Tre semplici regole per comporre l'undici ideale, selezionando i migliori con cui Buffon ha condiviso lo spogliatoio nel corso della sua lunga carriera. E voi chi convochereste?
Prima di affrontare un compito così arduo bisogna porre dei paletti. Chiariamo subito le regole del gioco, allora. Gioco che vuole rispondere a questa domanda: qual è la top11 che verrebbe fuori scegliendo tra i campioni con cui Gigi Buffon ha condiviso lo spogliatoio in 23 anni di carriera?
Regola numero 1: consideriamo solo i club. Buffon ha giocato con le maglie di Parma (6 stagioni) e Juventus (17 anni di fedeltà) ed è nelle rose di questi due club che andremo a spulciare. Fidatevi che sarà più che sufficiente. Non attingeremo invece dalla Nazionale: di conseguenza, alcuni campioni che lui stesso una volta inserì nella sua top11 (formata da compagni e avversari) non potranno essere presenti. Vi sveleremo poi di chi si tratta…
Regola numero 2: schieriamo gli 11 con una disposizione tattica che potrebbe funzionare anche nella realtà. Certo, in questi casi il rischio di creare squadre iperoffensive è concreto, ma non snatureremo nessuno solo per imbottire l’undici di attaccanti.
Regola numero 3: in porta ci va Gigi, naturalmente.
Difesa a 3, ma non la BBC
Partiamo dal modulo: abbiamo scelto un 3-4-3 con il centrocampo a rombo. Ma solo in partenza: a gara in corso l’intelligenza calcistica dei nostri eroi ci consentirà di essere molto più fluidi e di affidarci alla loro ispirazione.
Difesa a tre, dunque. Buffon ce l’ha avuta davanti per anni (tutti quelli di Conte e a tratti anche con Allegri), ma non quella che stiamo per proporvi. Non è la BBC, ma la BCT. Teniamo Bonucci, per la sua capacità di impostare il gioco da dietro, e gli affianchiamo Cannavaro&Thuram, con cui Buffon ha condiviso lo spogliatoio sia a Parma che a Torino. Negli anni in gialloblu “Buffon-Cannavaro-Thuram” erano la sigla dell’impenetrabilità, terzetto che tutti invidiavano e che la Juventus riuscì a trapiantare in bianconero: Thuram vi approdò nell’estate 2001 insieme a Buffon, Cannavaro li raggiunse nel 2004 dopo un biennio all’Inter. Con la difesa a 3 facciamo felice anche Thuram, che alla Juventus venne adattato al ruolo di terzino destro (che peraltro ricopriva anche in Nazionale) senza mai nascondere di non amare quella soluzione. Lo sappiamo, restano fuori nomi del calibro di Barzagli e Chiellini, Ferrara e Montero, Zambrotta e Dani Alves: ma con la squadra che stiamo costruendo sono gli altri a doversi preoccupare di difendere. In un’eventuale linea a 4 “bis”, in ogni caso, schiereremmo da destra a sinistra Dani Alves, Barzagli, Chiellini, Zambrotta.
Centrocampo, un rombo perfetto
Il centrocampo ruota attorno al genio di Andrea Pirlo, sistemato davanti alla difesa. Con lui Buffon ha condiviso 4 scudetti (dal 2011/12 al 2014/15) e un Mondiale, c’è poco da discutere. Il vertice avanzato del rombo è Pavel Nedved, e anche qui si tratta di una maglia che si assegna da sola. Arriva in bianconero insieme a Buffon e Thuram, grazie alla cessione di Zidane (che Gigi, quindi, ha incrociato solo da avversario… ad esempio in una finale Mondiale), appende gli scarpini nel 2009 per diventare prima dirigente e poi vicepresidente della Juventus. Ancora due caselle libere: scegliamo Arturo Vidal e, in un ballottaggio tra Juan Sebastian Veron e Paul Pogba, alla fine diamo la maglia da titolare all’argentino, faro del Parma 98/99 che con Buffon tra i pali vinse Coppa Italia e Coppa Uefa nella stessa stagione. Potrebbe anche sostituire Pirlo nei compiti di regia, all'occorrenza. Con Pogba, siamo costretti a mandare in panchina anche Vieira, Davids, Emerson, Camoranesi, Marchisio, Pjanic…
Attacco: l'imbarazzo della scelta
L’attacco è sempre il reparto che fa più discutere. Noi ne scegliamo tre che possano coesistere ed è con questo pensiero che optiamo per un uomo d’area e due ai quali piace anche inventare calcio, suggerire, senza per questo rinunciare ai gol. Il nostro tridente è Del Piero-Higuain-Ibrahimovic. Ma quanti altri se ne potrebbero inventare, da quello tutto argentino Dybala-Crespo-Tevez al suggestivo Chiesa-Trezeguet-Douglas Costa (quanti gol farebbe il francese in mezzo a due così?).
C’è Del Piero, nella nostra top11, escluso eccellente in quella stilata da Buffon tre anni fa, a cui accennavamo all’inizio. Lì, Gigi, potendo scegliere tra compagni e avversari, aveva schierato in attacco Messi, Ronaldo (il brasiliano, definito «il migliore che abbia mai affrontato. Se non fosse stato per l'infortunio, penso che ne staremmo a parlare allo stesso livello di Pelé o Maradona») e Roberto Baggio («Avevo 17 anni e feci il mio debutto da brividi contro di lui: insieme a Pirlo, è il miglior giocatore italiano degli ultimi trent'anni»). Anche lui, per la difesa, aveva scelto Cannavaro e Thuram (mettendolo però terzino destro), con Maldini e Roberto Carlos a completare la linea a 4. Nedved, Pirlo e Gattuso a centrocampo, e Rino è soltanto uno di quelli con cui ha condiviso l’Azzurro della Nazionale (ma mai la maglia di un club) e che quindi – regola numero 2 – non sono potuti rientrare nella nostra top.
Resta da chiarire cosa possa fare Gigi Buffon per 90 minuti, schierato tra i pali di un undici del genere, nel rispetto della regola numero 3. Facile: contempla.
Top 11 (3-4-3): Buffon; Thuram, Bonucci, Cannavaro; Pirlo, Vidal, Veron, Nedved; Del Piero, Ibrahimovic, Higuain
Top 11 "bis" (4-3-3): Buffon; Dani Alves, Barzagli, Chiellini, Zambrotta; Camoranesi, Vieira, Pogba; Tevez, Trezeguet, Crespo
Qui sotto, invece, la top11 (compagni e avversari) scelta da Buffon nel 2015: