
Non è un’Inter per Vecchi? Intanto il tecnico della Primavera avrà la sua chance contro il Southampton: in attesa di nominare il successore di De Boer, sarà lui a guidare i nerazzurri. Promosso dalle giovanili alla prima squadra. Come è capitato a tanti altri prima di lui, con alterne fortune -

Stefano Vecchi, classe 1971, allena la Primavera dell’Inter dal 2014. Nella scorsa stagione ha conquistato la Coppa Italia battendo in finale la Juventus di Fabio Grosso -

Il precedente in casa Inter che potrebbe spaventare i tifosi è quello di Corrado Verdelli, allenatore della Primavera promosso nel 2003 dopo l’esonero di Cuper. In attesa di Zaccheroni, guidò lui la prima squadra impegnata in Coppa (all’epoca si trattava della Champions): sconfitta per 3-0 contro la Lokomotiv Mosca -

Un altro capace di fare il grande salto è stato Andrea Stramaccioni: con la Primavera dell’Inter vince la NextGen Series e ciò basta a stregare Moratti, che si convince di avere in casa l’uomo giusto per sostituire Ranieri -

Il 26 marzo 2012, a 36 anni, diventa il nuovo allenatore dell’Inter, il 1° aprile, spavaldo, fa il suo debutto in A, a San Siro, battendo il Genoa 5-4 -

Si ritrova così ad allenare capitan Zanetti, di 3 anni più anziano -

Oggi, dopo l’esonero dall’Inter e la mancata conferma dell’Udinese (allenata per una stagione) siede sulla panchina del Panathinaikos -

Trasferiamoci in casa Milan, dove non sono mancati i giovani promossi dal “vivaio”, nel recente passato. Il primo a incantare Berlusconi fu Pippo Inzaghi, che prima con gli Allievi e poi con la Primavera del Milan metteva in mostra proprio il calcio che piace al presidente, vincendo anche il Torneo di Viareggio nel febbraio 2014 -

A giugno ecco la promozione: gli viene affidata la prima squadra e lui esordisce battendo 3-1 la Lazio alla prima di campionato. Il gioco, però, non è all’altezza di quello mostrato con i ragazzi della Primavera. Chiuderà al decimo posto e verrà esonerato -

Nel corso della stagione fa comunque in tempo a incrociarsi con il collega Stramaccioni, all’epoca all’Udinese, con cui condivide il tipo di strada -

Oggi Inzaghi è ripartito dalla LegaPro: dal giugno 2016 è l’allenatore del Venezia -

Dopo Inzaghi fu la volta di Brocchi: anche lui aveva fatto innamorare Berlusconi alla guida della Primavera, ereditata proprio da Inzaghi. Esonerato Mihajlovic, gli viene affidata la prima squadra per il finale di campionato. Con 8 punti nelle ultime 6 giornate non si guadagna il rinnovo -

E così oggi è sceso di categoria e ha portato tutta la sua grinta al Brescia, con cui tenta la risalita e cerca il riscatto personale -

Anche l’attuale allenatore del Milan saltò dalle giovanili alla prima squadra, ma della Roma. Nell’estate 2009 Vincenzo Montella lascia il calcio giocato e diventa allenatore dei Giovanissimi giallorossi: nel febbraio 2010 vince la Viareggio Junior Cup -

È così bravo ed evidentemente predestinato che nel 2011, dopo le dimissioni di Ranieri, si pensa subito a lui come nuovo allenatore della Roma. Esordisce battendo il Bologna 1-0, assistito da Andreazzoli dato che non ha ancora il patentino necessario per allenare la prima squadra -

Da compagno ad allenatore di Totti: nel giro di due anni Montella si trova a dirigere il suo ex-capitano -

E oggi, dopo le esperienza con Catania, Fiorentina e Sampdoria, è il nuovo tecnico “giovane” scelto dal Milan -

Dicevamo di Andreazzoli: anche lui, collaboratore tecnico della Roma, si ritrovò catapultato sulla panchina della prima squadra dopo l’esonero di Zeman. Esordio con sconfitta (3-1) contro la Sampdoria, a fine stagione perde anche la finale di Coppa Italia contro la Lazio e viene esonerato -

Come il fratello, anche “Inzaghino” ha intrapreso la carriera da allenatore partendo dalle giovanili. Allievi regionali, poi Allievi nazionali e Primavera, formazione con cui conquista la Coppa Italia Primavera e la Supercoppa -

Nell’aprile 2016 la Lazio esonera Pioli e gli affida la panchina “dei grandi”. Simone Inzaghi esordisce con la vittoria sul Palermo (3-0), ma un finale di stagione tutto sommato buono non basta per la conferma di Lotito, che sogna Bielsa. L’argentino però illude la Lazio e allora viene richiamato Inzaghi, che nella nuova stagione è partito benissimo -

Un altro a cui ha spianato la strada proprio Pioli. Portato al Palermo da Sean Sogliano, Devis Mangia diventa allenatore della Primavera nel 2010 e nell’agosto 2011, dopo l'esonero di Pioli, Zamparini gli affida la prima squadra. Esordio con vittoria (4-3) sull’Inter -

Dalla Primavera alla prima squadra anche Juric, ma con un giro più lungo. Nel 2013 subentra a Eranio alla guida dei ragazzi del Genoa; poi Mantova e Crotone, prima di tornare nel suo Genoa ma da allenatore della prima squadra -

Anche il percorso di Ciro Ferrara è stato un po’ particolare. Nel 2005, dopo il ritiro, entra nello staff della Nazionale di Lippi. Poi torna alla Juventus come responsabile del settore giovanile. Di nuovo Nazionale per il Lippi-bis nel 2008, ma senza lasciare il suo incarico alla Juventus e, nel maggio 2009, la chiamata della prima squadra al posto dell’esonerato Ranieri. Esordio con vittoria sul Siena (3-0), poi però i risultati negativi inducono il club a esonerarlo. Oggi allena il Wuhan Zall, nella seconda divisione cinese -