Leicester, Ranieri ricorda il suo presidente: "Un uomo buono e illuminato, mi aveva chiesto di salvare la squadra"

Premier League

Commosso e addolorato Claudio Ranieri a Sky Sport 24 ricorda il presidente Vichai Srivaddhanaprabha: "Tutto quello che toccava lo migliorava. Il primo approccio? Mi aveva chiesto di salvare la squadra...". Sul futuro: "Il Leicester proseguirà con il figlio, ha le capacità per percorrere le orme del padre"

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Il giorno dopo l'annuncio della scomparsa del presidente del Leicester, Vichai Srivaddhanaprabha, morto nell'incidente che ha coinvolto il suo elicottero dopo il match tra Leicester e West Ham, non poteva mancare il ricordo di Claudio Ranieri, allenatore di quella squadra che, tra lo stupore del calcio mondiale, vinse la Premier League nella stagione 2015-2016. L'artefice del "miracolo Leicester" ha parlato in esclusiva a Sky Sport 24: "E' una notizia che mi ha scosso tremendamente - ha esordito un commosso Ranieri - Era un uomo d'oro, un uomo buono, aveva sempre parole positive per tutti. La cosa che mi colpiva era questa sua positività, il suo voler far bene, non ha mai fatto pesare a nessuno un risultato negativo, veniva nello spogliatoio e dava la carica, sembrava un padre e dava tranquillità a tutti".

Con quella vittoria il mondo ha imparato a conoscere un uomo d'affari appassionato di polo ma che per la passione del figlio ha investito nel calcio: "Io credo che sia stato un uomo illuminato perché cio che ha toccato, lui lo ha migliorato. Ha saputo credere e scegliere le persone, ha scelto il figlio più piccolo come suo "delfino" e lui saprà ripercorrere le orme del padre. Lui era innamorato dei cavalli, il figlio del calcio".

I ricordi sono ben delineati nella mente di Ranieri: "Il primo approccio? L'ho detto, una persona piena di energia, quando l'ho incontrato per la prima volta mi aveva detto di tenere il Leicester in Premier...". Gli aneddoti da raccontare sono tanti: "Se chiudo gli occhi e penso a lui, lo vedo sempre con il sorriso sulle labbra. Come quella volta in cui era appena passato il mio compleanno e si presentò con una torta gigante e insieme alla squadra cantarono 'happy birthday', cose che in Italia non sarebbero mai successe". 

Il momento è difficile anche per Ranieri: "Adesso per me è difficile parlare, sono molto dispiaciuto e mi unisco al dolore della famiglia, perché è una famiglia molto unita e ora voglio solo stare vicino a loro". Un Leicester che, adesso, dovrà superare questo bruttissimo momento e ripartire nelle mani del figlio Aywatt: "La 'legacy' del Leicester continuerà, perché il figlio ha tutte le carte per poter proseguire sulle orme del padre".