Un anno fa gli fu diagnosticata la malattia; adesso che le cure stanno dando buoni risultati, su consiglio del medico, la decisione di dare l'addio al calcio e al club che per lui è stato come una famiglia
Il Wolverhampton è la sua casa, il club in cui è cresciuto da quando aveva 14 anni; oggi, a 32, Carl Ikeme ha dato l'addio al calcio e a quella che è a tutti gli effetti la sua famiglia calcistica con un commovente messaggio. La vicenda di Ikeme, portiere inglese naturalizato nigeriano, aveva scosso il mondo del pallone un anno fa, quando gli era stata diagnosticata una forma acuta di leucemia; immediato lo stop per curarsi, con la chemioterapia che sta dando buoni risultati, ma su suggerimento dei medici è arrivata ugualmente la decisione di dare l'addio al calcio. "Ho parlato con il mio medico - ha raccontato Ikeme al sito ufficiale del club - e mi ha suggerito di smettere. Le cure hanno indebolito il mio fisico e io non voglio correre il rischio di tornare e compromettere la mia salute. Quella viene prima di tutto". Su Instagram, poi, il saluto circondato da tutta la famiglia dei Wolves.
Sì, famiglia, perché è di quello che si tratta e Ikeme se ne è accorto nell'ultimo anno, quando non è mai stato lasciato solo dai compagni e dai tifosi. "Il supporto che ho ricevuto è stato incredibile - le sue parole - Quando sei un calciatore, pensi partita dopo partita e non valuti certe cose. Il fatto di dovermi fermare mi ha invece riportato a un'altra realtà e ho capito quanto la gente fosse affezionata a me. Se penso a tutti i sacrifici che ho fatto, non posso non sentirmi triste oggi. Ma sono anche orgoglioso di aver giocato solo per questo club. Ai giorni nostri è raro, ma sono felice di averlo fatto e di avere amici per sempre nella famiglia Wolves. Ho avuto tempo un anno per 'allenarmi' a fare il tifoso. Ora lo sono a tutti gli effetti e lo sarò sempre".