
LA FOTOGALLERY. Il maestro e l’allievo. Mihajlovic e Donnarumma. Il primo, l'anno scorso, è stato fondamentale per l'esplosione del secondo. I due si ritroveranno da avversari nel posticipo dell’Olimpico tra Torino e Milan. In passato altri allenatori hanno fatto la fortuna di calciatori, facendoli crescere, proteggendoli e, spesso, facendoli esordire. Ecco qualche esempio

Sinisa e Gigio. Un rapporto speciale, il loro. Che parte dal calcio e va oltre. Fino a far diventare l'uno mentore dell'altro. Mihajlovic e Donnarumma nella prima di ritorno dell'Olimpico tra Torino e Milan si troveranno l’uno contro l’altro. Avversari, ma senza dimenticare il passato, quando il serbo credette nel giovane portiere e lo face esplodere appena sedicenne -
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Sinisa è stato per Donnarumma un maestro. "La settimana prima dell’esordio, Berlusconi è venuto due volte a Milanello per convincermi a mettere Diego Lopez. Io gli ho detto che aveva due possibilità: una di mandarmi via e mettere Lopez, l’altra tenermi e vedere in porta Donnarumma. Lui mi ha tenuto, per fortuna. Sua. Adesso è in Nazionale ed è un patrimonio, non so nemmeno se ha un prezzo: resterà per sempre una mia soddisfazione". Così Sinisa al Corriere della Sera lo scorso 14 novembre -
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Altro rapporto speciale è quello che lega Carlo Mazzone a Francesco Totti. Tutti e due romani, tutti e due molto romanisti. La presenza di Carletto nei primi anni di carriera del Pupone è stata costante. Lo ha protetto e lo ha fatto crescere -
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“Carlo Mazzone per me è stato qualcosa di più di un allenatore. È stato quasi un secondo padre perché mi ha insegnato tanto, in campo e fuori. Soprattutto sono stato fortunato ad averlo incontrato nel momento del passaggio dalla Primavera alla prima squadra, uno dei periodi più delicati nella vita di un ragazzo che cerca di emergere nel calcio”. Così Totti nella prefazione di “Una vita in campo”, la biografia di Carlo Mazzone -
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Così Mazzone, di recente, ha ricordato i primi incontri con Totti: "Ho avuto un impatto violento con Totti: fui letteralmente folgorato da Francesco! Tutti vedevano gli altri campioni in campo, io vedevo solo lui: un ragazzino dal valore straordinario che nessuno mi aveva mai annunciato o proposto o sottolineato prima. Dicevo tra me: ma questo è bravo, bravo, bravo!" -
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Tra alti e bassi. Amore e litigi. Carezze e sfuriate clamorose. Malgrado ciò, è innegabile che la carriera di Mario Balotelli ha preso il largo grazie a Roberto Mancini. L'ex allenatore dell'Inter prima lo volle con sè quando Super Mario ancora giocava nella Primavera nerazzurra. Poi lo ha chiamato al Manchester City quando è volato in Premier -
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Determinante nella carriera di Gianluigi Buffon è stato l'incontro con Nevio Scala, al Parma. Era il 1995: "Scala dimostrò di avere fiducia in me. Durante l'estate mi fece giocare gli ultimi minuti di un'amichevole che stavamo vincendo per quattro a zero e ne feci di tutti i colori. In negativo. Ma Scala continuò a credere in me, pur considerandomi per quello che ero, cioè un ragazzo promettente. Cercò di farmi da tutore, anche fuori dal campo". Così Buffon nella biografia riportata sul suo sito ufficiale -
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E che dire di ciò che ha rappresentato Eugenio Fascetti per Antonio Cassano? Così Fantantonio qualche anno fa: "Fascetti è come un padre per me, una persona importante. La più importante della mia adolescenza. La persona che mi ha cambiato la vita prima del mio passaggio a Roma perché già a 14-15 anni mi faceva allenare con la prima squadra". Ora i rapporti tra i due si sono un po' raffreddati, ma nessuno cancella gli anni trascorsi insieme a Bari -
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“Giovanni Trapattoni è l’uomo che mi ha aiutato a restare alla Juventus per tredici anni, è stato come un padre per me. Se non mi avesse preso sotto la sua ala, a ventidue anni appena compiuti non sarei mai riuscito a sopportare il peso della nuova maglia, il peso di trovarmi accanto in allenamento dei compagni che fino a poco prima per me erano idoli” (da “Testa, cuore e gambe” di Antonio Conte con Antonio Di Rosa) -
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Gianpiero Gasperini è stato fondamentale nella carriera di Ivan Juric. “L'incontro con Gasperini a Crotone (nel 2003, ndr) mi ha cambiato la vita, non lo nascondo: è un mio maestro.” -
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"L’anno a Pescara con Zeman ha cambiato la mia vita, con lui ho capito cosa significa la parola fiducia, iniziando a pensare al calcio 24 ore su 24.". Così Marco Verratti sul boemo, suo indiscusso mentore -
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