Inter-Juve: Adani, Vialli e Ambrosini commentano il derby d'Italia

Serie A

I tre ex giocatori, oggi opinionisti di Sky, commentano il derby d'Italia, terminato 3-2 a favore dei bianconeri dopo un'incredibile rimonta. Secondo Vialli questa vittoria per la Juve è una vitamina gigante, mentre potrebbero essere più negative le conseguenze per la squadra di Spalletti: "È una mazzata" sostengono Adani e Ambrosini

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Da una parte una squadra in grado di rispondere per le rime all'avversario disputando 70 minuti con un uomo in meno e riuscendo anche a ribaltare lo svantaggio. Dall'altra parte una formazione che, per mezz'ora esatta, dal gol di Icardi all'autorete di Skriniar, ha visto gettare al vento un impero costruito con sudore e continuità per poi ritrovare quell'ultima disperata energia in grado di produrre il ribaltone finale. Una successo che ridà certezze e serenità ai bianconeri, una vittoria "vitamina" per citare Vialli. "Una di quelle gigantesche - spiega l'ex Blues al termine del derby d'Italia -, che serve a rigenerare, non solo dal punto di vista mentale ma anche fisico, una squadra che nell’ultimo periodo è apparsa abbastanza stanca, spenta e svuotata. È successo anche oggi, con l’Inter che si è trovata meritatamente in vantaggio perché è stata brava a non scomporsi dopo aver subito il gol ed essere rimasta in 10. Spalletti ha capito che la prima cosa da fare era riorganizzarsi, ha cambiato il sistema di gioco un paio di volte. Ha deciso di rimanere in partita per poi sfruttare occasioni come i calci piazzati e poi, quasi per inerzia, è arrivato anche il secondo gol. Vincere così invece ti dà un’energia che probabilmente si tramuterà non solo nella testa, ma anche nelle gambe. La guardi quasi come un segno del destino, ritrovi energie che non potresti trovare con un allenamento".

Adani: "Cambi decisivi per dare qualità, non per migliorare il gioco"

Difficoltà che nota anche Daniele Adani, il quale si sofferma sulle sostituzioni: "Il gol di Higuain contano tanto, così come gli assist di Dybala - aggiunge l'ex difensore -. Non hanno dato una scossa alla partita tanto i cambi, ma la qualità dei giocatori che sono entrati. I cambi hanno dato qualità alla Juve, ma non hanno spostato gli equilibri. L’Inter, stanca morta, ha fatto entrare Santon, Karamoh e Borja Valero, mentre i bianconeri Dybala e Bernardeschi, che non contribuiscono a migliorarti il il gioco, ma ti danno quella qualità in grado di fornirti più lucidità e freddezza in certi momenti della partita. Non ha inciso tanto la mano dell’allenatore questa volta perché la Juve in questo momento va piano e sta giocando male. Si può anche andare piano e giocare bene, ma in questo momento non lo sta facendo". Analisi in gran parte condivisa anche da Massimo Ambrosini che afferma: "La Juve doveva uccidere una partita del genere, invece l’ha vissuta con passività. L’espulsione di Vecino li ha frenati dal punto di vista fisico, con la palla non hanno proposto nulla. L’Inter riusciva a palleggiare e impediva ai bianconeri di prendere il ritmo".

"Per l'Inter è una mazzata"

Se alla Juve questo match darà tanta energia in vista del finale di campionato, al contrario potrebbe essere accusato molto dall'Inter. "È una mazzata - sostiene Ambrosini -, perché anche un pareggio poteva andar bene e permettere di avere il destino nelle proprie mani vincendo le ultime tre". Sulla stessa linea di pensiero anche Adani che ribadisce: "Questa partita è una finale e quello che ti porti via dopo ha un peso diverso". Più complesso invece il ragionamento di Vialli: "Ancora oggi non so se è peggio uscire dal campo dopo una sconfitta meritata oppure dopo una partita giocata benissimo in cui sei arrivato vicinissimo a vincere l'incontro” a cui Ambrosini aggiunge: "Dipende dal momento della stagione in cui arriva. Se tu disputi una buona prova e hai il tempo per dare continuità a quella prestazione è un conto, altrimenti vale poco". Più contrastanti invece le idee degli opiniosti sull'andamento della partita, specie nell'ultimo quarto di gara. "Il passaggio al 4-2-3-1 lo avrei fatto prima, ha aspettato troppo Allegri - dice Vialli -. Khedira e Pjanic vanno troppo piano, i motori della squadra devono girare bene in questo periodo. Quando sono usciti è entrata gente fresca come Bentancur e Bernardeschi è il ritmo si è alzato. Poi così sono riusciti a mettere alle corde l'Inter e con la qualità giusta in campo hanno vinto la partita". Diverso il parere di Adani: "Secondo me i cambi non hanno cambiato il ritmo alla gara, la Juve non l’ho vista dominare - risponde -. L’inter era schiacciata perché stanca, anzi ho visto giocate insensate da parte di Douglas Costa e Pjanic. La Juve ha subito l’Inter in 10".

Il commento sulla prestazione di Higuain

In chiusura dello Sky Calcio Live, i tre parlano poi dei 90 minuti di Gonzalo Higuain, autore della rete decisiva. "Queste sono le partite che faranno felice il Pipita - afferma Vialli -, perché arriva al termine di una partita di sacrificio e anche frustrante perché non arrivavano palloni importanti. Questo gol lo fa godere tantissimo perché l’ha tirato fuori lui – oltre che per l’importanza –, non l’ha trovato su un piatto d’argento". "Il gol cambia tutto - spiega Ambrosini -, però la gioia di poter giocare a pallone è tutto. Quindi è normale per un attaccante preferire una squadra offensiva". Più ad ampio raggio infine il commento di Adani: "Ha fatto un gol importantissimo dopo averne sbagliato un altro importante - conclude -. Lo si è visto spesso sbracciare durante la partita per far salire la squadra. Se vediamo le altre big in Europa, giocano tutte un calcio offensivo, di grande pressione, dove l'attaccante gioca negli ultimi 30 metri e ha una squadra che lo supporta. Dà più godimento giocare con una squadra costantemente in fase offensiva, invece adesso è faticoso adesso fare l’attaccante alla Juve. Poi magari la soddisfazione è maggiore, però si fatica tanto".