Juventus-Milan 3-1, decisivo Cuadrado. In gol anche Dybala, Khedira e l'ex Bonucci. GOL E HIGHLIGHTS

Serie A

Michele Mastrogiacomo

Una Juventus non impeccabile riesce a battere 3-1 il Milan grazie al ritorno in campo dopo oltre tre mesi del colombiano, che a 10 minuti dalla fine porta in vantaggio i suoi dopo il gol di Bonucci che aveva pareggiato la rete iniziale di Dybala. Nel finale, poi, il punto del 3-1 di Khedira, autore anche dell'assist per il colombiano

JUVENTUS-MILAN 3-1, LE PAGELLE

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JUVENTUS-MILAN 3-1

8' Dybala (J), 29' Bonucci (M), 80' Cuadrado (J), 87' Khedira (J)

Juventus (3-5-2): Buffon; Barzagli, Benatia, Chiellini; Lichtsteiner (46' Douglas Costa), Khedira, Pjanic (75' Bentancur), Matuidi (61' Cuadrado), Asamoah; Higuain, Dybala. All. Allegri
Milan (4-3-3): Donnarumma; Calabria, Bonucci, Romagnoli, Rodriguez; Kessié, Biglia (75' Montolivo), Bonaventura; Suso, André Silva (65' Kalinic), Calhanoglu. All. Gattuso
Ammoniti: Benatia, Rodriguez, Biglia, Montolivo

C'è una testolina riccioluta a sbucare a sorpresa dall'uovo di Pasqua di Allegri. Un'impressione letale sul pallone e sul campionato, quando al termine della contesa mancavano solo dieci minuti e tutto lasciava presagire a una festività interlocutoria. E' quella arruffata e quasi inattesa di Cuadrado, che nel momento del maggior bisogno bianconero torna in campo dopo oltri tre mesi e infila Donnarumma, stravolgendo tutto il senso di una stagione proprio nella serata forse meno proprizia. Perché la Juve vince ancora e supera 3-1 il Milan, distaccando di 4 punti il Napoli fermato sull'1-1 dal Sassuolo nel pomeriggio del Mapei, ma forse mai come nella partita dello Stadium aveva meritato di non farlo. Ma, si sa, il calcio è soprattutto gioco di dettagli e controsensi e così può capitare che una squadra forte, anzi la più forte, anche in una gara piena di difficoltà causate da un avversario in clamorosa crescita e dalla debordante personalità propria del proprio allenatore, trovi il guizzo dei suoi campioni e risolva come meglio non poteva il bandolo di una matassa che stava per imbrogliare ancora il discorso scudetto. Che, invece, da questa sera, soprattutto per la mazzata al morale degli azzurri e l'incremento di autostima nei bianconeri decretata dal modo in cui la Juve ha vinto la sua gara, sembra aver preso una direzione ben precisa. Quella di sempre, almeno negli ultimi 6 anni.

Una punizione senza dubbio eccessiva per il Milan, colpito poi anche dal terzo gol di Khedira, che in un ambiente non proprio favorevole ha sciorinato una prestazione di grande carattere e personalità, riuscendo a pareggiare con Bonucci il gol lampo di Dybala (Donnarumma non proprio impeccabile) e poi ha gestito come meglio poteva e voleva pallone e ritmi della gara. Mai la Juventus si era vista così in difficoltà in questa stagione, mai una squadra era riuscita a risalire e impadronirsi del terreno di gioco in questo campionato contro la Juventus, soprattutto allo Stadium. Nel finale, però, la maggiore ampiezza della rosa bianconera e la stanchezza degli uomini di Gattuso, che specialmente negli ultimi 2 mesi ha alternato poco i suoi giocatori, hanno regalato spazio e possibilità a una Juventus che ha colpito con cinismo proprio nel momento più opportuno. Ma gli scudetti si vincono anche così. E dalle parti di Vinovo lo sanno fin troppo bene.

