
Dieci giapponesi, un cinese e un sudcoreano fino all'esordiente Kwang-Song Han, primo nordcoreano del nostro campionato. L'Italia ha accolto diversi calciatori dagli occhi a mandorla, alcuni dei quali transitati senza lasciare traccia. Anche Iran e Israele nella mappa esotica della Serie A: ve li ricordate tutti?

L’ultimo della delegazione è Kwang-Song Han, primo nordcoreano esordiente in Serie A con la maglia del Cagliari. Eccezion fatta per i giocatori russi, turchi e provenienti dalle ex Repubbliche Sovietiche (come Kaladze e Mchedlidze, Merkel e Zeytullayev), ripercorriamo tutti i calciatori asiatici transitati nel nostro campionato. La ribalta dagli occhi a mandorla non sempre ha lasciato il segno -
Calciomercato, Cagliari: ufficiale Kwang Song Han
KWANG-SONG HAN. Primo nordcoreano a debuttare in Serie A nonché nei 5 maggiori campionati europei, l’attaccante classe 1998 nato a Pyongyang ha trovato spazio con il Cagliari disputando i 4’ finali della vittoria a Palermo. Aggregato a marzo dai sardi e subito apprezzato nella Primavera, il 18enne Han ha ricordato ai meno giovani il connazionale Pak Doo-ik fatale all’Italia ai Mondiali del 1966 -
Calciomercato, Cagliari: ufficiale Kwang Song Han
Già indicato tra i prospetti più interessanti a livello mondiale, punta dai buoni fondamentali tra dribbling e fiuto del gol, Han aveva già sorpreso talent scout e appassionati ai Mondiali U-17 con la Corea del Nord. Tesserato come “giovane di serie” dal Cagliari di Giulini, il talento asiatico ha convinto Rastelli a gettarlo nella mischia al Barbera. Solo un abbaglio l’ex viola Song Hyok Choe, coetaneo e connazionale di Han scaricato dalla Primavera della Fiorentina nella scorsa stagione -
Calciomercato, Cagliari: ufficiale Kwang Song Han
ALI ADNAN. Il gruppo asiatico della Serie A aveva accolto per ultimo il laterale iracheno 23enne, 39 presenze e un gol tra le fila dell’Udinese dall’estate 2015. Ribattezzato “Il Bale dell’Iraq” ed emerso ai Mondiali U-20 del 2013 chiusi al 4° posto, Adnan era stato erroneamente ricondotto all’esercito iracheno opposto alle forze dello Stato Islamico. In realtà si trattava solo di uno spot -
Guarda i GOL della Serie A da Sky Sport
La delegazione asiatica più folta accolta nel massimo campionato italiano è quella giapponese, truppa da 10 giocatori transitati in Serie A dal 1994. “Gol Levante”, direte voi, certo è che attualmente sono due i nipponici impegnati nel torneo e curiosamente entrambi di scena a Milano. Un derby a livello assoluto -
Guarda i GOL della Serie A da Sky Sport
KEISUKE HONDA. Maturato in Olanda ed esploso in Russia al Cska Mosca dove ha fatto incetta di titoli, l’attaccante classe 1986 veste la maglia del Milan da tre stagioni con alti e bassi: buono l’impatto in Italia (6 gol nella stagione 2014/15 con Inzaghi), altalenante con Mihajlovic fino alle briciole concesse da Montella (5 presenze e 96’ totali). Certo è che in patria resta un idolo indiscusso -
Guarda i GOL della Serie A da Sky Sport
YUTO NAGATOMO. Sull’altra sponda di Milano figura invece il coetaneo e connazionale interista, addirittura in Italia dal 2010 quando venne acquistato dal Cesena. Primo giapponese in forza all’Inter, il terzino originario di Ehime ha convinto per rigore e tenuta atletica fino all’avvento di Pioli che lo vede come alternativa in difesa. Da tempo mancano infatti i suoi inchini in occasione dei gol -
Guarda i GOL della Serie A da Sky Sport
