Mourinho esonerato dal Tottenham, al suo posto Ryan Mason dall'U23: le news

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Le strade tra l'allenatore portoghese e gli Spurs si separano dopo i risultati negativi dell’ultimo periodo. Fra sei giorni (il 25 aprile) è in programma la finale di League Cup contro il Manchester City di Pep Guardiola. La squadra è stata affidata a Ryan Mason, allenatore dell’Under 23

Diciassette mesi, in cui la missione di dare una nuova dimensione al Tottenham non è riuscita. Per questo, il club inglese ha deciso di esonerare José Mourinho, a sei giornate dalla fine della Premier League, e l’ha comunicato con una nota sul proprio sito ufficiale in cui viene sollevato dall’incarico anche lo staff tecnico. La decisione, che era già stata presa ma per il termine della stagione, è invece arrivata all'indomani dell'annuncio della partecipazione alla Superlega, per gli Spurs, ed è la conseguenza dei risultati negativi dell'ultimo periodo. La squadra sarà temporaneamente affidata a Ryan Mason, l’allenatore dell’Under 23, e Chris Powell fino al termine della stagione. "José è un vero professionista che ha mostrato enorme resilienza durante la pandemia. A livello personale, mi è piaciuto lavorare con lui e mi dispiace che le cose non abbiano funzionato. Sarà sempre il benvenuto qui e lo ringraziamo per il suo contributo" ha detto Daniel Levy, presidente del Tottenham.

Mourinho: "Non ho bisogno di pause, sono sempre nel calcio"

"Quando guardi i risultati del primo giorno in cui hai iniziato agli Spurs: sei quarto in campionato, sei in finale di coppa, hai ovviamente problemi con la difesa che non sei tu a fare, senti un trattamento ingiusto nei tuoi confronti? Non ho intenzione di dire niente". Taglia corto José Mourinho davanti ai microfoni di SkySports: "Non ho bisogno di pause o di ricaricare le batterie. Se tornerò il prima possibile nel calcio? Sono sempre nel calcio", ha concluso il portoghese

Mourinho-Tottenham, 17 mesi di alti e bassi

L’esperienza di José Mourinho al Tottenham inizia tra i migliori auspici nel novembre 2019. Il portoghese arriva per sostituire Mauricio Pochettino: squadra in crisi di risultati (14^ in Premier League), nonostante una finale di Champions League giocata (e persa) pochi mesi prima contro il Liverpool. Lo Special One firma un contratto fino al 2023. Passano pochi mesi, però, e scoppia la pandemia. Il calcio si ferma, i giocatori si allenano in casa. Scene che tutti abbiamo ancora sotto gli occhi. Alla ripresa del campionato il Tottenham risale fino al sesto posto in classifica (con qualificazione soltanto ai preliminari di Europa League). In Champions, invece, era finita poco prima dello stop alle competizioni in tutta Europa con la doppia sconfitta contro il Lipsia. 

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La prima parte della nuova stagione è promettente. Il portoghese stupisce tutti in campo e fuori (sui social). In Premier arrivano vittorie importanti come il 6-1 a Old Trafford contro il Manchester United del 4 ottobre; il 2-0 al Manchester City di Guardiola il 21 novembre, fino alla vittoria sull’Arsenal del 6 dicembre scorso. Sono i giorni in cui l’ambiente va a mille, la squadra guarda tutti dall'alto. Mourinho fa impazzire tutti con i suoi post su Instagram ironici che, molte volte, mostrano anche la sua vita fuori dal campo. Poi però, qualcosa sembra rompersi e arrivano le sconfitte nei big match (contro Liverpool due volte, Chelsea, Manchester City, Arsenal. Ma soprattutto la bruciante eliminazione negli ottavi di Europa League per mano della Dinamo Zagabria (ko 3-0 ai supplementari dopo una vittoria per 2-0 all’andata). In campionato la squadra arranca, resta a tiro ma non nelle posizioni da zona Champions League. Ora è sollevato dall’incarico con la squadra attualmente al 7° posto. Tra pochi giorni, però, gli Spurs si sarebbero giocati la possibilità di tornare a vincere un titolo dopo diversi anni (la League Cup) contro il Manchester City di Guardiola (il 25 aprile). Un’opportunità che Mourinho non avrà. 

Il ritiro forzato e il Tottenham nel cuore: chi è Mason

A sostituire il portoghese, come detto, sarà quindi Ryan Mason, già tesserato con il club come allenatore della formazione under 23. Classe 1991, compirà 30 anni il prossimo 13 giugno e si ritroverà dunque a guidare dei calciatori più grandi di lui. Ma Mason è uno che ha il Tottenham nel cuore: nato e cresciuto nelle giovanili, ha esordito con gli Spurs il 17 novembre del 2008, a 17 anni, in Coppa UEFA contro il NEC Nijmegen. Centrocampista di qualità, che poteva agire anche da mezzala e da trequartista. Dopo le parentesi in prestito con Yeovil, Doncaster, Millwall e Swindon Town, è ritornato al Tottenham a 23 anni, facendo anche il suo esordio in Premier League e collezionando 53 presenze. Poi l'addio, il trasferimento all'Hull City per 13 milioni di sterline e l'incredibile fine della sua carriera. Il 22 gennaio 2017 riportò un trauma cranico dopo uno scontro aereo con Cahill durante una partita con il Chelsea, con tanto di successivo intervento chirurgico. Di lì un calvario durato un anno, in giro per il mondo per consulti con i migliori neurologi e neurochirurghi, che gli sconsigliarono di proseguire con l'attività agonistica. A 13 mesi dallo scontro con Cahill, Mason fu quindi costretto a mettere fine alla sua carriera ad appena 26 anni, intraprendendo la carriera d'allenatore. Ora la grande occasione, nel 'suo' Tottenham, il club che lo ha reso grande. 

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