Impresa dei blucerchiati all'Olimpico nel posticipo della 22^ giornata di Serie A. Decide Zapata all'80', portieri protagonisti: Allison è super, Viviano para tutto. Anche un rigore a Florenzi
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POST PARTITA: FLORENZI - DI FRANCESCO - GIAMPAOLO
ROMA-SAMPDORIA 0-1
80' Zapata
TABELLINO
Roma (4-3-3): Alisson, Florenzi, Manolas, Juan Jesus, Kolarov, Pellegrini (25' st Defrel), Strootman, Nainggolan, Under (27' st Perotti), Dzeko, El Shaarawy (33' st Antonucci). All.: Di Francesco.
Sampdoria (4-3-1-2): Viviano, Bereszynski, Silvestre, Ferrari, Murru, Barreto, Torreira (41' st Capezzi), Linetty, Ramirez (27' st Alvarez), Zapata, Caprari (16' st Kownacki). All.: Giampaolo.
La Roma non vince più e, come se non bastasse, l'1-0 incassato con la Sampdoria frena la rincorsa giallorossa alla zona Champions in una giornata propizia dopo i passi falsi di Inter e Lazio. Un posticipo con vista sull'Europa quello dell’Olimpico contro i blucerchiati, ma anche una sorta di déjà vu a pochi giorni dal recupero della 3^ giornata. In quel caso, però, i giallorossi lo svantaggio erano riusciti a recuperarlo (1-1). Il successo della Samp è meritato, frutto di una partita aggressiva e dominata nei primi 30 minuti. I fischi dell'Olimpico al triplice fischio di Banti, invece, sottolineano il momento complicato di una Roma che fatica anche quando prende coraggio e, come accaduto nella ripresa, attacca con continuità e grande generosità. Sul risultato, poi, pesa il rigore che Viviano ha parato a Florenzi.
Scelte tattiche
Di Francesco (4-3-3) schiera Juan Jesus al centro della difesa insieme a Manolas e conferma per la terza gara di fila Strootman in cabina di regia. In avanti seconda partita consecutiva da titolare per Ünder (al posto di Schick, out per un problema muscolare) a completare il tridente con Dzeko ed El Shaarawy. Si rivede in panchina De Rossi. Nell'undici di Giampaolo (4-3-1-2) non c'è invece Quagliarella in attacco, ma Caprari con Zapata.
30' di dominio Samp e la sfida dei portieri
La Samp pigia subito sull'acceleratore e, tra l'8’ e il 10', ha due chance: prima Caprari dà il giro al pallone e sfiora l’incrocio dei pali dal limite, poi Zapata non aggancia a pochi passi da Allison su cross basso di Ramirez. La Roma fatica ad uscire dalla pressione di un avversario che in 17 minuti colleziona ben 7 corner, l'ultimo conquistato su un destro al volo di Barreto che Allison tocca quanto basta per evitare il gol. È un momento di confusione per i padroni di casa, che di fronte al centrocampo a rombo della Samp hanno sugli esterni l'unica via d'uscita. Di Francesco lo urla, e parecchio, pretendendo maggiore personalità invece di una serie di palloni buttati via. Perché buona parte del primo tempo la Roma fa questo, salvo poi cercare di costruire con più logica la sua manovra nel finale. Il problema per i giallorossi è che la squadra di Giampaolo mantiene un ritmo forsennato, con Zapata che al 28' colpisce da pochi passi e Allison che con il piede devìa in angolo. Il portiere brasiliano, poco dopo, blocca anche su un'altra conclusione di Barreto. Tradotta in numeri, è la 5^ parata in 28 minuti. Una leggera frenata dei liguri manda in rete Manolas, ma il greco è in fuorigioco. Nel complesso la manovra d'attacco della Roma resta debole per buona parte di un primo tempo chiuso però con un pizzico di lucidità in più; quella stessa lucidità che non ha Florenzi e invece sfodera Viviano sul rigore concesso per fallo di mano di Bereszynski. E' il terzo parato da in questa stagione dal portiere doriano, straordinario poco dopo anche su un diagonale di El Shaarawy. Non è da meno Allison una manciata di secondi più tardi, quando stoppa due volte Caprari in un incontro molto ravvicinato innescato da un passaggio di Zapata. Al break si arriva tra i fischi dei tifosi giallorossi e con ben 8 tiri nello specchio della porta romanista: la squadra di Di Francesco non ne aveva mai subiti di più in un intero match di questo campionato.
Decide Zapata
La Roma torna in campo con un atteggiamento più aggressivo, la Samp con meno carburante nelle gambe. Cambia il tema della partita ma non viene meno lo show di Viviano, che ci mette pure la faccia, ma proprio la faccia, sul tocco ravvicinato del turco Ünder. Poi Silvestre chiude lo specchio a El Shaarawy. Parate da fuoriclasse arrivano anche su Kolarov e Pellegrini. La strigliata di Di Francesco negli spogliatoi dà i suoi effetti sul piano del gioco: Roma veloce, Roma aggressiva, Roma sempre più spessp nell'area della Samp. Dzeko, sempre in balìa di voci di mercato, ha un'opportunità su un ottimo spunto di Pellegrini a destra, ma il suo rigore in movimento è debole e centrale. Si passa al 4-2-3-1 con l’ingresso di Defrel (per Pellegrini) e Perotti (per Ünder). Poi spazio anche ad Antonucci per un El Shaarawy che non la prende benissimo. Bene non la prende nemmeno il pubblico dell'Olimpico quando all'80' Zapata spinge il pallone in rete. Due sconfitte e, compreso il recupero di mercoledì, quattro pareggi: la Roma tra la fine del 2017 e l’inizio del 2018 di vincere non vuole proprio saperne. Un momentaccio, magari anche un pizzico di sfortuna. Ma se i tre punti non arrivano, se Dzeko continua ad essere piuttosto spento, qualcosa va fatto. Mancano solo tre giorni dalla fine del mercato.