Dopo 3 giornate non c'è traccia di grandi bomber in vetta alla classifica marcatori. Dzeko, Immobile e Belotti fermi a quota 1, ancora a secco Cristiano Ronaldo, Higuain e Icardi. Ma la storia ci insegna che il digiuno dei campioni dura sempre poco
La strana coppia alberga in vetta alla strana classifica, quella dei marcatori. Dopo 3 giornate, guidano Benassi e Piatek, entrambi a quota 3. E i grandi bomber? Dove sono finiti i vari Cristiano Ronaldo, Higuain, Icardi, Dzeko e Immobile?
Non vogliamo certo togliere meriti ai capocannonieri del momento, ma - onestamente - in quanti avrebbero previsto di trovarli in cima alla classifica marcatori alla terza giornata? Il primo è un centrocampista che, per carità, ha già dimostrato di avere confidenza con il gol (5 nella passata stagione), ma parte comunque da un ruolo (mezzala nel 4-3-3 di Pioli) che premia con la rete solo chi lo sa interpretare con la giusta dose di inserimenti. Lui evidentemente lo fa, dato che il suo bottino l'ha messo da parte in appena due partite (la Fiorentina deve recuperare quella contro la Sampdoria): doppietta nel 6-1 al Chievo all'esordio, gol-vittoria contro l'Udinese.
L'altro è sì un attaccante, ma in quanti conoscevano anche solo la pronuncia del suo nome prima che finisse sulla bocca di tutti con il gol segnato dopo appena 6' di Serie A (contro l'Empoli)? Anche per Piatek, due partite (il Genoa deve recuperare contro il Milan) e già 3 gol, grazie alla doppietta contro il Sassuolo, utile solo a spingerlo sopra i bomber navigati della Serie A, vista la sconfitta per 5-3.
Rifinitori a quota 2
E gli altri che fine hanno fatto? Scorrendo l'elenco, dopo attaccanti "meno bomber" come Mandzukic, Defrel e Pavoletti (a quota 2) o giocatori più avvezzi all'assist che al gol come Gomez, Rigoni, Berardi, Zielinski, Perisic, De Paul e Boateng (quest'ultimo diventato falso nueve nel Sassuolo), anche loro a 2 gol, ecco che iniziano a spuntare i nomi eccellenti. Belotti, Dzeko, Immobile: appena un gol in tre giornate. Così come Milik, promosso al centro dell'attacco da Ancelotti. Addirittura a secco Higuain, Icardi e, incredibile ma vero, Cristiano Ronaldo.
Eppure per il capocannoniere della passata stagione era iniziato tutto al meglio: 25' per ritrovare la confidenza con il gol, per Ciro Immobile, in un big-match contro il Napoli poi perso 2-1. Lo stesso si potrebbe dire di Dzeko (capocannoniere l'anno prima), al quale sono serviti 89 minuti alla prima di campionato per inventarsi un capolavoro dopo il quale ogni altro gol diventa un gioco da ragazzi. E Belotti? A secco alla prima (proprio contro la Roma), cresta rialzata una settimana dopo contro l'Inter. Troppo poco, per attaccanti di quel calibro.
Se i bomber fanno gli assist
Figuriamoci allora cosa può pensare chi all'asta del fantacalcio ha investito tutto e anche di più sugli attaccanti dal gol sicuro come Cristiano Ronaldo, Icardi e Higuain. La buona notizia in casa Juventus è che i bianconeri vincono (tre su tre) anche senza i gol del loro fenomeno, ma è inutile nasconderlo: tutti aspettano solo il primo gol italiano di CR7, quello che in teoria dovrebbe sbloccarlo e dare il via alla cascata. 270 minuti senza reti devono essere qualcosa di insopportabile anche per lui.
Icardi, assente contro il Bologna, non ha certo brillato contro Sassuolo e Torino, limitandosi a un assist per Perisic contro i granata. Stessa deriva per Gonzalo Higuain, decisivo contro la Roma ma nei panni del rifinitore, tanto da far pensare che dietro a quella spietata macchina da gol si nasconda un trequartista con i fiocchi.
Il confronto con il passato
Che ci sia qualcosa di strano nell'aria lo si intuisce anche dal confronto con le annate passate. Nella scorsa stagione, per dire, alla terza di campionato trovavamo in vetta alla classifica marcatori Icardi e Dybala (addirittura con 5 gol), Immobile a 4 e Quagliarella a 3, accompagnati da Thereau (3 gol anche lui) che poteva rappresentare la nota "curiosa". L'anno prima, tre giornate e Belotti davanti a tutti con 4 reti: Callejon e Kessie (4 anche loro), gli "intrusi", ma Higuain e Icardi (3 gol) erano comunque presenti con una media-gol all'altezza della loro fama. Andando ancora più a ritroso, dal 2000 a oggi, sono stati capocannonieri alla terza anche Batistuta e Shevchenko, Trezeguet e Totti, Toni e Montella, Adriano e Vieri, Klose e Cavani, tutti attaccanti che così come avevano iniziato poi finivano la stagione: segnando. Di Natale, nel 2009-2010, era già addirittura a 6 gol, a questo punto del campionato.
Un'altra annata strana
Non ci resta che spulciare negli almanacchi alla ricerca di un'altra stagione strana, iniziata senza grandi firme, per avere rassicurazioni sul fatto che i bomber, prima o poi, iniziano a segnare. Non bisogna andare nemmeno troppo lontano, campionato 2015/2016, quando alla terza giornata il re del gol è il sampdoriano Eder con 5 reti, seguito da un gruppetto a quota 3: Baselli (Torino), Floro Flores (Sassuolo), Jovetic (Inter), Paloschi (Chievo), Saponara (Empoli). Nessuna traccia di grandi predatori, rimasti nascosti nell'erba alta per poi sbucare fuori all'improvviso e piazzare una zampata dopo l'altra. Sapete chi sarà il capocannoniere a fine campionato? Gonzalo Higuain, stabilendo il nuovo primato di reti della Serie A (36 gol). Morale: abbiate fiducia e aspettate che ingranino, poi ci sarà da aprire l'ombrello.