Le curiosità del centrocampista del Liverpool: "Io e Robertson parliamo nel sonno e ci siamo registrati: ho scoperto di parlare spagnolo durante la notte, lui fa rumori strani. Vi racconto quando Klopp arrivò con le mutande 'CR7' prima della finale col Real Madrid. Il VAR non mi piace"
Il più delle volte siamo abituati a vedere i calciatori in campo, in quei 90 minuti in cui corrono e giocano per la propria squadra. Ma chiaramente c'è una vita fuori: negli allenamenti, negli spogliatoi e anche in ritiro. Abitudini diverse e qualche vizio, come quello che hanno Milner e Robertson di parlare nel sonno. Forse proprio per questo i due calciatori del Liverpool dormono in stanza insieme e hanno ben pensato di registrarsi durante la notte. "Anni fa abbiamo scaricato un'applicazione per registrarci nel sonno – ha raccontato Milner al The Guardian – E abbiamo scoperto che, mentre dormo, parlo in spagnolo. Robertson, invece, emette diversi rumori, sembra di stare in una fattoria".
"Quando Klopp si presentò con le mutande 'CR7'..."
Ma c'è tempo per una risata anche prima di una partita importante come la finale di Champions League. Come quando Jurgen Klopp si presentò negli spogliatoi con le mutande griffate 'CR7' prima della finale persa proprio contro il Real Madrid. "Lui pensa tanto a quel che deve dire prima di una partita, l'episodio del boxer ruppe il ghiaccio. Tutti iniziarono a ridere, perché è strano che il tuo allenatore indossi l'intimo firmato da un calciatore che andrai ad affrontare, tra l'altro uno dei migliori al mondo. Così facendo rilassò tutti, è un grande".
"Non sono un fan del VAR"
Milner, inoltre, bocca il VAR: "Non ne sono un fan, questo lo metto per iscritto. Penso ci sia ancora troppo dibattito, mentre la Goal Line Technology è una grande cosa, perché è una decisione istantanea. Ma il VAR è molto difficile da utilizzare quando ci sono opinioni diverse. Poi parliamo dell'atmosfera: segni, il pubblico esulta e poi deve attendere per il VAR. Vi sembra una cosa normale?".