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Manchester United, 100 gol per Lukaku in Premier League: tutti i suoi numeri

Premier League
Con il gol allo Swansea Romelu Lukaku entra nel club dei cento (foto Twitter @Premierleague)

Contro lo Swansea Lukaku entra nel club dei cento. Primo belga a riuscirci, quinto più giovane in assoluto. Ecco tutti i suoi gol: il primo, la distribuzione per squadre e quella per tipologie. Il difetto: segna solo contro le “piccole”?

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Anche Lukaku entra nel club dei cento, un circolo esclusivo, dove solo 28 tra tutti i giocatori che abbiano calpestato i prati della Premier League possono dire di esserne iscritti. È il primo belga di sempre ad entrarci, e il quinto più giovane in assoluto. In estate per lui il Manchester United spese qualcosa come 75 milioni di sterline, non male, anche se la stagione - FA Cup a parte - non sta regalando soddisfazioni. Non in Champions, con l’eliminazione subita dal Siviglia; e nemmeno in campionato, un discorso che il City - vincesse proprio il derby in casa del prossimo weekend - chiuderebbe con addirittura sei turni di anticipo. Lukaku ha provato a rispondere così al suo primo anno United: 15 le reti, in 30 partite, 26 su 45 allargando a tutte le competizioni. Contro lo Swansea, nell’ultimo turno di Premier, è arrivata anche la centesima nel massimo campionato inglese, un sinistro violento (e deviato) a battere Fabianski.

Distribuzione 

Con il successo sullo Swansea lo United di Mourinho si è riportato al secondo posto della classifica. Graduatoria - quella riferita ai più giovani ad aver segnato cento gol in Premier - dove Lukaku è invece quinto, avendo tagliato il traguardo a 24 anni e 322 giorni. Non lontano da Harry Kane e Wayne Rooney - rispettivamente quarto e terzo - sempre al 24° anno di età. Meglio ancora  Robbie Fowler, a 23 anni e 283 giorni, e Michael Owen, che ne aveva soltanto 23 e 134 giorni. Sicuramente una top five prestigiosa per il calcio inglese dove, proprio tra quattro inglesi, ci si infila il belga di Anversa. Il primo, Lukaku, lo segnò con la maglia del Wba, la sua seconda squadra (dopo il Chelsea, con cui giocò poco e non segnò mai). Era il 18 agosto 2012, un netto 3-0 dei Baggies sul Liverpool e l'allora diciannovenne Romelu Lukaku segnò il tris al 77’. Da quel momento ne sono arrivati altri 16 con il Wba. 68 con l’Everton - maturati in 141 partite - e 15 al primo anno in maglia United. 44 i gol di sinistro - il suo piede preferito - 28 di destro, 21 i colpi di testa, 6 reti da rigore (con 3 sbagliati in carriera in Premier) e uno anche su punizione, non la specialità della casa: lo scorso anno in un 1-1 tra Everton e Palace.

Gol (poco) pesanti?

Infine, c’è l’aspetto dei gol decisivi. Critica ricorrente verso Lukaku: segna, sì, ma mai contro le big. A guardare i numeri della stagione in corso le cose sembrano effettivamente stare così. Sette partite contro le big five di Premier (le prime sei in classifica tolto lo United stesso): un solo gol. Per quanto decisivo, del pari che ha poi generato la rimonta, contro il Chelsea. Ma, attenzione, le sfide di ritorno contro City, Tottenham e Arsenal devono ancora essere disputate, e Lukaku può provare a staccarsi dalla targa l’adesivo di “grande solo con le piccole”. Eppure, per vincere un campionato servono i gol contro chiunque. In questa stagione di Premier il belga è già stato match winner in cinque circostanze per lo United, 25 contando l’intera carriera. Doppietta iniziale nel 4-0 al West Ham. Primo gol in due 2-0 contro Huddersfield e Swansea (nell’ultimo turno). E due volte a segno negli 1-0 finali su Southampton e Bournemouth.