Un gol di testa di Koulibaly al 90', su corner battuto da Callejon, stende la Juventus e riapre il campionato. A quattro partite dalla fine, la squadra di Sarri si riporta a un solo punto dai bianconeri
RIVIVI JUVENTUS-NAPOLI MINUTO PER MINUTO
LO SFOGO DI ALLEGRI - LE PAROLE DI SARRI - LE PAROLE DI KOULIBALY
RISULTATI DELLA 34^ DI A E HIGHLIGHTS
JUVENTUS-NAPOLI 0-1
90' Koulibaly
TABELLINO:
Juventus (4-2-3-1): Buffon; Hoewedes, Benatia, Chiellini (11' Lichtsteiner), Asamoah; Khedira, Pjanic; Douglas Costa (71' Mandzukic), Dybala (46' Cuadrado), Matuidi; Higuain
Napoli (4-3-3): Reina; Hysaj, Albiol, Koulibaly, Mario Rui; Allan (80' Rog), Jorginho, Hamsik (66' Zielinski); Callejon, Mertens (61' Milik), Insigne
Ammoniti: Asamoah (J), Benatia (J), Raul Albiol (N), Pjanic (J)
Un colpo di testa di Koulibaly al 90’, quando nessuno probabilmente se l’aspettava più. Il Napoli batte la Juventus all’Allianz Stadium, riapre il campionato all’ultimo respiro del big match, riportandosi a un solo punto dai bianconeri a quattro partite dalla fine. Maurizio Sarri l’aveva promesso: a Torino, la sua squadra sarebbe andata a giocarsi la partita. E così ha fatto. Un dato su tutti: Dal 2011/2012 (data di inaugurazione dello Stadium), a oggi, la Juventus non ha effettuato nemmeno un tiro nello specchio della porta avversaria. Il Napoli non batteva i bianconeri dall’ottobre 2009 in Serie A, un’altra epoca. Lo ha fatto nella sera più attesa, quella che i propri tifosi chiedevano di far propria, per sognare. La squadra di Sarri lo ha fatto mettendo a segno il secondo gol nell'ultimo quarto d'ora di partita, in tutto il campionato, alla Juventus. Squadra sempre pronta a difendere, brava a mantenere la concentrazione soprattutto nei finali di gara. Poi, come spesso capita, quando una partita è bloccata tatticamente è necessario un calcio piazzato per spostare l’equilibrio. Il Napoli questo colpo ce l’ha eccome: quello del difensore-goleador Koulibaly, è il tredicesimo gol segnato sugli sviluppi di un corner. Un record in questo campionato. Per il senegalese èla quinta rete in questo campionato. La terza in trasferta. Per Allegri, dopo lo stop di Crotone, una sconfitta che può abbattere i suoi giocatori. Domenica si va a San Siro, dove c’è un’Inter ancora in corsa per un posto in Champions League: i bianconeri però dovranno reagire a ogni costo.
Le scelte dei due allenatori
Un campionato in palio, una rivalità che si perde nel tempo. Si sapeva già alla vigilia: la sfida dell’Allianz Stadium avrebbe detto una parola se non definitiva, importantissima per il campionato 2017-2018. Inutile raccontarvi l’attesa, le due ali di folla che hanno caricato e sostenuto la squadra di Maurizio Sarri alla partenza per Torino. Nella partita più importante dall’epoca di Maradona per gli azzurri, il Napoli deve vincere. La Juve, non per forza. Massimiliano Allegri l’ha sottolineato alla vigilia: i quattro punti di vantaggio, in caso di pareggio, lascerebbero un margine importantissimo in vista delle ultime partite di questa Serie A. Per questo motivo, l’allenatore bianconero sceglie un equilibratore a centrocampo: Blaise Matuidi. Al posto di un punto fermo, molto offensivo: Mandzukic, che parte dalla panchina. E’ forse la novità più importante nel 4-2-3-1, pronto a diventare 4-3-3 in fase difensiva. Con Buffon in porta, ci sono Howedes a destra, pronto a contenere le giocate di Lorenzo Insigne. A sinistra c’è Asamoah. Al centro Chiellini e Benatia. Nel centrocampo, con l’ex Psg Matuidi ci sono Pjanic e Khedira. In avanti Douglas Costa, Dybala e il grande ex Gonzalo Higuain. Il Napoli torna alla formazione tipo: con Mertens dal 1’ con l’uomo in più delle ultime sfide Arek Milik che parte dalla panchina. Per il resto è da recitare a memoria: Reina, Hysaj, Raul Albiol, Koulibaly e Mario Rui. Centrocampo a tre con Allan, Jorginho e capitan Hamsik. Attacco con i soliti Callejon, Mertens e Insigne appunto.