ERAN ZAHAVI. Poca fortuna a Palermo nel biennio 2011-2013 per il trequartista israeliano, 29enne acquistato da Zamparini senza rispondere alle attese: 23 presenze e 2 reti complice un infortunio che spinse i rosanero a spedirlo in Israele al Maccabi Tel Aviv. Impressionante il bilancio in patria con 143 gol totali, un patrimonio che gli sta assicurando lo stipendio dei cinesi del Guangzhou -
I flop della Serie A, tutte le puntate
TAKAYUKI MORIMOTO. Sei stagioni a Catania e un intermezzo a Novara (4 centri) per l’attaccante scovato dai siciliani nel 2006 dal Tokyo Verdy. Se in Giappone il suo esordio fu un record per precocità (15 anni, 10 mesi e 6 giorni), “Marimoto” si tolse soddisfazioni in rossoazzurro segnando a Juventus, Roma e Napoli tra le altre. Dopo un breve passaggio negli Emirati Arabi, a 28 anni milita nel Kawasaki Frontale -
I flop della Serie A, tutte le puntate
MITSUO OGASAWARA. Meno fortunato il trasferimento in Italia per il 37enne centrocampista del Kashima Antlers, club del quale è una bandiera dal 1998 eccezion fatta per il breve passaggio in prestito al Messina. È la stagione 2006/07 quando Ogasawara sbarca sullo Stretto, disputa 6 partite e realizza un gol contro l’Empoli. Poi l’immediato ritorno in Giappone dove resta uno dei giocatori più rappresentativi -
I flop della Serie A, tutte le puntate
MASASHI OGURO. Meteora in Serie A come Ogasawara, d’altro canto i 10 gettoni in due stagioni al Torino aggiungono solo una voce al suo curriculum concentrato tra Giappone e Cina. Attaccante prolifico solo in patria e oggi 36enne in forza al Kyoto Sanga, Oguro delude nell’esperienza in granata dove nemmeno sfiora la rete. Indubbiamente un’operazione di marketing efficace per il presidente Cairo -
I flop della Serie A, tutte le puntate
ATSUSHI YANAGISAWA. Altra punta giapponese dai trascorsi tutt’altro che memorabili in Italia, eppure in Giappone era una star da 70 reti al Kashima Antlers. Se ne accorse Marotta che lo portò alla Sampdoria nel 2003 senza riscontri (15 gare e 0 gol), numeri deludenti pure nel Messina di Mutti 7° in Serie A. In Sicilia accumula infatti 29 gettoni ma lascia il segno solo in Coppa contro l’Acireale. Si è ritirato in patria nel 2014 -
I flop della Serie A, tutte le puntate
SHUNSUKE NAKAMURA. Dall’altra parte dello Stretto è invece indimenticabile il contributo dell’ex trequartista della Reggina, mancino elegante e letale da palla inattiva. Acquistato nel 2002 dai calabresi neopromossi in A, Nakamura si ritaglia tre stagioni da 80 presenze e 11 gol. I trionfi arrivano poi con la maglia del Celtic dove diventa il primo giapponese a segno in Champions. Oggi 38enne milita nel Jubilo Iwata -
Guarda i GOL della Serie A da Sky Sport
RAHMAN REZAEI. Non solo giapponesi transitati in Italia, d’altronde il Perugia di Cosmi e Gaucci rappresentava un autentico melting pot del pallone. Dall’Iran ecco il difensore classe 1975 apprezzato pure con le maglie di Messina e Livorno nonché punto fermo del Team Melli fino al 2009. In Serie A ha inanellato ben 128 presenze siglando 6 reti prima del ritorno da eroe in patria. A 42 anni è assistente al Tractor Sazi -
Guarda i GOL della Serie A da Sky Sport
ALI SAMEREH. In realtà il battesimo italiano di Rezaei coincideva con quello del connazionale e attaccante dall’impatto meno positivo. Ribattezzato “Il Pippo Inzaghi di Persia” da Cosmi dopo le amichevoli estive seppure caldeggiato da un venditore di tappeti (così raccontano le malelingue), l’ex Esteghlal raccoglie 6 presenze e ripara subito in Iran. Ritiratosi nel 2014, il suo passaggio in A ricorda quello di una cometa -
