Manchester United, Mourinho: "Scholes meglio da giocatore. L'unica cosa che sa fare è criticare"

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Dopo il ritorno alla vittoria sull'Everton, lo Special One replica duramente alla leggenda dei Red Devils: "Da giocatore fenomenale, ora sa solo criticare. Dovesse decidere di fare l'allenatore, gli auguro il 25% del mio successo"

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Una frecciata in pieno stile Mourinho. Dopo il ritorno alla vittoria sull’Everton del suo Manchester United, lo Special One si è lasciato andare in conferenza stampa post-gara replicando per le rime alla leggenda dei Red Devils Paul Scholes. L’ex centrocampista aveva commentato le recenti dichiarazioni del portoghese sulla forza finanziaria del City di Guardiola attaccandolo: “L’ultima cosa che doveva fare era lamentarsi di loro. Il City ha fatto bene il suo lavoro e Pep lo ha migliorato”. Sollecitato dai giornalisti, Mourinho ha detto: “Penso che l’unica cosa che Paul Scholes sa fare, sia criticare. Non commentare, sono cose diverse. Resterà nella storia come un giocatore fenomenale, questo non vuol dire che chiunque possa essere fenomeno in tutto”. L’altra critica che Scholes gli aveva rivolto è quella di non aver valorizzato Pogba: “Paul cerca di fare del suo meglio sempre, a volte gioca benissimo, altre bene e altre ancora meno bene. Non è colpa sua se ha guadagnato più soldi di Scholes, è il mercato di oggi". Poi, rivolgendosi direttamente all’ex Red Devils ha aggiunto: "Se un giorno diventasse allenatore, gli auguro di avere almeno il 25% del mio successo. Il 25% di 25 titoli è sei, un risultato più che buono".

 

Il mercato

Lo Special One non ha rivelato troppi dettagli sulla linea che la sua squadra seguirà sul calciomercato: “In questo momento siamo nei guai, magari nel giro di 2-3 settimane recuperiamo tutti e potremo respirare in modo diverso. Ora non posso dire nulla. Se possiamo rinforzarci adesso o se dobbiamo aspettare l'estate, non posso dirlo". Della vittoria sull’Everton gli sono piaciuti: “Orgoglio e impegno, abbiamo fatto tutto al massimo e abbiamo giocato bene. Non è stata la prestazione di ragazzi stanchi, alle prese col peggior calendario che potesse aspettarci". Uno che sta risolvendo parecchi problemi è Lingard: "Una cosa è essere un giovane talento, un'altra essere un ottimo giocatore. Alcuni calciatori non sono capaci di fare questo salto e, nonostante un grande potenziale, diventano giocatori normali. Lingard invece ha fatto quel salto, si adatta, capisce la partita, è nella direzione giusta".