Contro il Watford, l'attaccante dei Wolves è sceso in campo con una divisa senza il classico logo dello sponsor sul petto. Sui social si cerca di risolvere il mistero, ipotizzando che gli sia stata creata una maglia su misura, a causa della muscolatura straripante. Che lui spiega così: "Non faccio pesi, tutta genetica"
Il 2020 della Premier League si apre con un mistero al quale la rete sta cercando di trovare una soluzione, in attesa della spiegazione da parte del diretto interessato. Perché, nella partita contro il Watford, Adama Traoré ha giocato con una maglia senza sponsor?
Troppi muscoli?
L’attaccante del Wolverhampton è ormai noto, d'altra parte le sue qualità e la sua stazza non lo fanno passare inosservato. Un fisico potentissimo che non gli impedisce di sprigionare una velocità straordinaria, una muscolatura straripante che a tratti sembra difficile contenere in maglietta e pantaloncini da calcio. Tanto che, una delle prime spiegazioni che si sono dati i fan, non appena hanno notato la sua divisa verde (quella da trasferta dei Wolves) senza il classico logo ManBetX sul petto, è stata quella della “misura”. Forse non esiste una maglia della sua misura, o meglio, il club ne ha dovuta fare una appositamente su misura per lui, magari all’ultimo momento, ed ecco il motivo dell’assenza dello sponsor. Cosa improbabile, dato che fino alla settimana prima giocava con una maglia con lo sponsor come tutti i compagni.
Adama con la maglia da bambino
E allora via con altre ipotesi: magari il kit che gli è stato fornito era sbagliato, addirittura una “replica” da bambino, di quelle, appunto, senza lo sponsor: spiegazione a cui giunge qualche altro tifoso sui social, inserendo tra le prove foto in cui i muscoli di Adama Traoré sembrano veramente sul punto di ridurre in brandelli le vesti, in stile incredibile Hulk, supereroe a cui non a caso viene spesso accostato.
I miei muscoli? Tutta genetica
In attesa di risolvere il mistero, intanto, lo stesso Traoré ha parlato a La Sexta della sua incredibile crescita dal punto di vista fisico, con uno sviluppo muscolare che sarebbe merito dei geni: “Non faccio pesi. È difficile da credere, ma non li faccio davvero. È tutta genetica. Ovviamente faccio degli esercizi, ma il 'segreto' è che aumento il mio volume molto rapidamente”. Tanto in fretta da aver catturato l’occhio di tanti top club (si vocifera anche del Real), lui che da un top club è “scappato”, lasciando il Barcellona nel 2015. “C’è stato un malinteso con il Barça: non è stato uno dei migliori addii, ma tengo i dettagli per me stesso”, confessa. “Tornare un giorno in Spagna? Perché no, ma prima mi sono promesso di diventare fra i migliori del campionato inglese. Real Madrid? Se dovesse capitare ci andrei”. Una maglia con lo sponsor gliela troverebbero di certo.