"Di Canio Premier Special: Goodison Park, la storia è già futuro" su Sky
Nuovo episodioA partire da venerdì 23 maggio sarà in onda il nuovo episodio – il quarto stagionale – del "Di Canio Premier Special: Goodison Park, la storia è già futuro". Dopo 133 anni, l’Everton dà l’addio al suo storico stadio e si prepara a giocare in quello nuovo, un capolavoro di tecnologia sulle rive del fiume Mersey. Appuntamento alle 19.30 su Sky Sport Uno e in streaming su NOW
Uno dopo l’altro, a partire dall’ormai lontano 2006, ci hanno lasciato stadi storici e famosi. Come Highbury, appunto 2006, Upton Park (2016) e White Hart Lane (2017). Ancora prima, Roker Park a Sunderland, e Ayresome Park a Middlesbrough, 1997, The Dell, a Southampton, 2001, e Filbert Street, a Leicester, 2002. Un elenco però sarebbe ingeneroso e incompleto: perché per un tifoso del Chesterfield la dipartita da Saltergate non è stata meno dolorosa di quanto non sia stata, per un supporter del Brentford, quella da Griffin Park, dopo la stagione 2019-20. E tutto questo senza che in realtà ci siano state scene di dolore profondo o incurabile disperazione. Stessa cosa vale per l’Everton, che il 18 maggio ha giocato l’ultima partita nello storico Goodison Park, a pochi mesi dall’anniversario numero 133 della sua apertura: una giornata emotiva ed emozionante in cui però l’atmosfera è parsa più quella della festa e della celebrazione che non di una sorta di lutto, e non bisogna farsi ingannare dalle inquadrature di persone smarrite o piangenti sugli spalti, perché proprio il fatto che fossero primi piani indica che erano casi singoli, oltretutto utili alla narrazione emotiva.

Tutti a Bramley-Moore
La realtà dice che il tifoso dell’Everton avrà sempre affetto per uno stadio davvero unico ma è corso ad abbonarsi o mettersi in lista d’attesa per quello nuovo, capienza maggiore di 13.000 posti e con un settore ‘di casa’ da 14.000, ispirato al Muro Giallo di Dortmund. Uno stadio all’avanguardia, nello scenario che più caratterizza la città di Liverpool ovvero la zona del porto, nel molto chiamato Bramley-Moore, e che, certo, si stacca dall’area tradizionale, da quei margini nordoccidentali dello Stanley Park dal lato opposto di Anfield. "Goodison Park, la storia è già futuro" è il titolo del Di Canio Premier Special, in onda dal 23 maggio, che spostandosi da un luogo all’altro del vecchio e del nuovo impianto sintetizza proprio la bellezza del passato e le prospettive del presente e di quello che verrà, progettato in modo da avere legami con i 133 anni di storia che l’anno preceduto. Nei dettagli, nei colori e magari anche nell’atmosfera, grazie ad una copertura parziale che permetterà al rumore di riverberarsi e, già che ci siamo, proteggerà in parte da vento e acqua, preoccupazione legittima considerando le condizioni del tempo sulle rive del fiume Mersey, dove il nuovo stadio è stato costruito.

Torri ovunque
Visibile con un po’ di attenzione dalla Rupert’s Tower, la torre simbolo del club situata sulla collina di Everton, il molo, un tempo importante per l’inoltro rapido delle merci che vi arrivavano, è stato modificato con la copertura di un tratto interno di fiume, e su quel terreno ricavato dal nulla è venuto su in tre anni quello che si chiamerà Hill Dickinson Stadium, grazie all’accordo tra il club e uno studio legale internazionale specializzato nel ramo assicurativo e nato proprio a Liverpool. Sono state conservate una torre - poteva mancare? Sì, ma meglio che ci sia - che fungeva da deposito e da centro di smistamento dei treni merci diretti verso il centro della città, distante circa tre chilometri, e proprio per evitare guai atmosferici si è deciso che la grandissima area scoperta destinata ad accogliere chi, eventualmente, si recasse allo stadio anche solo per godersi l’ambiente, senza essere in possesso del biglietto, fosse dal lato opposto all’acqua, protetto dai venti dall’imponenza dell’impianto stesso. Che all’interno è ripido, quasi da vertigini nelle parti più alte, anche se non tanto da turbare chi abiti in case inglesi tradizionali, normalmente dotate di scalinate quasi a picco, e questa caratteristica è stata espressamente chiesta dal club a Dan Meis, l’architetto che già aveva disegnato lo Stadio della Roma e ha ora ritrovato la famiglia Friedkin, da pochi mesi proprietaria dell’Everton.
Il futuro di Goodison Park
Pare anzi che siano stati proprio i Friedkin a scegliere che Goodison Park venga tenuto così com’è - e certo la sua età la mostra tutta, in alcuni dettagli - per ospitare la squadra femminile e alcune giovanili, il che permetterà anche un ritorno all’antico per chi non ce la facesse proprio a stare lontano dal quartiere di Walton, in cui lo stadio sorge fin dal primo giorno. Perché la curiosità è che l’Everton nel quartiere omonimo non ha mai giocato: il nome venne dato al club perché alcuni dei suoi primi atleti lì abitavano o - spiegazione alternativa, meno convincente - lì si cambiavano prima di scendere in campo ad… Anfield, ovvero il primo stadio costruito dal club, che poi lo lasciò nel 1892 per dispute sul prezzo di affitto, dispute con il proprietario dell’impianto John Houlding che dell’Everton era pure presidente. Houlding era proprietario del pub-hotel che serviva da sede e pure spogliatoio, ed è anche per questo che la seconda teoria di cui sopra fa acqua.

"Di Canio Premier Special: Goodison Park, la storia è già futuro" la programmazione su Sky
Venerdì 23 maggio
- ore 19.30: Sky Sport Uno
- ore 22.00: Sky Sport Uno
Sabato 24 maggio
- ore 22.00: Sky Sport Calcio (dopo la Finale di Coppa di Germania)
Domenica 25 maggio
- ore 00.30: Sky Sport Calcio (dopo Sky Calcio Club)
Disponibile on demand