Chelsea in vendita, in arrivo offerta da cordata svizzero-americana

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Dopo la decisione di Abramovich di vendere il club, potrebbe presto arrivare un'offerta di acquisto per il Chelsea. Secondo quanto riportato dal Sun, sarebbe pronta una proposta da parte di una cordata svizzero-americana della quale fanno parte Todd Boehly e Hansjorg Wyss. Tuchel resta tranquillo: "C'è incertezza, ma è inutile preoccuparsi perché non possiamo farci nulla. Il Chelsea è grande e resterà tale anche in futuro"

LILLE-CHELSEA LIVE - ABRAMOVICH VENDE IL CHELSEA

Potrebbe arrivare presto, addirittura entro il fine settimana, la prima offerta di acquisto per il Chelsea. Dopo che il club è stato messo in vendita dal patron russo Roman Abramovich a seguito dello scoppio della guerra in Ucraina, secondo quanto riportato da The Sun sarebbero già iniziate le negoziazioni per l'acquisizione della società londinese da parte di una cordata svizzero-americana di cui fanno parte Todd Boehly e Hansjorg Wyss. Boehly, 46enne imprenditore statunitense di origini tedesce, è il co-fondatore, presidente e amministratore delegato della società di investimento privata Eldridge Industries. Wyss è un milionario svizzero che opera nel settore medico-sanitario: considerato uno dei massimi benefattori al mondo, nel 1998 ha fondato la Wyss Foundation, attraverso cui ha investito centinaia di milioni in progetti legati alla salvaguardia dell'ambiente. Abramovich avrebbe fissato in 3,4 miliardi di euro il valore del club, ma secondo gli analisti il prezzo di acquisto del Chelsea potrebbe essere inferiore (intorno ai 2,3 miliardi). 

Tuchel: "Inutile preoccuparsi, non possiamo fare nulla. Il club resterà grande"

E contro il Burnley in Premier League il Chelsea giocherà la sua prima partita da quando Abramovich ha annunciato di voler cedere il club. Una situazione non semplice, che però non influirà sul rendimento della squadra: ne è convinto Thomas Tuchel, che ha parlato della questione in conferenza stampa. "Dobbiamo convivere con tutto ciò - ha detto l'allenatore del Blues - e preoccuparsi non ha senso perché non possiamo fare assolutamente nulla. Non ci resta che concentrarci sul calcio. Si sente un po' di incertezza, questo è ovvio: nel nostro centro sportivo lavorano quasi 100 persone e ciascuna di questa ha le proprie sensazioni e preoccupazioni. Ma il Chelsea è un club forte e resterà tale anche in futuro. Il nostro proprietario venderà ad un gruppo solido per garantire al Chelsea di rimanere ai livelli più alti. Amo questo club e amo lavorare in Inghilterra, spero di continuare qui. Sono abituato a convivere con l'incertezza, anche se bisogna riconoscere che questo è davvero un momento particolare".

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