Le scelte

Allegri, privo di Mandzukic, cambia modulo e opta per il ritorno al 3-5-2 nel quale quella composta da Dybala e Higuain è la coppia offensiva, con Asamaoh e Lichtsteiner esterni di centrocampo e il solito terzetto Khedira-Pjanic-Matuidi in mezzo. Difesa a tre composta da Barzagli, Benatia e Chiellini, in una BBC alternativa schierata per la prima volta in questa stagione. In porta Buffon. Il Milan, invece, si presenta a Torino con il solito 4-3-3 nel quale la sorpresa è rappresentata da André Silva, che prenderà il posto di Cutrone in avanti. Per il resto tutto confermato: Donnarumma in porta, difesa con Calabria, Bonucci, Romagnoli e Rodriguez, a centrocampo Kessie, Biglia e Bonaventura, con Suso e Calahnoglu esterni d'attacco.

E' subito Joya

Il Milan comincia la partita con un buon possesso palla di personalità, ma è la Juventus a colpire praticamente alla primissima occasione. Anzi, alla seconda, perché dopo 5 minuti di giro palla rossonero sull'errore di Biglia è Higuain ad avventarsi sul pallone e a chiamare all'intervento in tuffo Donnarumma. Passano solo 60 secondi e la scena si ripete ma con un protagonista diverso, Paulo Dybala. L'argentino riceve palla ai 20 metri carica il suo sinistro e fulmina un Donnarumma non apparso irreprensibile. Non sono passati nemmeno 10 minuti e siamo già 1-0. Il Milan comincia la partita con un buon possesso palla di personalità, ma è la Juventus a colpire praticamente alla primissima occasione. Anzi, alla seconda. Perché, dopo 5 minuti di giro palla rossonero, sull'errore di Biglia è Higuain ad avventarsi sul pallone e a chiamare all'intervento in tuffo Donnarumma. Passano solo 60 secondi e la scena si ripete ma con un protagonista diverso, Paulo Dybala. L'argentino riceve palla ai 20 metri carica il suo sinistro e fulmina un Donnarumma non apparso irreprensibile. Non sono passati nemmeno 10 minuti e siamo già 1-0 per la Juventus.

André Silva spara... a salve

Dopo il vantaggio, la squadra di Allegri comincia a prendere campo e ad aumentare il possesso palla soprattutto attraverso il lavoro dei centrocampisti e del lavoro di raccordo di Dybala, che svaria su tutto il fronte offensivo. Ma il Milan è comunque vivo e continua a dimostrare un'ottima personalità, mantenendo un baricentro molto alto e arrivando con facilità nella trequarti della Juventus. Ci prova Calhanoglu, ma la sua conclusione finisce a lato. Poi è la volta di André Silva che ha sulla testa due occasioni nel giro di pochissimi minuti ma le fallisce entrambe, soprattutto la seconda in maniera clamorosa. Dopo uno strappo clamoroso di Kessie, che supera tre avversari in dribbling in mezzo al campo, la palla arriva sulla sinistra prima a Bonaventura e poi a Calhanoglu, che trova sul secondo palo il portoghese: il suo colpo di testa, a 3 metri dalla porta, finisce incredibilmente a lato grazie soprattutto all'opposizione regolare di Asamoah.

Bonucci, che stacco!

I ritmi calano col passare dei minuti, ma il possesso resta sempre di poco a favore del Milan che continua a cercare con convinzione il pareggio. E, quasi come premio per la prova di coraggio e personalità che i giocatori di Gattuso stanno mettendo in campo, eccolo arrivare puntuale quando sul cronometro scocca il 29esimo minuto. A segnarlo, in un intreccio pallonaro che sa di sapiente sceneggiatura, è proprio l'uomo più osservato da vicino dai tifosi bianconeri e certamente il più fischiato da tutto lo Stadium. Sì proprio lui, Leonardo Bonucci. Sun un angolo dalla sinistra, l'ex numero 19 della Juve svetta al centro dell'area proprio tra i due suoi ex compagni di squadra e di BBC Chiellini e Barzagli e infila senza possibilità di replica Buffon, andando ad esultare con veemenza sotto lo spicchio dei suoi nuovi tifosi e interrompendo l'imbattibilità dei bianconeri che in campionato non subivano gol da 959 minuti (la seconda più lunga della storia). I fischi ora diventano bordate, ma il Milan nel frattempo ha pareggiato e ora tutto è da rifare per Allegri e i suoi. 

