Lo United resiste per 72' agli assalti del Liverpool dopo il botta e risposta del primo tempo firmato da Mané e Lingard. La squadra di Klopp domina la partita e la risolve negli ultimi 20 grazie a una doppietta del neo entrato Shaqiri. Reds di nuovo in vetta a +1 sul City. Pogba per gli interi 90' in panchina
LIVERPOOL-MANCHESTER UTD, RIVIVI LE EMOZIONI DEL MATCH
"AMMOUTINAMENTO" ALLO UNITED: LO SPECIAL ONE RISCHIA LA PANCHINA
LIVERPOOL-MANCHESTER UNITED 3-1
24' Mané, 33' Lingard, 72' e 81' Shaqiri
Liverpool (4-3-3): Alisson; Clyne, Lovren, Van Dijk, Robertson; Wijnaldum, Fabinho, Keita (70' Shaqiri); Salah, Firmino, Mané (84' Henderson). All. Klopp
Manchester Utd (4-2-3-1): De Gea; Dalot (46' Fellaini), Smalling, Lindelof, Darmian; Herrera (79' Martial), Matic; Lingard (85' Mata), Young, Rashford; Lukaku. All. Mourinho
Onestamente, se lo United avesse pareggiato ad Anfield sarebbe stata la celebrazione del "bus davanti alla porta". La linea Maginot approntata da Mourinho che ha portato all'esclusione di Pogba (in quella che è diventata una telenovela di dissidi infiniti tra i due), ha retto l'urto fino a un certo punto. Troppo rinunciatario lo United capace di trovare il gol del momentaneo pari, dopo l'1-0 segnato da Mané, grazie alla prima e unica conclusione verso la porta. Regalo, peraltro, di un Alisson imperfetto nella presa sulla prima conclusione: abile Lingard a ribadire in rete. La gara l'ha fatta il Liverpool per gli interi 90' dimostrando una supremazia, territoriale, fisica e di gioco a tratti imbarazzante. Lo United ha fatto ciò che ha potuto e se, forse, è evidente una piccola differenza di qualità tra le due squadre, Mourinho, questa volta, non è riuscito a sopperire alle lacune con la strategia. Concedere il pallino del gioco al Liverpool è stato un suicidio per cercare di giocare con le armi tipiche di Klopp. Tutto sbagliato. Il Liverpool merita il risultato e la posizione in classifica: primo davanti al Manchester City staccato di un punto. Lo United? Altresì merita la posizione di classifica che occupa ovvero il sesto posto molto staccato dall'Arsenal quinto. Va bene che la squadra non è al livello delle altre come profondità di rosa e completezza ma la strategia messa in campo dai Red Devils non ha pagato. Troppa paura di affrontare a viso aperto un avversario che non è, come spesso si crede, solo riconquista e transizione, ma è in grado di fare gioco di possesso, di andare in verticale anche con pochi spazi a disposizione grazie alla predisposizione dei suoi giocatori di muoversi continuamente senza dare riferimenti. Il terzo gol arrivato nel finale ancora realizzato da Shaqiri ha messo la giusta (se non maggiore) distanza (due reti) che c'è tra le due squadre e dettata, come detto, non soltanto dalla differenza di giocatori di qualità in rosa ma anche dall'atteggiamento con cui entrambe sono scese in campo: l'una (il Liverpool) per vincere, l'altra (lo United), per pareggiare e ha ottenuto i tre punti, meritatissimamente, la prima.
Manchester United sesto delle "big six", staccato dalle altre 5 (26 punti, Arsenal e Chelsea che lo precedono sono a +8) e con il peggior attacco tra le grandi (28 gol fatti), oltre a una difesa di certo non imperforabile: solo 6 squadre peggio in tutto il campionato, tra cui le ultime 5.
L'unica vittoria dei Reds sui Red Devils dal 2015 a oggi in Europa League, un 2-0 nell'andata degli ottavi dell'edizione 2015/16.