Roma, Monchi: "Stiamo costruendo una squadra vincente, chiedo un po’ di fiducia"

Serie A

Il ds della Roma, ospite della trasmissione di Alessandro Bonan, ha parlato dei suoi primi mesi a Roma, delle scelte di mercato e degli obiettivi della squadra giallorossa: "Salah? Avevamo bisogno di venderlo. Totti si è valutato 200 milioni? Oggi varrebbe come Messi, Ronaldo e Neymar"

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Ospite nella trasmissione di Alessandro Bonan "L'Originale", il ds della Roma Monchi ha parlato affrontando numerosi argomenti: i suoi primi mesi a Roma dopo i tanti anni a Siviglia, le scelte di mercato e gli obiettivi a breve e lungo termine della squadra giallorossa. Proprio nel giorno di San Valentino: "Sì, sono innamorato di questa società. E appena arrivato ho capito fin da subito quanto le vogliono bene i tifosi. Loro vogliono vincere i trofei, vogliono i risultati, mentre per le società sono importanti i numeri: le mie plusvalenze a Siviglia hanno valore perché abbiamo vinto tanti trofei, questo è quello che mi manca ancora qui. Capisco i tifosi, a loro chiedo un po' più di fiducia nel mio lavoro. Sto conoscendo il calcio italiano e la Roma, il mio obiettivo è provare ad avvicinare la squadra ai tifosi: ma ci vuole tempo". Monchi poi ha svelato anche alcuni retroscena sulla cessione di Salah: "Alla fine con i bonus siamo arrivati a 50 milioni, una cifra che adesso non reputo la migliore possibile. Ma allora avevamo bisogno di vendere e lui aveva già un accordo con il Liverpool".

"Dzeko? Se fosse partito avremmo preso un sostituto"

Inevitabile affrontare l'argomento Dzeko, a lungo sul punto di lasciare la Roma nell'ultima sessione di mercato. Monchi spiega come sono andate realmente le cose: "Avevamo cominciato a parlare col Chelsea per Emerson, poi ci hanno chiesto Edin: noi abbiamo detto loro di fare un'offerta e che l'avremmo valutata. Il Chelsea però non è mai arrivato alla cifra richiesta, né Dzeko ha raggiunto l'accordo. Noi non eravamo convinti al 100% di vendere Dzeko, ma se fosse partito sarebbe arrivato un sostituto: Giroud era un'opzione importante, così come Batshuayi. Schick? Per me è un attaccante. Abbiamo fiducia in lui e in Defrel. Sono stati pagati troppo? A volte girano cifre sbagliate, in realtà ad oggi abbiamo speso 6 milioni per Schick e 5 per Defrel: sono operazioni comode per noi, che possiamo ammortizzare.

La Champions e i retroscena su Marcelo e Ounas

Nella serata di Real Madrid-PSG, Monchi rivede in campo tanti giocatori che ha preso o lanciato con il suo Siviglia: Sergio Ramos, Dani Alves. E anche l'allenatore delle tre Europa League, Emery. E proprio su uno dei protagonisti della gara, Marcelo, Monchi svela un retroscena: "Lui è stato vicinissimo al mio Siviglia. Quando ha lasciato il Brasile era per venire al Siviglia. Ma ha fatto scalo a Madrid ed è in quel frangente che il Real ce l'ha soffiato". E a proposito di Champions, settimana prossima toccherà proprio alla Roma: "Per noi rappresenta tanto, è un'occasione importante per fare qualcosa di importante e anche per me che non sono mai arrivato ai quarti di finale". Un altro retroscena raccontato da Monchi è quello su Ounas: "Sì, c'è stato un duello con il Napoli. Anche noi siamo stati vicini al giocatore".

Il valore di Totti: "Livello di Messi, Cristiano e Neymar"

Monchi tocca anche l'argomento Totti, rispondendo alla domanda di Alessandro Bonan che ne chiede un valore di mercato, paragonato con il calcio attuale: "Totti va al di là dello sport. È un giocatore che oggi sarebbe al livello di Messi, di Neymar, Cristiano, Harry Kane".

Pallotta e il progetto di una Roma vincente

Monchi chiede giustizia nei confronti del presidente giallorosso, spesso accusato di essere poco presente: "Al contrario - spiega Monchi - lui è molto preso e sono convinto che la Roma che ha in testa è una Roma vincente, e penso che alla fine lo farà".