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Odegaard all'Arsenal, merito di Fifa: "Vestivo i panni di Wenger e mi compravo"

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©IPA/Fotogramma

Al The Player's Tribune, il capitano dei Gunners ha raccontato di quando su Fifa si immedesimava in Wenger e si comprava all'Arsenal. Poi un passaggio anche sul campionato in corso: "Questa squadra non ha limiti"

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Martin Odegaard e l'Arsenal nel destino. A raccontare del particolare feeling con il club di Londra è stato lo stesso capitano dei Gunners a The Player's Tribune. "Ho sempre avuto una connessione particolare con l'Arsenal perché era la mia squadra quando giocavo a Fifa" - ha raccontato Odegaard - "Quando sono stato inserito nel videogame come giocatore, nel 2015, anche se ero solo un '67' (overall che viene assegnato ai calciatori, ndr), vestivo i panni di Wenger e mi compravo". Il destino, però, voleva che il centrocampista norvegese vestisse la maglia dell'Arsenal. Nel gennaio del 2021, Odegaard è stato acquistato dall'Arsenal e oggi ne è il capitano. 

Odegaard: "Convinto dal progetto, vogliamo vincere la Premier"

Decisivo per il suo approdo a Londra è stato l'allenatore dei Gunners, Mikel Arteta: "Ho fatto una chiacchierata con Arteta su Zoom dove mi ha illustrato il suo progetto. In quel momento la squadra non stava andando bene, erano quindicesimi, ma sfido chiunque ad uscire da un colloquio con Arteta senza credere a tutto ciò che ti ha detto. Lui è di un livello superiore. È difficile da spiegare: è appassionato, intenso, a volte pazzo. Ma quando parla capisci che qualsiasi cosa lui ti sta dicendo, poi si verificherà". Attualmente l'Arsenal guida la classifica della Premier League e sembra essere la candidata numero uno per la vittoria del titolo, che manca da 16 anni: "Siamo in corsa per il titolo, ma c'è ancora molta strada da fare e credetemi, nessuno sta pensando a maggio. Lo so che è un cliché, ma stiamo affrontando la stagione partita per partita, allenamento per allenamento. Se c'è ancora qualcuno che non crede in questa squadra, credetemi: non ci sono limiti per quello che possiamo fare. Nessuno può convincermi del contrario".