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Chelsea, Sarri non perde il vizio: sigarette (spente) in panchina nel derby contro l'Arsenal

Premier League

Alcune foto su Twitter pizzicano il fedele pacchetto di sigarette di Sarri sulla panchina del Chelsea. L'ex Napoli ha resitito alla tentazione del fumo ma le ha comunque portate con sè. Un rito scaramantico? Intanto anche la sua tuta diventa un cult per gli inglesi

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No, non le ha fumate. Le sue sigarette sono rimaste lì, in panchina, nel loro pacchetto e con l’accendino poggiato sopra. Inutili nel concreto ma utili forse anche un po’ per la scaramanzia. Perché fumare è quasi un rito. Un momento che scandisce il ritmo della giornata. Ma anche e soprattutto un divieto in panchina, dove le norme in Premier sono molto più rigide che altrove. Nessuna multa allora in arrivo per Maurizio Sarri. Che nel derby vinto contro l’Arsenal le sue sigarette le ha allora prese in mano. Toccate, girate tra le dita, messe in bocca come gesto automatico per uno che, parola di Dries Mertens, fa fuori “quatto o cinque pacchetti al giorno”, ma poi ha resistito alla tentazione. Anche quando l’Arsenal ha raggiunto il pari e anche dopo che Marcos Alonso ha consegnato la vittoria ai suoi Blues. Pizzicate nelle foto sui social e in qualche fotogramma preso dalla diretta. Sarri non perde il vizio, ma per ora rimane dentro ogni regolamento.

Physique du role

Anche la sua classica tuta in panchina è diventata presto un must per gli inglesi. Nel giorno della presentazione ci fu il nodo al collo e una cravatta che raramente si era vista addosso a Maurizio Sarri, se non a qualche evento di gala da allenatore del Napoli. Iniziata la Premier via allora il “cappio” e dentro la sua classica versione vista per tanti anni in Serie A. Il paletto delle sigarette però rimane, nonostante il Chelsea abbia già pensato a costruire un apposito box vicino al campo che possa permettergli di fumare anche prima della partita. In più l’aneddoto sulla sua marca preferita, che Sarri si fa addirittura spedire settimanalmente dall’Italia, insieme a caffè, carne e mozzarella. Insomma, anche in Inghilterra l’ex Napoli è rimasto lo stesso. Capace di sorprendere tanto fuori dal campo, quanto dentro.