Il Napoli parte forte, Chiellini out subito
La squadra di Sarri sente tanto la partita e si vede. Possesso palla, e prima occasione. Hamsik va via sulla sinistra, Insigne prova ad arrivarci col destro ma non colpisce bene. Palla a lato. Nell’occasione Chiellini che lo contrasta ha la peggio. Dopo averci provato, sarà costretto a uscire all’11’ lasciando il posto a Lichtsteiner. E’ la variabile anche tattica che Allegri prova a giocarsi per limitare il possesso palla del Napoli: Howedes va ad affiancare Benatia al centro. Le discese dello svizzero sulla destra potrebbero aiutare a tenere più lontani gli azzurri dalla propria area di rigore. La Juve, infatti, prova a riprendersi e a costruire occasioni importanti. Al 17’, in pochi secondi, eccone due. Prima Pjanic su punizione, sui cui trova una deviazione: la palla si stampa sul palo. E’ il 14° della stagione bianconera, meno solo di Napoli (16), Roma (20) e Inter (22). Resterà quella più vicina al gol per larga parte della partita. Passano pochi secondi e sugli sviluppi del corner che segue, Higuain ci prova in girata: Callejon appostato sul secondo palo manda fuori ed evita il pericolo. Nella seconda parte del primo tempo, è il Napoli a riprendere la partita in mano. Possesso palla, palleggio con la solita qualità e occasioni importanti: al 21’ Buffon evita ogni problema su un tiro-cross di Mario Rui. Al 24’ Mario Rui pesca Hamsik in area, la combinazione infila la difesa della Juventus: il tiro del capitano azzurro finisce fuori. La partita è nervosa, prova ne sono gli animi accesi attorno alla mezz’ora dopo un aspro confronto Insigne-Khedira. L’arbitro richiama tutti. Si riparte: le squadre chiudono bene ogni spazio. Al 38’ Insigne, servito da Jorginho supera con un perfetto destro Buffon: il suo gol è però in fuorigioco. Primo tempo bloccato tatticamente: negli spogliatoi si va così, sullo 0-0. A parte il palo, un po’ casuale, un dato descrive il primo tempo della Juventus: solo tre tiri in 45’. Nessuno verso lo specchio della porta avversaria: mai successo nelle prime frazioni di gioco casalinghe di questo campionato. E poi c’è Higuain, il giocatore a toccare meno palloni: 9.
Koulibaly sblocca di testa al 90'
A inizio ripresa, anche per neutralizzare il "treno" di sinistra del Napoli, Allegri decide di inserire Cuadrado al posto di Dybala. Il 4-2-3-1 in fase di spinta, con Matuidi pronto a fare il doppio lavoro difensivo-offensivo, diventa allora un 4-3-3 puro con Cuadrado a destra, Douglas Costa a sinistra e Higuain sempre al centro in avanti. Il Napoli da quella parte però continua a provarci molto più che a destra: al 52’ Jorginho lancia Insigne in verticale. L’esterno vede e serve Hamsik: il sinistro del capitano finisce sull’esterno della rete. Brivido allo Stadium. Con un gioco diventato un po’ prevedibile per la Juventus, Sarri decide allora di giocarsi l’altra carta importantissima che ha a disposizione: Arek Milik, che prende il posto di Mertens al 61’. L’idea è quella di andare di più sul fondo, cercare di aprire la difesa bianconera e sfruttare le palle alte. Al 66' ecco il cambio di sempre: dentro Zielinski (per la 150^ presenza in A), fuori Hamsik. Un minuto dopo ci prova Insigne dalla distanza: Buffon para senza problemi. Dal 70’ in poi, però, la Juventus dà l’impressione di non riuscire più a ripartire. Il Napoli preme con maggior continuità, la pressione alta della squadra di Sarri tiene lontani i bianconeri dalla propria area di rigore. In una partita bloccata, allora, capita che un calcio piazzato possa sbloccare la situazione. Insigne con un tiro-cross mette in difficoltà Buffon all'88' che respinge in corner. Passa un minuto e al 90' Koulibaly raccoglie di testa una palla proveniente dal corner battuto da Callejon: 0-1. Il Napoli sblocca la partita e riapre il campionato portandosi a 1 solo punto dai bianconeri a quattro partite dalla fine.