Protagonista assoluto nel 5-1 dei Reds sull'Arsenal, l'attaccante brasiliano ha inaugurato la sua serata magica segnando con il colpo preferito: parliamo del no-look, marchio di fabbrica sulle orme di Ronaldinho. Un "vizio" risalente ai tempi dell'Hoffenheim e ammirato pure in Nazionale, tuttavia a Liverpool è diventata una vera e propria mania. Anche quando si tratta di firmare il rinnovo di contratto
E pensare che ad Anfield non aveva ancora segnato in questa Premier League. Hat-trick nel big match contro l’Arsenal, travolto 5-1 da un Liverpool che non conosce rivali in campionato: imbattuti e vittoriosi nelle ultime 9 partite, i Reds hanno strappato applausi nel segno di Roberto Firmino. Tripletta per il 27enne brasiliano, 9 reti in stagione nonché partner inamovibile di Salah e Mané nello spaventoso tridente di Klopp: tenori a segno sulle macerie dei Gunners, loro che avevano già ispirato un brano virale Oltremanica e che avvicinano un titolo mancante in bacheca dal 1990. A prendersi la scena nell’ultima gara del 2018 è stato proprio l’ex Hoffenheim, attaccante atipico ma di rara duttilità che dal 2015 ha accumulato 59 centri complessivi con la maglia del Liverpool. Meno bomber dei colleghi di reparto, attaccante altruista non privo dei colpi ad effetto: se la tecnica è di prim’ordine, il marchio di fabbrica sulle orme di Ronaldinho non può che essere il no-look ovvero il tocco del pallone seguendo la direzione opposta con lo sguardo. Ma se precursori come Dinho o Laudrup utilizzavano il gesto prestato dal basket NBA nella circolazione di palla per disorientare gli avversari, Firmino si diverte a guardare altrove prima di appoggiare la sfera in rete. L’ultimo assaggio l’ha offerto proprio nella serata contro l'Arsenal, irriverente 1-1 ad inaugurare la prima tripletta con la maglia dei Reds. E lo squillo iniziale non poteva che essere con il suo timbro preferito.
Bobby Firmino maestro del no-look
Cresciuto nel Figueirense e scartato dopo un provino dal Marsiglia, l’attaccante classe 1991 si trasferisce in Germania a 19 anni direzione Hoffenheim: costo dell’operazione pari a 4 milioni di euro, trasferimento che apre a 5 anni conditi da 49 centri in 153 presenze. Mai in doppia cifra nel primo triennio, Firmino si scatena nella stagione 2013/14 (22 centri totali) con Gisdol in panchina e inaugura l’ultima annata tedesca con il guizzo più amato. È il 30 agosto 2014, seconda giornata di Bundesliga, quando il brasiliano segna il provvisorio 1-0 (sarà 1-1 al fischio finale) con il no-look: Rudy lo trova in profondità, Wolf viene anticipato e battuto dal beffardo tap-in mentre l’avversario osserva la tifoseria del Werder Brema. È la sua prima volta in Europa, naturalmente ne seguiranno altre.
I buoni numeri in Germania gli spalancano le porte della Nazionale grazie alla fiducia di Dunga, CT che nelle prime 6 presenze lo vedrà segnare 3 volte. È il suo 2° gol nella Seleçao, datato 29 marzo 2015, ad arricchire la personalissima collezione di Firmino: l’amichevole a Londra contro il Cile è decisa proprio dal suo colpo, dribbling su Bravo e no-look dalla pericolosa distanza ravvicinata con Medel. Nel luglio 2015 ecco il passaggio al Liverpool, 41 milioni di euro per consegnarlo a Rodgers prima dell’avvento di Klopp pochi mesi più tardi. Non è ancora "Bobby" Firmino, certo è che si riscopre il miglior marcatore della squadra in Premier davanti a Benteke, Coutinho e Sturridge. E il suo marchio di fabbrica? Dobbiamo tornare alla scorsa stagione quando, puntellato il tridente con Salah e Mané, Firmino diventa a tutti gli effetti uno specialista in materia a partire da novembre: in Champions League a Siviglia ecco una doppietta ed è proprio il 3-0 a fare imbestialire tifosi e avversari, tant’è che nella ripresa la squadra di Berizzo rimonterà in pieno recupero. Un mese più tardi il brasiliano si ripete nel Boxing Day contro lo Swansea: omaggio natalizio a suo modo speciale quello riservato ai gallesi, bis con la seconda rete che non smentisce l’immancabile vizio.
Un’abitudine che diventa mania nel corso del 2018, d’altronde Firmino si ripete un paio di mesi più tardi contro il malcapitato West Ham: è il 24 febbraio quando i Reds regolano 4-1 i londinesi grazie al trio offensivo, ma è il 27enne brasiliano ad irridere gli Hammers con il momentaneo 3-0 che manda in visibilio Anfield. Un gesto tecnico divenuto virale e che addirittura ispira il rinnovo di contratto di "Bobby" a fine aprile: l’intesa con il Liverpool viene prolungata fino al 2023 e lui firma "ad occhi chiusi", ovvero indugiando lontano con lo sguardo in piena tradizione no-look. A volte ritornano, figuratevi nel caso di Firmino: non è il Boxing Day e non è lo Swansea, tuttavia l’Arsenal ricorderà a lungo l’hat-trick del brasiliano nell’ultimo impegno del 2018. La sua prima tripletta da quando veste la maglia dei Reds, exploit insolito per chi è abituato a guardare altrove.