocatori la stessa emozione. 'Siamo orgogliosi di voi' è il più bel attestato che aspiriamo a ricevere al nostro ritorno". Spalletti ha poi parlato ai cronisti ala presentazione del nuovo canale della Figc: "L'80% delle convocazioni sono fatte"

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"Non vedo l'ora di vivere e di condividere questa esperienza degli Europei con tutti gli italiani. Non vedo l'ora di trasmettere ai miei giocatori la stessa emozione, la stessa passione. Qualunque sarà il risultato voglio che gli italiani siano fieri di noi, vogliamo essere un esempio positivo di appartenenza e di italianità. Questo Paese ne ha bisogno e vogliamo dimostrare di esserne consapevoli, vogliamo mostrarci all'altezza, al di là di come il pallone traccerà le nostre storie e i nostri destini. 'SIAMO ORGOGLIOSI DI VOI' È IL PIU BEL ATTESTATO CHE ASPIRIAMO A RICEVERE AL NOSTRO RITORNO". Queste le parole che Luciano Spalletti ha voluto rivolgere a tutti gli italiani a un mese dall'inizio degli Europei in Germania.

"C'è bisogno di appartenenza, di italianità"

Il Ct degli Azzurri era questa mattina a Roma alla Lanterna di Fuksas per la presentazione della nuova piattaforma digitale della FIGC che propone contenuti originali, inediti e in esclusiva delle Nazionali italiane di calcio, insieme ad un’ampia serie di approfondimenti dedicati al calcio giovanile, ai progetti sociali, all’attività paralimpica, alle iniziative istituzionali, al ruolo degli arbitri, alla formazione tecnica e all’educazione sportiva. Il Commissario Tecnico ha parlato ai microfoni dei cronisti presenti, proiettandosi sull'Europeo che inizierà tra un mese. "L'80% delle convocazioni sono fatte, ma poi c'è una finestra del 20% in cui siamo sempre pronti ad abbracciare chi vuole starci dentro o far uscire chi pensa che la Nazionale sia un giochino personale - ha spiegato -. C'è bisogno di appartenenza, di italianità. A quelli che restano a casa dobbiamo dimostrare questo ed essere all'altezza della situazione. I tifosi non devono avere la sensazione di avere a che fare con bambini viziati, ma con ragazzi serissimi. Qualcuno ogni tanto può pensare che si dipenda da lui, ma si dipende dalla disponibilità collettiva. Quando ho dovuto prendere delle decisioni, magari fuori non erano condivise ma dentro abbiamo fatto il risultato che dovevamo fare. Io vinco se riesco a creare una squadra, non voglio essere tuo amico se ti do la maglia della nazionale. Dovremo fare un calcio libero, io non ho mai avuto il mio calcio". 

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"Devo cercare di trasmettere la stessa emozione che ho io ai calciatori, andando a vivere quest'esperienza - ha proseguito il Ct -. Quando poi ci saremo emozionati, ci verrà tutto più facile perché riusciremo a mettere quel qualcosa in più. Ho detto più volte che sono stato molto fortunato a fare questo lavoro e quasi sempre felice. Quando si parla di vittoria o sconfitta sono due facce della stessa medaglia. Io non vedo l’ora di condividere con gli italiani la passione che ho per questa maglia, le emozioni saranno bellissime. Per me sarà fondamentale quando torneremo e la gente ci dirà: «siamo orgogliosi di voi» ed è quella la cosa a cui dobbiamo ambire. La maglia azzurra non si veste per due ore ma 24 ore tutti i giorni, anzi due di straordinario: 26 ore al giorno. Essere campioni in carica è uno stimolo. Anche loro nel 2021 non erano i più forti sulla carta, poi sono diventati una squadra speciale".

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”Ancora non siamo stati bravi a creare uno stile nuovo, siamo rimasti alla nostra tradizione, per cui dobbiamo andare a prendere ancora qualcosa - ha aggiunto Spalletti -. Nel confronto europeo abbiamo ancora da fare, ma dobbiamo fare i complimenti alle nostre squadre che sono ai vertici delle competizioni europee e giocano anche un buon calcio. Vanno fatti i complimenti all’Atalanta, all’Inter, poi c’è qualche situazione che non va come vorremmo, che non è reale per il valore delle squadre e il valore del tecnico che le sta allenando”. Infine sui singoli ha concluso: “Su Zaniolo (infortunatosi al piede nell'ultima partita tra Aston Villa e Liverpool) stanno valutando i dottori, poi vi diremo. Se Scamacca è questo... io sono quello che l'ha fatto giocare nelle partite fondamentali prima della qualificazione. Poi c'è Retegui che ha fatto vedere di essere un buon giocatore, Raspadori lo conosco benissimo, Lucca sta crescendo sempre per le qualità che ha. Bisognerà essere bravi e attenti”.

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