Da 0-2 a 3-2 con tripletta tra 93' e 98', la serata show di un bomber della quinta serie
fa cupIl suo piccolo Carlisle United gioca in quella che in Italia sarebbe l'Eccellenza e si è regalato una serata da copertina dei tabloid inglesi. Merito della nobile FA Cup e della sua magia: contro il ben più quotato Reading ha pareggiato uno 0-2 con due reti in pieno recupero, poi ha firmato l'incredibile vittoria nei supplementari
Per capire bene il tabellino di Reading-Carlisle United serve guardarlo un paio di volte, almeno. Anche perché — come fosse uno scherzo del tempo — sembra quasi che Regan Linney abbia segnato il suo terzo gol personale prima del secondo. Possibile? Sì , se numeri alla mano hai firmato l'incredibile rimonta della tua (piccola) squadra dallo 0-2 con due reti in pieno recupero al 93' e al 98', cioè al 90'+3 e al 90'+8 (per scriverlo bene), e poi ne hai fatto un terzo al 94', non inteso come quarto minuto di recupero ma quarto minuto dei supplementari. Il punto è che li ha fatti tutti lui, da solo, nel giro di meno di dieci giri d'orologio. Ah, era subentrato dalla panchina…
Il suo allenatore una volta giocò due partite in un giorno
Si chiama Regan Linney e di professione fa l'attaccante. Classe 1997, di Preston. Dall'estate scorsa gioca nel Carlisle United che ha scritto una delle tante assurde pagine della storia dell'FA Cup, la coppa più antica del mondo sempre piena di magia. Loro appartengono al quinto livello del calcio di sua maestà, quella che in Italia sarebbe l'Eccellenza, e che in Inghilterra rappresenta il pittoresco mondo delle "non-league football", dove il professionismo lascia spazio agli amatori. La loro favola ha preso forma nel primo turno di coppa, dove hanno eliminato un Reading ben più in alto di categoria e militante nella terza serie inglese. Per Linney è, tra l'altro, la seconda tripletta stagionale, nonché le firme numero dodici, tredici e quattordici in diciassette partite stagionali, roba alla Haaland insomma. Bomber Linney gioca agli ordini di un santone del calcio inglese come Mark Hughes, uno che in carriera (era l'11 novembre del lontano 1987) giocò due partite nello stesso giorno, nel pomeriggio col Galles e in serata Bayern Monaco. Evidentemente da quelle parti sono abituati a cose impossibili. O quasi.