Il portiere bianconero parla del suo futuro: "Mi ritirerò al 99,9% dopo il Mondiale, ma continuerò se dovissimo vincere la Champions League. C'è un patto con il presidente per un altro anno"
"In questo momento mi manca ancora un anno da giocatore e devo concentrarmi su questo. Poi nel futuro ci vorrà anche un piccolo periodo di stacco e poi magari si vedrà quale strada intraprendere e per cosa svegliarsi la mattina. Mi ritiro al 99.9% a fine della prossima stagione, dopo il Mondiale. Perché non al 100%? Perché ho un accordo con Agnelli: se vinciamo la Champions potremmo pensare di proseguire ancora per un anno per cercare di vincere altre due competizioni, questo sarebbe il discorso con il quale ci lasciamo ogni volta. Quest'anno sarebbe stato troppo facile e troppo bello vincerla. Quando ne parlo, lo faccio con grande serenità", parole chiare quelle pronunciate da Gigi Buffon nel corso di un’intervista esclusiva a Sky Sport realizzata a Latisana (provincia di Udine), cittadina che ha conferito la cittadinanza onoraria al portiere della Juventus.
"Infastidito da come abbiamo perso con il Real"
"Per me la finale di Cardiff è stata una sconfitta che per come è maturata ti lascia pochi rimpianti, quando perdi in maniera così sonora c’è poco da opporre se non il fatto che ci debba servire da lezione. Perché la cosa che mi ha fato più fastidio è stato il modo in cui abbiamo perso: una squadra solida e compatta come la nostra non può perdere 4-1 una finale. Loro sono migliorati molto tra primo e secondo tempo, questa è anche la forza di chi è abituato a giocare quel tipo di gare e spesso a vincere e quindi a gestire quei momenti della gara. Noi non siamo stati bravi a capire cosa stava dicendo in campo e a fare un altro tipo di gestione", le parole di Buffon.
"Fuochi d'artificio per nostra sconfitta? Orgoglioso di come sono"
Buffon che poi ha parlato così di coloro che hanno festeggiato la sconfitta della Juventus nella finale di Champions. "E’ normale che quando la squadra più forte, che induce a sofferenze gli altri spesso e volentieri per larga parte della stagione, nel momento in cui capitola fa sì che ci sia una gioia sproporzionata e smisurata, addirittura improvvisando caroselli e fuochi d’artificio. Questo mi fa sorridere perché sicuramente è un modo singolare, italiano, di vivere le disgrazie altrui anziché pensare a costruire le vittorie proprie. Da un certo punto di vista questo mi rende orgoglioso. Perché alcune volte vedere il comportamento non solo dei tifosi, ma anche dei giocatori, le loro esternazioni, fa sì che quando le ascolto mi renda orgoglioso di come sono", ha ammesso il portiere bianconero. Buffon che poi ha proseguito: “Io non riuscirei mai a fare o a scrivere delle cavolate, sono delle cose che non ti lasciano niente, che non ti danno niente. E’ qualcosa che mi fa capire quanto miserabile possa essere l’uomo. E’ proprio miseria umana e sono veramente felice di non far parte di quella schiera. Quello è il mio più grande orgoglio. perché poi quando li vedo, quando li incontro, mi sento troppo più forte di loro, è questa la verità".
La Nazionale e Ventura
Buffon che parla anche dell’ultimo impegno con la Nazionale, gara vinta per 5-0 contro Liechtenstein. "Quello che rimane in testa è sempre l’ultima gara, sono stato felice di aver vissuto questa serata insieme a tanti miei compagni, insieme a questo gruppo magnifico, sono contento che a parte il risultato la squadra abbia fornito un’ottima prestazione e devo dire che in questo il mister ha un peso importante perché ci sta aiutando molto a scendere in campo con la testa sgombra e le idee chiare su come attaccare gli avversari, su come affrontarli e come fare male"
"Szczesny alla Juve? Non poteva fare scelta migliore"
In attesa di capire se Buffon lascerà o meno il calcio alla fine della prossima stagione, la Juventus ha già individuato l’erede del portiere bianconero: Wojciech Szczesny, nell’ultima stagione alla Roma, ma cartellino di proprietà dell’Arsenal: "A Szczesny dirò che ha fatto la scelta migliore che poteva fare, però penso che anche la Juventus abbia fatto la scelta migliore perché la scorsa stagione lui ha fatto un campionato strepitoso, è stato il miglior portiere per continuità e per interventi fatti: di conseguenza credo che sia un matrimonio intelligente, tra la società più forte e il portiere più forte dello scorso anno. Come si allenano gli equilibri? In modo facile: quando uno viene chiamato in causa gioca, quando non viene chiamato in causa non gioca, è molto più semplice di quello che uno possa pensare. Credo che Szczesny abbia fatto una scelta ottimale per il suo presente e per il suo futuro e sono convinto che non si pentirà mai: quando uno viene alla Juve, soprattutto se non ci sei mai stato e sei stato in altre società importanti che non sono così abituate a vincere, capisci la differenza che c’è e quanto ti dà vivere uno spogliatoio simile".