I rossoneri si sono ritrovati per dare il via ufficiale alla nuova stagione, la prima senza Berlusconi alla presidenza. Dalla discesa in elicottero nel 1986 fino alla presentazione di Montella, ecco come è stato il "primo giorno di lavoro" del Milan negli ultimi 30 anni
3 luglio 2017: dopo trentun anni, è l'ora del primo raduno del Milan senza Silvio Berlusconi. Ritrovo sobrio a Milanello per Montella e gran parte della squadra. Nulla a che vedere con gli anni passati, quando i simboli erano altri (foto sito Milan-Ansa)...
18 luglio 1986, l’era Berlusconi inizia ufficialmente con un vero e proprio show all’Arena Civica di Milano. Più che di un raduno si tratta di una presentazione della squadra destinata a vincere tutto, nei piani del nuovo Presidente. Tutto in grande, in stile Berlusconi: i giocatori atterrano in elicottero in mezzo al campo, mentre nell’aria risuonano le note della “Cavalcata delle Valchirie”
Due mesi dopo, il 25 settembre, Berlusconi atterra a Milanello per incontrare Liedholm, allenatore con cui non nascerà mai un grande feeling. Silvio, infatti, preferisce sceglierli da sé, gli allenatori…
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Il primo grande amore calcistico di Berlusconi si chiama Arrigo Sacchi, adocchiato quando era alla guida del Parma, preteso al Milan e difeso quando i metodi innovativi rischiavano di causare una rivolta di squadra. Qui Sacchi espone alla squadra i suoi schemi, durante il raduno della stagione 1988-89
Dopo gli anni d’oro con Sacchi, il ciclo prosegue grazie a Capello. Saltiamo al 1995, raduno del 20 luglio. Qui l’arrivo a Milanello di Marco Van Basten, che però sembra più in partenza. In effetti, un mese dopo, il 18 agosto, annuncerà il suo addio al calcio
18 luglio 1996: si riparte da Tabarez. A fare gli onori di casa, il primo giorno di ritiro, Franco Baresi, che presenta i nuovi acquisti Angelo Pagotto, Michael Reiziger, Edgard Davids e Christophe Dugarry
16 luglio 1997: il sorriso di Berlusconi dice più di tante parole, così come quella mano appoggiata sulla schiena di Capello, riportato a casa dopo l’esperienza di Don Fabio al Real Madrid
20 luglio 1999: un volto nuovo al raduno del Milan. Apparentemente intimidito, Shevchenko (pagato 45 miliardi) è destinato a far sognare i tifosi rossoneri per anni
3 luglio 2000, si rivede Silvio Berlusconi alla presentazione della squadra. I nomi dei nuovi non sono certo da urlo (nella foto Dida, Roque Junior, Comandini, Brncic), ma il presidente non fa mai mancare il proprio entusiasmo
4 luglio 2001: il giorno del raduno i tifosi ringraziano così Berlusconi per essere tornato a investire. In estate è arrivato Rui Costa, pagato 85 miliardi di lire
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19 luglio 2003: ai soliti sorrisi sfoderati in casa Milan il giorno del raduno si aggiunge quello contagioso di Cafù. Per il Milan di Ancelotti sarà scudetto
15 luglio 2004, il “primo giorno di scuola” Ancelotti posa accanto al suo pupillo, Hernan Crespo, che arriva in prestito per un anno. Tra i nuovi acquisti anche il centrocampista francese Vikash Dhorasoo. Ancelotti, stuzzicato dai giornalisti sul modulo di gioco, risponde con una battuta: “Ho 4 punte formidabili, ci vorrà coraggio per schierarne una sola”. Con Kakà alle spalle di Sheva e Crespo il Milan raggiungerà la finale di Champions, quella della sconfitta di Istanbul
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14 luglio 2005: al raduno vengono presentati i nuovi: lo svizzero Johann Vogel, l’ex interista Christian Vieri, il ceco Marek Jankulovski e il portiere greco Dimitros Eleftheropulos. Non esattamente acquisti indimenticabili, per i tifosi
