Il Leicester lo prese per 450mila euro dal Le Havre, ora vince il premio e vale circa 30 volte di più. Che storia Riyad Mahrez, talento algerino del '91: "Dedico il trofeo alla mia famiglia e a tutti gli africani"
Eto'o, Drogba, Yaya Tourè, Aubameyang e... Riyad Mahrez. Ebbene sì, ora c'è anche lui. Calciatore africano dell'anno per il 2016 (Aubameyang del Borussia Dortmund e Manè del Liverpool completano il podio). Quasi scontato dopo l'annata dell'anno scorso, la migliore per lui: 18 reti stagionali, 10 assist e quel titolo di Campione d'Inghilterra col suo Leicester dei miracoli. Impresa storica, anche per Claudio Ranieri. Con Mahrez terzo algerino a vincere il premio dopo Lahkdar Belloumi (1981) e Rabah Madjer (1987). Emozione, sorrisi, una grande gioia: "Voglio ringraziare tutti quelli che sono qui - ha dichiarato l'esterno d'attacco - di solito non ricevo riconoscimenti così. Sono veramente felice, contento. Voglio ringraziare il Leicester, l'Algeria, i miei allenatori, il presidente della mia federazione. E' un premio che dedico alla mia famiglia e a tutti gli africani, alle persone che mi sostengono nel mondo".
Le origini - Soltanto cinque anni fa segnava in Ligue 2 con il Le Havre, mentre nel 2006 perse il padre per un attacco di cuore. Giorni difficili per lui, il giovane Riyad si sfogava per strada. Tunnel, dribbling, giocate. Fortunato fu un osservatore, che lo segnalò a una piccola società della Bretagna: "Questo qui dobbiamo prenderlo eh". Detto, fatto. Tappa al Quimper. Con qualche difficoltà iniziale: "Non pesava neanche 60 kg, ma si vedeva che aveva talento. Era figlio del calcio di strada. Il che rappresentava un vantaggio e uno svantaggio. Il vantaggio è che aveva un dribbling eccellente, con entrambi i piedi. Lo svantaggio è che non aveva la minima traccia di cultura calcistica: tutto istinto e zero tattica". Nel 2010 sbarca al Le Havre, ma dopo quattro anni arriva il Leicester: 450mila euro, concorrenza anticipata. Un affarone (ora vale 30 volte di più). Ma su di lui c'era anche... il Torino: "Su di me c'era l'interesse di alcuni club francesi e sopratutto dei granata, ma tra loro e il Leicester non ho avuto dubbi su chi scegliere". Via in Inghilterra, dalla Championship a Re della Premier. Il resto è storia.