Sfumano al 92' i tre punti per i rossoneri di Gattuso, agguantati in pieno recupero dal pareggio di Rigoni. Avanti con Higuain al 3° gol consecutivo, il Milan incassa l'1-1 di Gomez ad inizio ripresa ma torna in vantaggio con l'ottimo Bonaventura (anche un palo e un gol annullato dal VAR per Jack). L'assalto finale dei bergamaschi produce il 2-2 dell'ex Zenit ai titoli di coda del match
MILAN-ATALANTA 2-2
2' Higuain (M), 54' Gomez (A), 61' Bonaventura (M), 92' Rigoni (A)
Milan (4-3-3): Donnarumma; Calabria (67' Abate), Musacchio, Romagnoli, Rodriguez; Kessié, Biglia, Bonaventura (74' Bakayoko); Suso, Higuaín, Calhanoglu (85' Castillejo). All. Gattuso
Atalanta (3-4-1-2): Gollini; Toloi, Palomino, Masiello; Castagne, De Roon, Freuler, Gosens (75' Ilicic); Pasalic (46' Rigoni); Barrow (46' Zapata), Gomez. All. Gasperini
Ammoniti: Calabria (M), Higuain (M), Gomez (A)
ARBITRO E DISCIPLINA
ALLENATORI
FOCUS GIOCATORI
STATISTICHE GENERALI
STATO DI FORMA
PRECEDENTI A MILANO
STATISTICHE E CURIOSITÀ
Nient’altro che una bestia nera, avversaria indigesta per il Milan frenato per l’ennesima volta dall’Atalanta. Termina 2-2 a San Siro tra avversarie ora appaiate a quota 5 punti in classifica, pareggio che per dinamiche ed episodi non può che lasciare rimpianti agli uomini di Gattuso. Avanti due volte con Higuain (3° gol di fila) e l’ex Bonaventura, quest’ultimo frenato pure dal palo e dal VAR che gli annulla il provvisorio 2-0, i padroni di casa incassano il doppio ritorno della squadra di Gasperini che riemerge dopo le sconfitte contro Cagliari e SPAL. Un punto d’oro per i bergamaschi nel segno degli argentini Gomez e Rigoni, imbattuti nelle ultime 5 trasferte sul campo dei rossoneri e senza sconfitte negli scontri diretti dall’ottobre 2015. L’Atalanta ritrova il gol e muove la classifica, il Milan stenta a decollare in questo avvio di campionato: 2 i pareggi di fila per Gattuso, 10 le gare senza clean sheet con 13 reti al passivo. Troppo poco per affacciarsi ai piani alti della classifica.
Higuain show, Jack scatenato
Rispetto al massiccio turnover imposto in Europa League contro il Dudelange, Gattuso conferma l’undici di partenza sceso in campo a Cagliari: spazio al 4-3-3 con il solito tridente dove spicca il Pipita spalleggiato da Suso e Bonaventura. Due invece i cambi per Gasperini dopo il 2° stop di fila a Ferrara, ko che gli ha riservato una squalifica a San Siro: Pasalic e Barrow rimpiazzano Rigoni e Zapata, partner offensivi di Gomez che dopo 18 secondi lancia il primo assalto alla porta di Donnarumma. Se al Papu manca la precisione, chi non si ferma più è Higuain addirittura esaltante al volo sull’invito di Suso: 3° gol consecutivo per l’argentino a segno dopo un minuto e 33 secondi, rete più veloce per il Milan in Serie A dai tempi di Muntari contro la Juventus (18 secondi nell’ottobre 2013). Si tratta del gol numero 9 per Gonzalo nelle ultime 11 sfide contro i bergamaschi, decisamente una sentenza quando vede la Dea. Timida la reazione dei nerazzurri, riscossa guastata dall’ottima organizzazione di Gattuso: squadra ordinata e votata al pressing, approccio che mette in difficoltà gli ospiti. Non solo l’acuto personale per Higuain, entusiasmante per giocate individuali e assistenza ai compagni: ad approfittarne è pure Bonaventura, due volte al tiro prima della rete di testa annullata al 21’ dal VAR per un fuorigioco millimetrico. L’Atalanta prova ad alzare la testa con Barrow, in ritardo di centimetri sull’invito di Gomez, lui come Pasalic che da zero metri si divora l’1-1: potente il tiro-cross di Toloi, peccato che uno degli ex della sfida riesca ad impattare di testa a lato. Detto dello scatenato Higuain, chi sfiora nuovamente il raddoppio è Bonaventura fermato dal palo al minuto 39. Non si tratta dell’ultima chance confezionata dall’ottimo Milan, vedi il tentativo di Kessié che dinanzi a Gollini spara a lato risparmiando la formazione che l’ha lanciato ad alti livelli in Serie A.
Si salva l'Atalanta sudamericana
Si riveleranno decisive le mosse di Gasperini durante l’intervallo: spazio ai due esclusi Zapata e Rigoni, fuori gli insufficienti Barrow e Pasalic. Due sudamericani ad accompagnare in attacco Gomez, subito al tiro dopo una manciata di secondi senza trovare la porta. Ottimo l’impatto nel match di Zapata, bravo a impegnare Donnarumma e soprattutto a servire il Papu per il gol dell’1-1: difficile intuire se il tocco decisivo sia del capitano nerazzurro o di Calabria ma tant’è, il pareggio gela San Siro al 54’. Bastano in realtà pochi minuti a Gattuso per riportarsi in vantaggio proprio con Bonaventura, scatenato nel primo tempo e puntuale sull’invito di Suso al 2° assist di serata. Ispiratissimo lo spagnolo che non trova il tap-in di Calhanoglu, occasione sfumata anche per l'Atalanta con Gosens che non inquadra lo specchio in proiezione offensiva. Finale per cuori forti con i bergamaschi che spingono quasi in dieci uomini (Gomez infortunato ma resta in campo) e il Milan che colpisce un secondo palo (base esterna) con l'insaziabile Higuain. L’assalto dei nerazzurri produce il clamoroso salvataggio sulla linea di Rodriguez prima del definitivo 2-2 di Rigoni, puntuale a correggere in rete la parata di Donnarumma su Zapata. Un gol regolare per questioni di centimetri quello segnato dall'ex Zenit, miglior marcatore stagionale della Dea con 3 centri personali. Un guizzo ai titoli di coda che condanna il Milan ad un altro pareggio, ennesima battuta d'arresto sulla strada dei piani alti della classifica.