20 luglio 2006: mai cosi pochi i tifosi al raduno di inizio stagione del Milan, a memoria d'uomo. Lo scarso entusiasmo che c’è attorno alla squadra è confermato dalla storica e contemporanea assenza di Berlusconi e Galliani alla conferenza stampa di inizio di stagione. Dopo Calciopoli i rossoneri rischiano di iniziare la stagione da -15 (poi ridotti a -8)
Presentazione affidata a Braida, attorniato dai nuovi: Coppola, Favalli, Foggia, Gourcuff. Poche aspettative, massimo risultato: a fine stagione il Milan metterà in bacheca la Champions prendendosi la rivincita sul Liverpool. E l’entusiasmo tornerà alle stelle
23 luglio 2007: torna anche Berlusconi (in elicottero, naturalmente), di nuovo presente al raduno per mostrare la Champions, dare la carica alla squadra e stringere mani ai tifosi, stavolta accorsi a migliaia
6 luglio 2009: arriva Leonardo, al suo primo giorno di scuola da maestro e non più da allievo; il nuovo capitano è Ambrosini. In occasione del raduno lo presenta Galliani, sottolineando: “Nessuno al mondo ha vinto più titoli del Milan”
Una risposta alle contestazioni che contraddistinguono il raduno del 2009, con i tifosi che tornano ad accusare il presidente di comprare i campioni “solo alle elezioni”
20 luglio 2010: al raduno viene presentato Allegri, ma il vero protagonista è sempre lui, Berlusconi, perennemente al centro della scena. ''Ha la faccia apposta per essere una star del cinema'', dice del nuovo tecnico, ma ''è anche un bravo allenatore che ha avuto risultati brillanti''. Poi, la mission aziendale: ''Vincere in tutte le competizioni in cui si trova impegnato. Il Milan deve essere sempre offensivo di fronte a qualsiasi avversario e deve raggiungere le vittorie attraverso un gioco spettacolare che faccia godere tutti gli amanti del calcio perché il Milan è la squadra più conosciuta al mondo”
Poi, in conferenza stampa, la presentazione dei nuovi: Paloschi, El Shaarawy, Mexes, Taiwo. Galliani apre il suo discorso così: “In questi 26 anni bisogna essere grati a Berlusconi. Abbiamo vinto tantissimi titoli, più di Inter e Juventus. Siamo la miglior squadra per trofei vinti da quando c’è Berlusconi”. Poi, ridacchiando, riprende il suo tormentone: “Inoltre siamo sempre il club più titolato al mondo, grazie anche al Corinthians che ha battuto qualche notte fa il Boca Juniors…”
12 luglio 2012: c’è di nuovo Galliani, a salutare i tifosi fuori da Milanello, in occasione del raduno della squadra
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10 luglio 2014, raduno storico, per tanti versi. Per la prima volta, infatti, non si tiene a Milanello, ma a Casa Milan, la nuova sede inaugurata il 19 maggio. Non c’è Silvio Berlusconi, che ha fatto da “paciere” favorendo la coesistenza di Barbara e di Adriano Galliani, con la nascita del “doppio ad”. Con loro, davanti a migliaia di tifosi che riempiono la piazza davanti alla sede, il nuovo tecnico Inzaghi. Barbara in maglia rossonera, cravatta gialla per Galliani che annuncia: “Mercato? Ne prendiamo uno forte”. A fine agosto arriverà Fernando Torres
Fumogeni, cori, la squadra presentata da uno speaker. Ancora Galliani: “Barbara Berlusconi ha voluto fortemente Casa Milan, qui davanti c'è una piazza bellissima che è più grande di Piazza Duomo e speriamo di festeggiare presto qui tutti insieme. Lo scorso anno deve essere visto come un anno di pausa che deve durare solo una stagione. La canzone di Pappalardo ‘Ricominciamo’ deve essere la nostra colonna sonora”
7 luglio 2016, ci si sdoppia tra le due “case” del Milan: raduno a Milanello e, tra i due allenamenti previsti nella prima giornata, la conferenza stampa di presentazione di Montella, a Casa Milan