Chelsea, N'Golo Kanté avrebbe rifiutato di essere pagato off-shore
Premier LeagueSecondo Mediapart il centrocampista francese del Chelsea si sarebbe rifiutato di percepire una parte del suo stipendio annuale da una società con sede nel paradiso fiscale di Jersey: "Voglio essere pagato in maniera normale"
“Il est petit, il est gentil, il a stoppé Leo Messi”. Il soggetto è ovviamente N'Golo Kanté, centrocampista del Chelsea e della Francia campione del mondo, a cui i tifosi transalpini dedicano da tempo questo simpatico coro. Kanté è piccolo, Kanté è gentile, Kanté ha stoppato Leo Messi e Kanté... rifiuta pagamenti off-shore. La notizia è stata riportata dal sito francese Mediapart nell’ambito dei Football Leaks. Il mediano del Chelsea avrebbe prima accettato e poi rifiutato che una parte del suo stipendio annuale (5 milioni di euro netti a stagione) gli venisse versata da una società con base nel paradiso fiscale di Jersey. Non si sa se la società sia stata creata ad hoc dal club londinese o dall'entourage del giocatore. In ogni caso l'intenzione era quella di corrispondere a Kanté il 20% del suo stipendio non come salario ma come diritti d’immagine (sono tassati due volte meno rispetto al normale stipendio, ndr), con un risparmio fiscale di 1 milione di euro su base annua. Un modo, più o meno lecito, per abbassare il costo delle tasse.
Il rifiuto di Kanté e la comunicazione al Chelsea
Inizialmente, secondo quanto scrive Mediapart, il giocatore avrebbe dato il suo assenso prima di fare marcia indietro, rifiutandosi di firmare i documenti e di formalizzare la transazione. Il motivo? Kanté avrebbe letto diversi articoli sull’argomento e avrebbe detto “No” per paura di finire sotto la lente d’ingrandimento dell’autorità fiscale. Avrebbe così comunicato la sua decisione al consulente fiscale, il quale avrebbe fatto da tramite con il club. La prova sarebbe una mail inviata dal consulente al Chelsea nel 2017, in cui Kanté comunica di "essere inflessibile e di voler percepire lo stipendio in maniera normale”. E questo nonostante le rassicurazioni del club sulla legalità dell’operazione. Insomma, un altro atteggiamento da antidivo per il "piccolo" e "gentile" N'Golo.