Grinta e coraggio: sono gli elementi fondamentali nella comunicazione dell'allenatore della Juventus, entrato nella leggenda con il sesto titolo consecutivo dei bianconeri. Il segreto? Stimolare un gruppo di campioni e trasformarlo in un'armata invincibile
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Massimiliano Allegri è entrato nella leggenda, trascinando la Juventus al sesto scudetto consecutivo. Oltre allo straordinario lavoro di campo, l'allenatore livornese ha anche utilizzato la comunicazione per stimolare i propri ragazzi, i quali hanno risposto da campioni. Ecco le frasi memorabili di Max in quest'ultimo campionato -
14 maggio, Allegri parla dopo la sconfitta per 3-1 all'Olimpico con la Roma, che rimanda la festa scudetto: "Siamo rientrati senza la cattiveria giusta. E' una sconfitta brutta, ci tenevamo a chiudere il discorso scudetto. Dovremo riprovarci domenica ma abbiamo prima la Coppa Italia nel mezzo, dobbiamo drizzare velocemente le antenne. C'è amarezza da parte di tutti, ma in questo momento qui l'unica cosa che non bisogna fare è creare nervosismo intorno alla squadra perché il campionato si vince alla fine e noi abbiamo avuto e abbiamo ancora tante partite importanti". Tre giorni dopo arriverà il trionfo in Coppa Italia, prima della festa per il sesto scudetto di fila -
28 aprile, Allegri parla subito dopo il 2-2 subito nel finale a Bergamo contro l'Atalanta: "I ragazzi hanno giocato a corrente alternata. Nel calcio succede anche l'imponderabile, non esiste pensare di aver vinto il campionato con tutte le partite che abbiamo ancora da affrontare". Cinque giorni più tardi, arriverà il capolavoro di Montecarlo -
22 aprile, Allegri parla in conferenza stampa prima del match con il Genoa, poi vinto 4-0: "Vale lo Scudetto, dobbiamo ragionare come se la Roma possa arrivare a 90 punti. Con l'equilibrio si arriva fino in fondo, ora tutti si aspettano che la Juve cada ma ciò non deve succedere". -
4 aprile, Allegri parla in mezzo alla doppia sfida con il Napoli in campionato (pareggio per 1-1) e in Coppa Italia (ko 3-2): "Questo alone di negatività che c’è lo detesto, negli ultimi anni la squadra qualcosa l’ha vinto e se per una volta pareggia non è che succede nulla, alla fine conta raggiungere gli obiettivi. Non giochiamo da soli e vincere non è la normalità, ma è una cosa straordinaria. La Juve negli ultimi tre anni ha vinto tanto e sta lottando per grandi traguardi". -
5 marzo, Allegri parla subito dopo il pareggio per 1-1 con l'Udinese: "Abbiamo guadagnato un punto sulla Roma, era da tanto che non pareggiavamo e arrivavamo da tante partite impegnative, non ci doveva essere il pareggio ma c'è stato. Lo accettiamo, a marzo non si decide nulla". -
24 febbraio, Allegri chiude definitivamente il caso Bonucci dopo la trasferta di Porto e prima del match con l'Empoli: "Il caso Bonucci è già stato chiuso quando, insieme alla società e al presidente, ci siamo parlati sabato; abbiamo adottato una linea che mi sembra normale nel rispetto delle regole e della disciplina di questa società. Sono cose che capitano, Leo è un giocatore importante, dopo la partita ha chiesto scusa e quindi tutto è rientrato". -
4 febbraio, Allegri smorza la polemica sulle continue sostituzioni di Dybala prima del match con l'Inter, vinto poi di misura: " Dybala? Tutti devono capire che quando l'allenatore sceglie i cambi è perché c'è bisogno di forze nuove. Lui è rientrato da un infortunio e sta rientrando in condizione, sta facendo cose importanti. Ora sarà sempre sotto osservazione ed è un giocatore che può arrivare a vincere il Pallone d’Oro". -
22 gennaio, Allegri spiega l'utilizzo del nuovo modulo 4-2-3-1 dopo la vittoria con la Lazio: "Quando ho deciso questo modulo? Mercoledì mattina mi sono svegliato e mi sono detto: 'Ora cambio'. I ragazzi hanno dimostrato di avere tanta qualità. Bisogna avere rabbia e buona tecnica per vincere". -
15 gennaio, la Juve incassa un brutto ko a Firenze. Così Allegri al termine del match: "Il campionato non è chiuso e non lo è mai stato. Fino alla fine la Roma ce la troveremo lì, questa partita deve farci capire che ogni squadra che gioca contro di noi fa la partita della vita. E' normale sia così, lo sarà sempre. Bisogna battagliare in ogni gara, soprattutto in un campo come Firenze. E' meglio tacere e lavorare". Dopo quel ko, arriveranno 10 vittorie di fila... -
7 gennaio, Allegri spiega per la prima volta il suo sfogo a Doha dopo la finale di Supercoppa persa con il Milan, alla vigilia del match con il Bologna: "A Doha ho avuto uno sfogo ma non c'entra niente con il mio futuro, sono cose separate. L'ho fatto perché tengo molto al lavoro e per una volta può succedere anche a me, può capitare di perdere ma non così: i ragazzi mi hanno fatto arrabbiare". -
11 dicembre, Higuain ha appena deciso il derby di Torino. Allegri commenta così: "Sono sempre contento di Higuain, anche quando non segna perché ti garantisce tecnica in mezzo al campo. Gonzalo vive per segnare, è chiaro, ma se è stato pagato 90 milioni non significa che tutte le volte debba fare gol". -
3 dicembre, Allegri regala una carezza a Mandzukic dopo il successo con l'Atalanta: "Mandzukic, in mezzo alla quantità, fa anche grande qualità, ha fatto giocate buone e valide. Se sta fermo, fa più fatica. E’ un giocatore straordinario, di spessore. E’ un ragazzo molto generoso". -
27 novembre, Allegri commenta il clamoroso ko di Marassi con il Genoa: "Dobbiamo prendere il lato positivo: tornare coi piedi per terra e capire che la stagione è ancora lunga e che niente è scontato". -
5 novembre, Allegri prima di affrontare il Chievo, smorza le polemiche dopo il pareggio interno di Champions con il Lione: "Da me si dice 'le chiacchiere le porta via il vento e le bici i livornesi', quindi pensiamo a fare invece di parlare. Le critiche? Devono essere uno stimolo". -
24 settembre, la Juve vince di misura a Palermo giocando al di sotto dei propri standard: "Abbiamo giocato male, ma vincere per 1-0 fa sempre bene perché se avessimo vinto 3-0 avremmo allentato la concentrazione. Prendiamo tre punti buoni e prepariamoci per la prossima gara". -
20 settembre, Allegri torna sul ko di San Siro con l'Inter alla vigilia del match con il Cagliari: "Inter-Juve di domenica sera è stata una delle partite più brutte a livello tecnico degli ultimi 30 anni, ma non deve toglierci certezze. Non dobbiamo fare drammi". I bianconeri inanelleranno una serie di 6 vittorie consecutive -
27 agosto, Allegri parla dopo la vittoria esterna della Juve con la Lazio in campionato: "L'etichetta di squadra da battere non ci disturba, ma dobbiamo continuare a lavorare dopo partita: l'obiettivo è di vincere il sesto Scudetto, poi abbiamo Champions e Coppa Italia". Per adesso un terzo degli obiettivi è stato centrato: ora sotto con gli altri due, con il sogno chiamato Triplete -