Operato d'urgenza lo scorso maggio a causa di un'emorragia cerebrale, l'ex allenatore simbolo dei Red Devils ha dovuto rinunciare alla sua passione per il vino. Scelta dettata dai motivi di salute, addio ribadito dai ristoratori nel sud del Francia dove si reca abitualmente: "Quando sarà pronto a bere, brinderemo tutti insieme a lui"
La salute al primo posto, vietato sgarrare pure di fronte alle passioni. Un imperativo d’attualità anche per Sir Alex Ferguson, leggendario allenatore del Manchester United dalla bacheca infinita: 38 i trofei conquistati alla guida dei Red Devils in 27 anni di gestione, era irripetibile soprattutto nella parentesi più delicata del club con il traballante José Mourinho in panchina e uno spogliatoio sul piede di guerra. Ciò nonostante nemmeno il meritatissimo riposo del manager classe 1941, ritiratosi nel 2013, gli ha permesso di coltivare in serenità i propri interessi: lo scorso maggio Ferguson è stato ricoverato e operato d’urgenza a causa di un’emorragia cerebrale, stop che non gli ha impedito di tornare all'Old Trafford in occasione del match contro il Wolverhampton. Un’accoglienza da brividi a distanza di quattro mesi dall’intervento, abbraccio collettivo per uno dei simboli storici dello United. Il quale, tuttavia, ha dovuto rinunciare ad una delle sue più grandi passioni per motivi di salute.
Amante del vino tanto da possedere una preziosissima collezione di 800 bottiglie, "Fergie" si è recato negli anni nel sud della Francia particolarmente ricca di eccellenti vigneti. Ciò nonostante nell’ultima visita a Villefranche-sur-Mer, distante una decina di chilometri da Nizza, l’ex allenatore dei Red Devils non ha degustato nemmeno un goccio. Anzi, non ha richiesto nemmeno la carta dei vini come ha spiegato al Sun uno dei camerieri del ristorante dove è spesso ospite: "Ogni volta in cui è stato qui da noi nell’ultimo periodo ha bevuto solamente acqua, senza toccare neanche un bicchiere di vino". A vegliare sulla rigorosa dieta del manager scozzese provvede la moglie Cathy, sua consorte dal lontano 1966, tuttavia i ristoratori francesi si sono detti pronti a servirlo al momento opportuno: "Quando sarà di nuovo pronto a bere qualche goccia del suo amato rosso, brinderemo tutti insieme a lui". Chissà se dopo l’accoglienza dell'Old Trafford pure la tavola di Sir Alex potrà tornare a tingersi di rosso.