L'ex manager del Manchester United e José Mourinho hanno voluto ringraziare l'allenatore francese, durante l'ultima partita a Old Trafford, omaggiandolo con un regalo commemorativo per il contributo fornito alla Premier League nel corso dei 22 anni in cui è stato sulla panchina dell'Arsenal
MAN UNITED-ARSENAL 2-1, FELLAINI LA DECIDE AL FOTOFINISH
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Il Manchester United domenica ha battuto 2-1 l'Arsenal con una rete in pieno recupero di Fellaini - dopo l'iniziale vantaggio di Pogba e il pareggio dell'ex Mkhitaryan - e ha ipotecato il secondo posto in campionato, allungando a +5 sul Liverpool. I londinesi invece, dopo questo ko, hanno ridotto a tre le lunghezze di vantaggio sul Burnley, attualmente settimo in classifica. Non è stata una sfida che verrà ricordata nella storia per la sua bellezza o per la sua importanza ma, risultato in campo a parte, è stata l'occasione per produrre l'ennesimo omaggio ad Arsene Wenger. L'allenatore alsaziano si è infatti seduto sulla panchina dell'Old Trafford, come avversario, per la 28^ e ultima volta nella sua carriera dopo 22 lunghissimi anni in cui ha assunto il ruolo di rivale principale di un altro manager veterano della Premier, Sir Alex Ferguson. Ed è stato proprio lo scozzese a regalare nel Teatro dei Sogni un vaso argentato, commemorativo, con tanto di incisione, ad Arsene Wenger poco prima del fischio d'inizio, ringraziandolo, a nome di tutto il popolo dei Red Devils, per quanto fatto al calcio inglese e non solo in questo ampio ventennio. Un dono che ha emozionato l'allenatore dell'Arsenal, ricevuto da una tifoseria che ha visto interrompere la propria egemonia Oltremanica proprio a causa dei successi degli Invincibili Gunners. Al momento della consegna Ferguson ha voluto che si avvicinasse anche José Mourinho - firmatario anche lui del premio celebrativo -, altro nemico giurato di Wenger nelle ultime stagioni, che ha stretto la mano e abbracciato il collega. Una scena che è stata accolta con l'ovazione dal pubblico dell'Old Trafford, una pagina bellissima di sport e la risposta migliore che si potesse dare dopo gli episodi negativi accaduti la scorsa settimana.
Le parole di Mourinho e Ferguson
Anche lo Special One ha deposto le armi nei confronti del francese, spendendo belle parole nel momento in cui è stato annunciato ufficialmente il suo ritiro dalla panchina londinese: "Ci sono stati piccoli diverbi tra noi che sarebbe stato meglio non ci fossero stati - ha detto qualche giorno fa -. Quando sono arrivato in Inghilterra nel 2004 però, l'Arsenal era campione in carica, era la squadra degli invincibili, quella di Bergkamp, Henry, Campbell. Un club fantastico che ci spinse al limite. Ci sono state grandi partite, grandi battaglie e possiamo solo dire grazie per questo. C'è rammarico per qualche piccolo episodio negativo e credo valga lo stesso anche per lui, ma i più grandi rivali sono sempre i più grandi amici". Rivalità in campo e rispetto fuori sono due concetti che hanno caratterizzato anche il dualismo tra Wenger e Ferguson. "Ai miei tempi abbiamo avuto alcuni argomenti di discussione, ma ho sempre rispettato l'uomo perché ha fatto un lavoro fantastico nel suo club - ha aggiunto l'ex manager dello United -. Ceniamo ogni anno alle riunioni di coaching in Svizzera e andiamo allo stesso ristorante. Ci piace la compagnia, si invecchia e si dimenticano tutte le lotte sportive, anche oltre le righe, che abbiamo avuto al tempo. La rivalità tra United e Arsenal nel corso degli anni è stata fantastica. Ci sono state battaglie incredibili perché entrambe le squadre combattevano per un solo obiettivo: vincere la Premier League. Il suo contributo al calcio inglese non si può ignorare perché è stato enorme".
"Quando non sei più una minaccia la gente ti ama"
Al termine della sfida vinta dello United, Wenger ha ringraziato tutti per lo splendido gestito nei suoi confronti: "È stato molto bello - ha raccontato a Sky Sports -. Per me questa ha rappresentato solo una partita come le altre, ma sono molto grato per il dono offerto dal Manchester United, è stato molto elegante e mi ha reso felice. Gli omaggi di Sir Alex e Mou? Può sorprendere, ma la vita va sempre avanti". "Prima di oggi (ieri ndr) sono venuto qui molte, molte volte e l'anno prossimo qualcun altro si siederà su quella panchina riceverà un'accoglienza ostile - ha scherzato poi il francese -. Quando non sei più una minaccia la gente poi ti ama". Sotterrata l'ascia di guerra, Wenger e Ferguson potranno finalmente bere con calma un bel bicchiero di vino insieme, una passione che, oltre al calcio, li ha sempre accomunati e avvicinati. Fuori dal rettangolo di gioco il rispetto è l'unico vincitore.