L'executive vice president di Sky al quotidiano La Repubblica: "Gli spagnoli sono dei broker, dovranno rivolgersi ai broadcaster. Non perderemo il calcio, ma abbiamo un piano B. Gli abbonati stiano tranquilli, la Serie A si vedrà su Sky"
Riccardo Pugnalin, executive vice president di Sky, in un’intervista a “La Repubblica” ha fatto il punto sulla vicenda dei diritti tv: “La storia di questa asta dei diritti tv parte da molto lontano: due bandi, lunghi, a distanza di mesi, non sono riusciti a trovare la soluzione al tema nodale del valore reale del calcio italiano. Era difficile per noi prendere tutto quando ci si offriva poco, soprattutto in termini di esclusiva. La conoscenza di Sky di questo mercato ha fatto sempre prendere decisioni molto razionali. Ma tutto ciò ha sempre dei limiti oltre ai quali è difficile andare. Questa volta ci veniva chiesto di superare illogicamente questi limiti, sfidando la legge di gravità, cioè quella della sostenibilità”.
“Con l’Uefa mai problemi, in Italia serve trasparenza”
“Il calcio italiano è ancora basato pressoché esclusivamente sui diritti tv che da soli non sorreggono più il sistema – prosegue Pugnalin -. La responsabilità è di chi non si rende conto che il calcio è un’industria complessa fatta di cuore e passione, ma anche di grande organizzazione industriale. Alcuni operatori, televisivi e non, italiani e europei, in questi anni si sono lanciati nel business della pay tv del calcio con risultati molto negativi. Non vogliamo essere costretti a percorrere gli stessi errori. Ci sarà un motivo per cui ogni qualvolta i diritti del calcio vengono trattati all’estero come con la Uefa, tutto ha un percorso lineare. Con la Uefa abbiamo sia vinto che perso delle aste sui diritti televisivi ma sempre senza alcuna polemica. Malgrado da noi esista una legge che si chiama Melandri-Gentiloni tutto invece diventa farraginoso".
Il senso della diffida alla Lega
"La nostra diffida credo sia servita a puntualizzare il vero e unico ruolo possibile da parte degli spagnoli, quello di mediatore di diritti. Siamo contenti nel vedere che un altro investitore estero punti sul mercato italiano. Mediapro potrebbe soddisfare le esigenze delle squadre di calcio italiano, della Lega e forse anche quelle dei nostri abbonati. Ma speriamo che il loro progetto non porti a un prezzo del calcio più caro per i tifosi. Sui prezzi Sky sarebbe felice di applicare tariffe più basse. Però pongo un quesito: se Mediapro investirà oltre un miliardo di euro, più di quanto da noi offerto, come potranno costare di meno gli abbonamenti alle partite?".
“Ci aspettiamo il Terzo Bando”
La nostra azienda opera comprando diritti. E anche stavolta compreremo i diritti della Serie A da chi avrà l’obbligo giuridico di venderli ai broadcaster. Aspettiamo di vedere nei prossimi mesi se e in che modo verranno aggiudicati a Mediapro. La Lega Serie A ha ritenuto congrua la loro offerta ma, prima di aggiudicare, ha sottoposto quell’offerta all’esame e alla autorizzazione delle Autorità di garanzia. Poi toccherà all’Assemblea della Lega. Solo dopo gli operatori spagnoli potranno definirsi intermediari unici e come tali avranno l’obbligo di venderli. Anche a Sky. E secondo procedure eque, trasparenti e non discriminatorie. Infine Mediapro dovrà presentare le adeguate garanzie finanziarie come da regolamento del bando stesso. Mediapro è un broker di diritti. Quindi dovrà proporsi ai diversi broadcaster. È un po’ come il “gioco dell’oca”: alla fine si deve tornare sempre al punto di partenza. Cioè agli operatori, tra cui Sky. Noi ci atteniamo ai fatti e aspettiamo con tranquillità possedendo già un’offerta di calcio e di sport in esclusiva molto forte. Nuovi operatori? Ben vengano, anche se fino adesso non si sono visti, li abbiamo sempre sentiti evocare ma non si sono mai palesati. La legge Melandri-Gentiloni non prevede la discriminazione tra le diverse piattaforme”.
“I nostri abbonati stiano tranquilli"
“Siamo l’operatore con maggiore esperienza e interessati a partecipare alla vendita dei diritti – conclude Pugnalin -. Una grande azienda deve sempre avere un piano B. Ma le assicuro che, se le regole saranno uguali per tutti, questo non servirà. Ma siamo certi che tutto si svolgerà regolarmente, visto che la Lega ha un Commissario, e che sono coinvolte almeno due Autorità in temi di rilevanza europea. Noi siamo sicuri che i nostri abbonati continueranno a vedere le partite della Serie A su Sky".