L'1-1 anima leggermente la Juve, che nel finale di primo tempo mette in campo una maggiore animosità. Grandi occasioni però non ne arrivano, se non una richiesta di intervento del Var da parte di Higuain su un contrasto aereo tra Benatia e Bonucci. Richiamato al monitor, però, Mazzoleni decreta un fallo in attacco al marocchino, colpevole di strattonare il numero 19 rossonero e di fargli rocambolare il pallone sul gomito. Non c'è nulla. Si può continuare a giocare. Ma ancora per poco, perché i primi 45 minuti finiscono e le squadre vanno al riposo sull'1-1.

Calha si stampa sulla traversa

La ripresa comincia con una novità importante per la Juventus, con Allegri che inserisce Douglas Costa per Lichsteiner e passa al 4-3-2-1: come conseguenza Barzagli scala a destra a fare il terzino, mentre samoah si abbassa sulla sinistra. In avanti ora il brasiliano affianca Dybala alle spalle di Higuain. Nonostante il cambio tattico la partita resta sulla stessa falsa riga dei primi 45 minuti con un Milan attento e determinato e una Juventus che non riesce, al contrario del suo solito, a trovare buone combinazioni nella metà campo avversaria. I rossoneri abbassano leggermente il baricentro ma appena possono sono pronti a ripartire con molti uomini. Come al 10', quando il pallone arriva sulla sinistra a Calahanoglu che non ci pensa due volte, prende la mira e va a stampare un gran destro contro la traversa a Buffon battuto. La palla torna in campo e finisce sul sinistro di Suso, altro pericolosissimo stoccatore, che col mancino chiama il portiere della Juentus a un difficile intervento in angolo.

Mister, si cambia

I rossoneri crescono e ora riprendono a dominare il gioco con la stessa personalità mostrata nel primo tempo, continuando a impensierire Buffon. Appena due minuti dopo la traversa, infatti, il duello tra Calanhoglu e il numero 1 bianconero si ripete, col portiere della Nazionale che questa volta interviene prontamente bloccando a terra il destro scagliato dal turco. Nel frattempo, però, Gattuso perde Biglia per il derby a causa di un'ammonizione e Allegri invece ritrova Cuadrado dopo poco più di tre mesi (ultima partita giocata quella in casa contro la Roma del 23 dicembre): il colombiano entra per Matuidi e la Juve cambia ancora modulo, passando al 4-2-3-1. Gattuso risponde inserendo Kalinic per André Silva e la manovra del Milan se possibile ne riceve ancora maggior beneficio. Con il croato, nonostante il buon lavoro del portoghese, i rossoneri riescono a ripartire ancora meglio e vanno nuovamente vicini al gol del vantaggio con Bonaventura, che spreca l'ottima ripartenza rossonera calciando alto da buona posizione e ignorando Kalinic tutto solo in mezzo. Allegri e i tifosi dello Stadium tirano un sospiro di sollievo e appena due minuti più tardi tengono le dita incrociate quando Pjanic si sitema la palla sulla zolla preferita: il destro tagliato del bosniaco, però, termina alto e il risultato resta sull'1-1.

E quasi alla fine spunta... Cuadrado

La partita, ora non bellissima ma comunque sempre molto combattuta, rimane in sottile equilibrio su un pareggio che di fatto sta meglio al Milan che ailla Juventus. I bianconeri però stasera sembrano contratti e non perfetti soprattutto in avanti, ma la forza delle grandi squadre, proprio come la Juve, spesso e volentieri si misura nei piccoli dettagli che fanno la differenza nel momento del bisogno. Allegri inserisce anche Bentanur, ma dall'uovo di pasqua bianconero tira fuori un jolly colombiano che di cognome fa Cuadrado e di nome "segno sempre gol decisivi". Proprio quello che l'esterno destro trova, quasi a sorpresa e a 10 minuti dal termine di una partita che la Juventus onestamente non meritava di vincere. Il merito, però, va condiviso con Khedira che riesce a trovare un grande spunto sulla sinistra e poi pescare sul secondo palo la testa riccioluta del compagno: il tiro a incrociare prende in contropiede Donnarumma e la Juve corre festante verso i propri tifosi. Il Napoli torna a meno 4, lo scudetto ora è sempre più vicino. 

