Chelsea, Sarri: "Abramovich parla più con Zola che con me". E sui tifosi...

Premier League

L'ex Napoli sul suo rapporto col proprietario del club: "Parla di più con Gianfranco, ma solo per via del suo inglese". Poi il campo: "Conosco un solo modo per conquistare i tifosi, ed è vincendo partite. Mai pensato di cambiare approccio tattico, ho bisogno di credere in quel che faccio"

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Perde l'Arsenal, Manchester United e Tottenham ferme: Sarri può approfittarne con uno scatto Champions che lo proietterebbe addirittura al terzo posto della Premier. Il monday night del campionato inglese vedrà impegnati i Blues dell'ex Napoli in uno dei tanti derby di Londra, quando allo Stamford Bridge arriverà il West Ham. Obiettivo qualificazione Champions per risollevare la sua prima stagione fatta più di ombre che di luci, compreso - a quanto scrivono in Inghilterra - del suo rapporto con Abramovich. In conferenza stampa, una delle tante domande ha toccato anche questo tema. Dialoghi col proprietario? "È vero - ha risposto Sarri -, Abramovich parla di più con Zola che con me, ma è perché Gianfranco ha una migliore padronanza dell'inglese". Nessuna frattura insomma, anche perché Sarri prosegue: "Abramovich ha i suoi problemi ora, ma è molto coinvolto nel club e nella squadra, anche a Napoli De Laurentiis non veniva ogni giorno agli allenamenti, è una situazione molto simile".

Dunque tanti altri aspetti, al di là della situazione coi vertici del club. Coi tifosi il rapporto, dopo un grande avvio di stagione, non sembra essersi consolidato: "Conosco un solo modo per conquistarli - ha detto l'ex Napoli - ed è vincendo partite. Dobbiamo cercare di vincere un trofeo. Futuro? Penso che saremo in grado di lottare per le prime posizioni. Al momento non stiamo giocando molto bene il nostro calcio. Dobbiamo migliorare molto e ci stiamo provando, ma non è facile, anche perché questa è la prima stagione. Abbiamo iniziato a lavorare solo a metà luglio e all'inizio di agosto abbiamo giocato la prima partita ufficiale". Dunque una domanda sul suo stile di gioco, quello ribattezzato Sarri-ball: "Mai pensato di cambiare approccio?". "No, ho bisogno di credere in quello che faccio. Altrimenti sarebbe impossibile trasmettere le mie idee ai giocatori. Il nostro obiettivo? Possiamo arrivare alla fine della stagione tra i primi quattro e vincere l'Europa League. Così la nostra stagione potrebbe diventare un'ottima stagione".