Nessun vincitore nella sfida dell'Etihad Stadium: lo United si difende bene dagli attacchi dei Citizens anche negli ultimi minuti, disputati in inferiorità numerica per un rosso a Fellaini. La squadra di Guardiola conserva il 4° posto ma fallisce il sorpasso al Liverpool in terza posizione
Manchester City-Manchester United 0-0
Il derby di Manchester finisce senza reti. L'eterna sfida tra gli antagonisti per eccellenza della Premier Guardiola e Mourinho non ha vincitori, ma dalla sfida dell'Etihad a uscire più soddisfatto è il Manchester United, che affronta gli ultimi 10 minuti in inferiorità numerica per l'espulsione di Fellaini e si deve difendere dall'assedio finale del City. Ai Citizens - sicuramente più delusi - manca il cambio di passo per superare gli avversari e trovare la vittoria che gli avrebbe permesso di sorpassare il Liverpool al terzo posto. Classifica invariata, dunque, con il City a quota 65 e lo United a 64, e terzo posto ancora alla portata di entrambe: il Liverpool è a 66 punti ma ha ancora una partita in più.
La strategia di Mourinho per fronteggiare il possesso palla degli uomini di Guardiola basta per non subire gol ma non per pungere in contropiede, come avrebbe voluto con la rapidità di Rashford e Martial. Solo negli ultimi minuti i piani del portoghese sembrano compromessi, a causa dell'espulsione di Fellaini - per una brutta testata ad Aguero - che complica le cose allo United che però conserva il pareggio fino al triplice fischio. A uscire più deluso è quindi il City, che poteva consolidare il vantaggio sui Red Devils e superare il Liverpool al terzo posto. Per il Manchester United è il 24esimo risultato utile consecutivo: un fortino sempre più difficile da conquistare.
Tanto agonismo, Guardiola non sfonda
Tanta aggressività, poche occasioni da gol: è il copione del primo tempo. Mourinho ha deciso di puntare tutto sulla rapidità di Rashford e Martial. Lo United ha preparato le contromisure piazzando Fellaini e Herrera sulle fonti di gioco del City, Touré e De Bruyne. La trama della partita è quindi presto fatta: gli uomini di Guardiola cercano di fare la partita, i Red Devils aspettano e provano a pungere con le ripartenze dei loro uomini più veloci.
C’è tanto agonismo in questa partita, lo spettacolo non sempre è all’altezza ma almeno in due occasioni i palpiti aumentano: al 9’ quando De Bruyne va via sulla fascia destra e crossa, Aguero tira di prima intenzione ma colpisce il palo esterno; e al 24’ la risposta dello United con un cross di Martial, che Bravo devia in malo modo. Mkhitaryan prova il destro ma il portiere del City si oppone.
Se il primo tempo aveva riservato qualche emozione, non si può dire lo stesso per la ripresa. Tanto possesso palla per il City anche in avvio di secondo tempo (siamo addiritttura al 72% in alcuni momenti), lo United attende che si aprano spazi utili per le solite ripartenze. La pressione degli uomini di Guardiola non riesce a scardinare il fortino preparato da Mourinho.
Rosso a Fellaini, paura per Mou
A complicare i piani di Mourinho, che già pregustava un gol in contropiede, è l'espulsione di Fellaini all'86' per una brutta testata ad Aguero dopo uno scontro di gioco. La strategia dell'allenatore portoghese rischia di essere compromessa, anche perché il City sembrava non avere troppe idee per fare male alla difesa dei Red Devils. Gli ultimi minuti sono un assedio del Manchester City alla porta di De Gea. Guardiola inserisce Gabriel Jesus al posto di Sterling per provare l'ultimo assalto. Il brasiliano, appena rientrato dall'infortunio, va vicinissimo a un gol che avrebbe fatto esplodere di gioia l'Etihad Stadium. L'assist di Aguero trova Gabriel Jesus, che mette in rete ma da posizione di fuorigioco.