L'ex capitano della Roma rivela un retroscena di mercato e fa gli auguri al portiere bianconero che domenica compirà 40 anni: "A Gigi regalerei la macchina del tempo, magari mi dà un passaggio. Siamo invecchiati e questo è un peccato"
L'INTERVISTA DI BUFFON: "CONTINUO A GIOCARE SE..."
Spegnere 40 candeline ed essere ancora protagonisti in Serie A. Impresa da pochi, evento destinato solo alle leggende. Domenica toccherà a Buffon, ma c'è chi sa già cosa si prova: Francesco Totti. L'ex capitano della Roma ha vissuto un'intera carriera da avversario con il portiere bianconero, ma con lui c'è soprattutto un rapporto di amicizia e quando gli viene chiesto che regalo gli farebbe non ha dubbi: "La macchina del tempo - afferma divertito Totti in un'intervista a La Stampa -, magari mi dà anche un passaggio a bordo". Insieme ne hanno viste di tutti i colori, a partire dai primi incontri in Under 15: "La prima cosa che pensi è che siamo invecchiati e questo dispiace - continua l'ex giallorosso -. Quando rivedi la carriera dei tuoi amici è un po’ come riattraversare la tua vita. La sua è stata fantastica e ora gli auguro di godersi i suoi 40 anni. Se non avesse intenzione di smettere significherebbe che il vero Pupone è lui". Buffon ci teneva a chiudere il suo percorso con il sesto Mondiale, ma l'eliminazione agli spareggi gli ha impedito di coronare questo sogno. "È una ferita - racconta Totti -. Vedere Gigi piangere così contro la Svezia mi ha fatto male".
Totti e Buffon, avversari che potevano diventare compagni secondo il retroscena raccontato dall'ex numero 10: "Lui e Cannavaro potevano venire alla Roma. Mi sarebbe piaciuto vederli con la maglia giallorossa". Il destino invece ha voluto che i due si ritrovassero sul campo sempre, fatta eccezione per le gare con la Nazionale, da avversari. Tanti gol e tante parate, ma Totti sa già quale scegliere: "Come realizzazioni opto per il pallonetto contro il Parma e la rete contro la Juve da fuori nella stagione 2012-13 - conclude -, uno per maglia, così non facciamo torti. Tra le parate invece quella che mi fece nel 2-2 del 2003 a Torino: tentai il cucchiaio, ma quel fenomeno me lo prese".