Il portiere dell’Aston Villa aveva contratto la malattia, ormai superata: "I primi sintomi a metà marzo, ma ora sto bene. È peggio dell’influenza ma si può guarire". Messaggio di sostegno anche dal Milan
Il peggio è passato. Pepe Reina può guardare avanti con ottimismo, dopo aver superato il contagio da coronavirus. "Alla fine di una tempesta c'è un cielo dorato. Pronto a continuare a combattere. Rallegriamoci e siamo tosti contro il virus. Grazie per tutti i messaggi di sostegno che ho ricevuto" ha scritto il portiere dell’Aston Villa, a margine di un video pubblicato sui social, dove si allena nel giardino di casa. In un’intervista al Mundo Deportivo, lo spagnolo ha raccontato la malattia: "Ora ne parlo al passato, i primi sintomi li ho avvertiti a metà marzo e ora mi sento bene, spero che non ricompaiano. È un virus che è costato la vita a tante persone, mentre per molti altri i sintomi passano in pochi giorni. È peggiore dell’influenza ma si può guarire. C’è stata una mezzora critica in cui ho avuto problemi respiratori, poi successivamente mal di testa costante, stanchezza e febbre alta".
Il futuro del calcio
Due le questioni principali sul tavolo delle istituzioni calcistiche: la prosecuzione delle competizioni e la gestione degli ingaggi in un momento così complesso. "Sono d’accordo a riprendere ma solo se ci saranno le dovute garanzie di sicurezza. Mi sembra giusto tagliare gli stipendi, ma solo se lo facciamo tutti" ha detto Reina nella stessa intervista. Intanto il Milan, la sua ultima squadra prima del passaggio in Premier League, gli ha voluto mandare un messaggio d’affetto su Twitter: "Felici di sapere che tu stia meglio, Pepe!".