Chelsea, Morata: "Ho avuto un blocco mentale, non sono andato via perché voglio riscattarmi qui"

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L'attaccante spagnolo sui problemi avuti nella passata stagione: "Ho avuto un blocco mentale, nel calcio tutto ruota intorno alla testa ma ho sofferto quest'aspetto. Non era depressione, ma qualcosa di simile. Sarei potuto andare via, ma voglio combattere qui e riscattarmi. Sarri? Quando mio padre l'ha saputo subito ha detto che questo sarà il mio anno"

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La prima stagione al Chelsea non è stata positiva per Alvaro Morata, arrivato in Inghilterra per 58 milioni di sterline e autore di appena 11 gol in campionato. La sua avventura con la squadra allora allenata da Antonio Conte iniziò con il rigore sbagliato nella finale di Community Shield contro l'Arsenal. E ora, proprio nello stesso appuntamento ma contro il Manchester City, cercherà di iniziare con il piede giusto la stagione del riscatto. "La cosa più facile sarebbe stata lasciare il Chelsea, sarei potuto tornare in Italia a un'ora da casa di mia moglie – ha dichiarato lo spagnolo al Mirror – Sarei potuto anche tornare in Spagna, ho avuto molte offerte con più soldi. Avrei avuto poche pressioni, perché in Italia e in Spagna avevo fatto cose buone. Ma voglio combattere e riscattarmi, così ho deciso di restare qui”. Sui problemi dello scorso anno, aggiunge: “Avevo un blocco mentale, non volevo parlare con nessuno e non volevo ascoltare nessuno. Non era depressione, ma un qualcosa di simile. Nel calcio tutto ruota intorno alla testa e nell'ultima stagione ho sofferto quest'aspetto, sentivo molta pressione. Ho iniziato bene, ma dopo queste cose ho cominciato ad avere dolori alla schiena senza sapere perché. Ho fatto di tutto per recuperare, ma non ci riuscivo. Avevo problemi mentali. Ho pianto anche quando Lopetegui mi disse che non ero stato convocato per i Mondiali, ho 25 anni ed era il mio sogno giocarli".

"Mio padre ha detto che Sarri mi farà tornare grande"

E Maurizio Sarri potrebbe essere proprio l'uomo giusto per aiutare Morata a sbloccarsi definitivamente. Nei suoi tre anni a Napoli ha portato Higuain a battere il record di gol in un singolo campionato di Serie A, facendo poi esplodere Dries Mertens nel ruolo di centravanti. "Quando mio padre ha sentito che Sarri sarebbe stato annunciato come manager, mi ha detto che tutti gli attaccanti segnano tanto con lui e che questo sarebbe stato il mio anno. Ora è il momento di diventare un calciatore importante, di segnare tanto per raggiungere gli obiettivi di squadra. Voglio ricambiare al Chelsea la fiducia che mi ha dato, la loro volontà di farmi diventare un grande giocatore".