Lukaku-Everton, il rinnovo saltò per stregoneria

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Romelu Lukaku, all'Everton dal 2013 al 2017 (foto Getty)

Lo ha rilevato il proprietario dei Toffees: "Eravamo pronti a mettere nero su bianco. Poi il giocatore chiamò la madre che gli raccontò di essere stata vittima di un rito voodoo: il figlio doveva firmare per il Chelsea". Alla fine tra le due ha goduto il terzo partecipante, il Manchester United

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Il trasferimento di Romelu Lukaku dall’Everton al Manchester United è stato uno dei più chiacchierati della scorsa estate, anche per via dell’enorme esborso effettuato dai Red Devils che hanno dovuto pagare ben 85 milioni di euro per assicurarsi il loro nuovo attaccante. Una cifra importante e quasi impossibile da rifiutare per la squadra blu di Liverpool che, tuttavia, ha fatto di tutto per trattenerlo. Secondo quanto rivelato dal proprietario iraniano Farhad Moshiri infatti, i Toffees erano intenzionati a rinnovare il contratto del giocatore belga e anche il suo procuratore, Mino Raiola, era propenso al prolungamento contrattuale. Alla fine però tutto è saltato. Perché? Per colpa di uno stregone. “Con Romelu ho sprecato due estati per trattenerlo – ha spiegato Moshiri nel corso del summit generale di inizio anno del club presso la Liverpool Philharmonic Hall -. Nel primo caso abbiamo trattato per tre mesi prima di convincerlo, nella seconda gli abbiamo offerto più del Chelsea. Ma non bastava. Lui non voleva più restare qui. Eppure avevamo ormai trovato un accordo. Il suo agente era venuto al nostro campo di allenamento lo scorso marzo per mettere tutto nero su bianco. Al momento di firmare però Lukaku chiamò sua madre che gli raccontò di essere stata vittima di un rito voodoo durante un pellegrinaggio in Africa e che il figlio doveva firmare per il Chelsea”. Racconto credibile? Forse, ma ciò che desta sospetto è stata poi la seconda parte di questa storia. Il centravanti ha lasciato l’Everton, mantenendo la parola, ma invece di andare al Chelsea è passato al Manchester United, andando a guadagnare quasi il doppio dello stipendio promesso dai Toffees (250 mila sterline a settimana rispetto a 140).

I primi mesi da Red Devil

Il mancato accordo rispetto a quanto predetto dal rito voodoo non ha comunque inciso sulle prestazioni di Lukaku. Il belga ha avuto un grande impatto nella formazione di Mourinho, segnando 11 gol nelle prime 10 partite in tutte le competizioni, tra cui la rete alla sua ex squadra, e garantendo allo Special One un attaccante in grado di fare da trascinatore. Nelle ultime settimane è sorto qualche problema per via di una difficile coabitazione con Zlatan Ibrahimovic, tornato dall’infortunio al ginocchio con la stessa voglia di leadership che lo ha contraddistinto per tutta la carriera. Un duro colpo alla testa, subito nel corso del match contro il Southampton, è stato l’emblema del suo periodo nero, ma Lukaku si è saputo rialzare alla grande, rientrando e segnando contro il Derby County in FA Cup. Ora arrivano mesi fondamentali che lo condurranno al Mondiale in Russia, sperando che qualche rito voodoo non gli impedisca di partecipare.