Khedira fa per tre

Il Milan, spremuto da una partita di grande intensità e personalià, ora è stremato e non ha più le forze per opporsi a una Juventus ovviamente galvanizzata dal gol di Cuadrado. La ciliegina sulla torta di una serata che tra 8 giornate probabilmente vorrà dire scudetto arriva da Khedira che capitalizza al meglio una bella azione cominciata sulla sinistra e transitata per i piedi di Dybala. Destro comodo dal centro dell'area e 3-1 che chiude definitivamente i conti dello Stadium. Quelli per il tricolore la Juve invece li fa col Napoli e sul tavolo dello scudetto ora cala un vantaggio che sarà difficilissimo recuperare. I tifosi azzurri, ovviamente, possono anche fare gli scongiuri.

LE STATISTICHE DELLA PARTITA

-Sami Khedira ha eguagliato il suo record di reti in un singolo campionato da professionista: 7 come nel 2008/09 con lo Stoccarda.
-5 degli ultimi 11 gol in Serie A della Juventus, sono arrivati nell'ultimo quarto d'ora di gioco
-Nelle 9 partite di Serie A della Juventus precedenti in cui ha segnato Juan Cuadrado, la Juventus ha sempre vinto la partita
-Cuadrado non segnava in Serie A da novembre 2017 contro il Benevento
-Bonucci é il terzo giocatore dopo Giovinco e Icardi a segnare in Serie A allo Stadium con 2 maglie diverse-La Juventus ha subito il 50% delle reti in questo campionato su palla inattiva: 8 su 16
-Si interrompe a 959 minuti l'imbattibilitá della Juventus, la seconda piú lunga nella storia della Serie A.
-Secondo gol di Bonucci con la maglia del Milan in campionato, entrambi su sviluppo di corner.
-Il Milan ha subito 3 gol nelle ultime due gare di campionato, tanti quanti nelle precedenti 8 partite di A
-Sono 24 i gol della Juventus nella prima mezz'ora di gioco, un primato in questo campionato
-La Juve è la squadra che ha segnato più gol da fuori nel torneo in corso (13)
-Dybala ha segnato in tutte e 3 le gare di Serie A giocate con la maglia della Juventus all’Allianz Stadium contro il Milan.
-Dybala è il giocatore che ha segnato più reti da fuori area in questa Serie A, sette

Bonucci osservato speciale

Quella dello Stadium, ovviamente, sarà una partita particolare soprattutto per Leonardo Bonucci, che dopo 7 anni passati con la maglia bianconera torna stasera per la prima volta da avversario nello stadio che gli ha visto alzare al cielo 6 scudetti, 3 volte la Coppa Italia e 3 volte la Supercoppa. Volto sorridente, il difensore rossonero, che arriva alla sfida in un ottimo momento di forma sia personale che di squadra. è sembrato assolutamente a suo agio, tant'è vero che proprio al momento di avvicinarsi agli spogliatoi si è lasciato andare a un simpatico siparietto a favore di videocamera. Proprio al termine delle scale che scendono all'interno dell'impianto, al momento di dover decidere dove svoltare, Bonucci ha indicato sorridendo alla sua destra in direzione degli spogliatoi della Juventus, chiedendo se dovesse dirigersi da quella parta a un inserviente dello stadio.

Assalito furgone del Milan

Uno spiacevole episodio, per fortuna senza gravi conseguenze, è accaduto a poco più di tre ore dal fischio d'inizio della partita per le strade del centro di Torino. Un furgone del Milan, che stava trasportando del materiale tecnico allo stadio e al cui interno oltre all'autista era presente il Travel Manager del Milan, Gianluca Signorelli, è stato infatti aggredito da alcuni teppisti col volto coperto da sciarpe della Juventus che hanno spaccato un vetro con una spranga. Tanta paura ma nessuna conseguenza fisica per i due dipendenti del Milan.