I flop della Serie A, tutte le puntate
AHN JUNG-HWAN. Tante le piste esotiche imboccate da quel Perugia compreso l’attaccante sudcoreano, autore del golden gol che eliminò l’Italia ai Mondiali del 2002 con la complicità dell’arbitro Moreno. Nonostante i 30 gettoni (con 5 gol) in A e uno status da divo in patria, Gaucci lo criticò all’indomani della disfatta azzurra provocandone la partenza. Ritiratosi nel 2012, ha ricordato gli sfottò di Materazzi nello spogliatoio umbro a causa della sua predilezione per l’aglio -
I flop della Serie A, tutte le puntate
MA MINGYU. “I cinesi sono un miliardo e mezzo, ci sarà pure un fenomeno”, lo presentò ai giornalisti il presidente Gaucci. Acquistato nel 2000 in prestito per un miliardo di lire, regista 27enne dall’età misteriosa secondo i media cinesi e quindi ribattezzato “Nonno” dai compagni di squadra, Ma Mingyu fatica ad ambientarsi e diventa oggetto di sfottò a non finire. A referto un’amichevole estiva e qualche minuto in Coppa prima di tornare in Cina e disputare da capitano i Mondiali del 2002. Ma i più attenti ricordano un gol all’incrocio con la Nazionale contro la Lazio all’Olimpico -
I flop della Serie A, tutte le puntate
HIROSHI NANAMI. Ritroviamo un rappresentante del Sol Levante con l’ex esterno del Venezia, sbarcato in Laguna nel 1999 per volere di Zamparini sull’onda di Nakata a Perugia. Arrivato in prestito dal Jubilo Iwata, Nanami accumula 24 presenze e un gol all’Udinese nell’anno della retrocessione. Indicato come assist-man per sua stessa ammissione, il suo sinistro “magico” è tornato a deliziare il Giappone fino al ritiro nel 2009 -
I flop della Serie A, tutte le puntate
HIDETOSHI NAKATA. Indubbiamente il miglior giapponese di scena in Serie A, Nakata ha maturato 7 stagioni in Italia con le maglie di Perugia e Roma, Parma e Bologna oltre alla Fiorentina. L’intuizione fu di Gaucci nel 1998, autentico colpo sportivo e di marketing. Nella Capitale conquistò uno scudetto realizzando il preziosissimo 2-2 contro la Juventus, rivale contro la quale sollevò la Coppa Italia a Parma. Icona di stile e superstar in patria, ha lasciato il calcio dieci anni fa ma risulta intramontabile -
Guarda i GOL della Serie A da Sky Sport
TAL BANIN. Primo israeliano di sempre in Serie A grazie alla permanenza al Brescia dal 1997 al 2000, l’ex capitano e centrocampista della Nazionale ha maturato 26 gettoni con un gol prima del biennio in B culminato con la promozione. Limitato da un infortunio al ginocchio dai tempi del Cannes, Banin ha poi fatto ritorno in Israele ritirandosi nel 2006 e iniziando la carriera da allenatore -
I flop della Serie A, tutte le puntate
KAZUYOSHI MIURA. Il pioniere della scuola asiatica in Italia non può che essere l’intramontabile attaccante avvistato a Genova nel 1994, recentemente a segno con il Yokohama FC all’età di 50 anni e 14 giorni: un altro record dopo il sorpasso a Stanley Matthews per anzianità. E pensare che al Genoa segnò un solo gol (ma nel derby) in 21 gare nell’anno della retrocessione, quanto basta per relegarlo tra le meteore della Serie A. Ciò nonostante alimentò l’interesse del Giappone per il calcio italiano scrivendo tuttora primati leggendari -
I flop della Serie A, tutte le puntate